Browsing articles from Tag: “Patricia Urquiola”


  • ,

    Tre consigli per la zona living

    Ci tuffiamo nuovamente in una rassegna di consigli, suggerimenti e segnalazioni per l’arredamento della tua casa, e stavolta ci occupiamo di un vero principe dell’interior design e dell’arredo per la zona living come il divano, ma anche delle sue “colleghe” poltrone.
    Non sarà in questo frangente una monografia come abbiamo fatto nel precedente articolo legato ai sistemi di sedute Minotti, ma vi proporremo progetti di diverse aziende e diversi designer, certi di potervi dare degli interessanti spunti ispirativi per la composizione della zona living.

    Divano Tufty-Time – B&B Italia

    Il primo divano che vi segnaliamo appartiene da tempo alla collezione delle proposte di B&B Italia, e rappresenta un dichiarato omaggio della designer Patricia Urquiola allo stile in voga negli anni ’60 e ’70 che è stato naturalmente attualizzato al fine di renderlo più informale ed in linea con la versatilità richiesta dal modo in cui oggi intendiamo la casa e il living. Con la sua elevata modularità, il divano Tufty-Time può essere configurato come lineare o angolare, con penisole o isole, diventando un vero luogo di incontro e di condivisione ma anche un rifugio, come strumento di relax personale, nelle aree dalla profondità più accentuata. Soluzione eccellente per un living contemporaneo, Tufty-Time viene proposto con rivestimento in tessuto completamente sfoderabile oppure in pelle.

    Poltrona Adele – Flexform

    Linee molto avvolgenti ed originali caratterizzano la poltrona Adele di Flexform, un progetto dalle proporzioni ben calibrate ma di innegabile impatto visivo. Il suo designer Carlo Colombo ha voluto renderla preziosa con le sofisticate cuciture del suo schienale e con la comodità della sua seduta, aggiungendo però un tocco di narcisismo con la base sulla quale poggia, composta da un piano mobile in palissandro. Semplice da inserire in qualsiasi tipo di ambiente, da quello domestico e residenziale fino a quelli di ambienti comuni, Adele ha abbastanza personalità da essere presentata da sola ma ben si abbina anche a divani importanti.

    Divani Albert&Ile – Minotti

    Ancora il catalogo Minotti sugli scudi tra le nostre pagine, con il disegno della linea di divani Albert &Ile, nella quale il primo nome rappresenta la seduta di ispirazione classica anni ’50, mentre la seconda proposta, Ile, è più vicina all’estetica degli anni ’60. In entrambi i casi si tratta di proposte dal sapore vintage che comunque non sfigurano in un contesto moderno, anzi riescono ad esaltarlo con le loro forme slanciate e poliedriche. Nei nomi, queste sedute omaggiano il fondatore dell’azienda Minotti, Alberto, scomparto nel 1991, e la moglie Ileana.

     

    Condividi su:
  • , , ,

    Come arredare con giochi tessili colorati

    Ci avviamo oggi a giocare con dei complementi ed elementi di arredo che spesso vengono troppo sottovalutati, a torto. Gli elementi tessili che possono essere disseminati in un’area living, infatti, contribuiscono moltissimo all’atmosfera generale che può essere “ammorbidita” da cuscini che trasmettano sensazioni di comfort e rilassatezza se in forme più malleabili; lo spazio può però anche essere reso più rigoroso da cuscini squadrati, che nascondano un’imbottitura meno soffice ma non per questo meno comoda ed accogliente.
    Si può anche giocare tra questi due estremi con un incrocio di contaminazioni… ciò che conta è non strafare!

    Cuscino Bandas di Patricia Urquiola

    bandas di patricia urquiola
    Non ci crederete, ma anche i designer più affermati si dedicano alla creazione di forme, texture e fantasie tessili per i cuscini: lo ha fatto ad esempio una star come Patricia Urquiola con il cuscino Bandas inserito nell’omonima collezione dell’azienda di complementi d’arredo Gan. Si tratta di un cuscino di forma rettangolare e ricamato a mano in lana, in misure 60×40 ma disegnato in una ampia varietà di fantasie per adattarsi al meglio all’esaltazione del concetto di modularità intercambiabile della collezione da cui proviene.
    Noi vi presentiamo solo il cuscino, per le sue caratteristiche versatili capaci di accontentare qualsiasi mood o personalità grazie ai suoi gradevoli effetti ottici.

    Cuscini Mingle di Muuto

    Hanno poi un carattere molto deciso ma allo stesso tempo poliedrico i cuscini della collezione Mingle, ideati da Thomas Bentzen per Muuto, marchio di prestigio per l’arredo ed i complementi di stampo scandinavo e di elevata qualità. Questa serie di cuscini nasce per esaltare le combinazioni tra tessuti e colori, giocando con un processo creativo che è stato come un viaggio tra queste due componenti, quella materica e quella cromatica, al fine di trovare coppie che fossero tra loro complementari perché nessuna trama è uguale all’altra.
    L’imbottitura è composta da un mix tra fibre e piume, ed il risultato finale è indubbiamente gioioso come sempre accade con tanta esplosione di colori ben manifestata ed il giusto tocco di fantasia!

    Tappeto Chipo di CC Tapis

    Sperimentare soluzioni tessili per l’arredo della zona living può voler anche dire rivestire porzioni di pavimento con dei tappeti, che se ben ispirati sanno rappresentare un decoro che aggiunge sensibilità e brio a qualsiasi ambiente, oltre a permearlo in un certo senso di calorosa accoglienza.
    Lo studio Zaven si è ispirato alle tradizionali maschere africane per la collezione di tappeti composta dai modelli Zo e Chipo, rileggendo queste tradizioni in modo originale e connotandole del loro inconfondibile stile grafico.

    Si tratta di un progetto molto interessante perché oltre a portare con sé alcune caratteristiche simboliche di forte valenza, in storie di maestri e simboli, i tappeti Zo e Chipo sono interamente realizzati a mano in seta e lana dell’Hymalaya e vengono proposti dall’azienda CC Tapis.
    Colori e disegni caratteristici entrano così in casa portandosi dietro delle affascinanti e misteriose storie stilizzate per diventare complementi d’arredo di gusto tribale ma ispiratissimi: un vero progetto d’autore!

     

    Condividi su:
  • ,

    Un prezioso divano B&B Italia raccontato anche nel libro che celebra l’azienda

    Ci occupiamo oggi nuovamente dei divani di B&B Italia, anche perché il catalogo ma soprattutto il numero di designer che collaborano con questa azienda è vastissimo.

    È la volta di Patricia Urquiola, che ha realizzato numerosi progetti sia per la zona living che per la zona notte, come l’affascinante divano Bend-Sofa, un complemento di arredo che suggerisce l’idea di essere ricavato da un unico blocco di materiale reso dinamico e movimentato dalla mano di quella che per noi è una vera artista dell’interior living, e non una “semplice” progettista.

    Anche questo divano, come quelli a firma di Antonio Citterio, si distingue per l’elevata componibilità: si parte dagli elementi seduta per sviluppare poi attorno ad essi qualcosa di unico che si adatta alla perfezione anche a spazi più limitati. Bend-Sofa tuttavia esprime il meglio del suo carattere quando inserito in un ambiente di ampio respiro, nel quale possono dispiegarsi le sue linee dall’andamento irregolare e solo in apparenza sconnesso, un effetto ottico questo che è reso possibile dalle vistose cuciture a contrasto.
    Plasmato su una robusta struttura composta da profilati e tubolari in acciaio, Bend-Sofa ha una morbida e confortevole imbottitura in schiuma di poliuretano e può essere rivestito sia in tessuto che in pelle.
    Posizionato al centro di un’area living, si rivela perfetta sintesi tra la manualità e la tecnologia, con una flessibilità d’uso che cresce ad ogni elemento aggiunto.

    Il libro Skira che omaggia B&B Italia

    C’è, in questo divano, tutta l’inventiva della designer spagnola, la cui abilità è fondere nei suoi progetti il design industriale con l’arte decorativa: ciò giustifica, tra l’altro, la presenza di numerose sue opere nel libro-catalogo “La lunga vita del design in Italia“, un volume edito da Skira a settembre del 2016 in celebrazione dei 50 anni di attività dell’azienda.
    Il sottotitolo B&B Italia, 50 anni e oltre rende chiaro l’omaggio alla coerenza di un progetto industriale e culturale che ha segnato un’epoca.

    Tra le pagine di questo volume curato da Stefano Casciani non troviamo solo un ricchissimo apparato iconografico che attraversa luoghi, storia e prodotti evidenziando le più prestigiose collaborazioni che hanno reso B&B Italia grande anche nel mondo, ma anche una serie di contributi di figure di spicco del settore quali Renzo Piano e Ferruccio De Bortoli che raccontano passato e presente del progetto B&B.

    Tra scatti e testimonianze si tratta di un volume prezioso per chiunque sia appassionato di design ed amante dell’arte, e perché no anche una idea regalo da prendere seriamente in considerazione se ben si conosce la sensibilità del destinatario!

     

    Condividi su:
  • , ,

    Multicolor esuberante, oppure un black&white minimal? Disegna la tua zona living!

    Quando devi arredare i tuoi spazi, hai davanti a te una prima fondamentale selezione, dato per assunto che lo stile del tuo appartamento sia moderno o addirittura contemporaneo.
    Vuoi una policroma esplosione di colori, mescolando tra loro pezzi di interior design che abbiano toni affini da accostare ma il cui risultato finale presenti un ambiente fresco e gioioso proprio perché così multicolore?
    Oppure ami la sobrietà dei contrasti tra le varie gradazioni di bianco e nero e non puoi fare a meno di esprimere la tua indole minimal nel rapporto di questi due colori che sebbene agli opposti sono da sempre simbolo di perfetta simbiosi?
    Qualunque sia la tua predisposizione, puoi stare tranquillo perché hai l’imbarazzo della scelta: sia tra i designer che tra gli “artefici”, ossia le aziende che traducono in oggetti concreti le idee che nascono su carta, non mancano mai gli spunti per accontentare gli uni come gli altri!

    Arredo multicolor

    Ed allora, il tuo spazio living può diventare un caleidoscopio in pochi semplici passi: regalati tutta l’energia del colore con l’audace progetto Color Fall, design di Garth Roberts per Casamania; un progetto di libreria talmente sfrontato nell’eterogeneità delle sue tinte che è impossibile non trovarlo attraente! E poi, il tuo gioco cromatico prosegue a grandi passi con l’accostamento del tavolino Labirinto di Natuzzi, un pezzo di arredo che Claudio Bellini ha voluto proprio così, senza mezzi termini, dalle mille facciate in vetro colorato ma squadrato e geometrico ed in tonalità uniche.

    E per chi volesse proprio una esplosione di colori in grado di rievocare ambientazioni esotiche, ecco Tropicalia: un accostamento per nulla azzardato se la scelta dell’arredo è votata ad una policromia tout-court, un progetto del catalogo Moroso su design di Patricia Urquiola. La rigida struttura in tubolare di acciaio ha subito un vero processo di make-up creativo che lo ha travestito con intensi colori, quelli del cordoncino in plastica intrecciata, un’idea che sa essere raffinata nella sua estrosità!

    Ci sembra però doveroso, in un simile ambiente, stemperare tutto con un pavimento dai toni naturali, caldi ed uniformi.

    Arredo minimal

    Lasciamo invece spazio alla seconda schiera, quella dei “minimal“, gli amanti di un arredo sobrio ed armonioso che vogliano ricreare l’eterna contrapposizione tra bianco e nero: amplificare spazi un po’ angusti, ad esempio, è possibile solo illuminandoli quasi a giorno con un trionfo di bianco, il più possibile lucido, per le pareti. E poi aprite il catalogo Cattelan, dove ad attendervi c’è il progetto di libreria componibile Wally firmato da Philip Jackson. Ciascun modulo può sostenere un peso massimo di 60 kg perché è realizzato in robusto MDF ed è quindi l’idea giusta per chi ha una ricca collezione di libri da esporre.
    Cattelan propone di assemblarli in toni Graphite oppure Oyster, ma noi in omaggio ad un design “manicheista” la sceglieremo bianco laccato oppure nero.

    Per proseguire su linee di design pulite ed essenziali, non potrete che affiancare a questa libreria un divano come Big Bob di Antonio Citterio: Flexform ha realizzato tutta la morbidezza di questo vero classico, un divano anch’esso componibile per cui adattabile ad ogni spazio, con una robusta struttura in legno e metallo e cuscini accoglienti. Un relax totale ti attende, accompagnato da una calda tazza di tè che potrai tenere poggiata su Vicino, il tavolino dai ripiani mobili che Molteni ha realizzato in acciaio su design di Foster&Partners. De tutto minimal nel suo aspetto, nasconde un sofisticato e funzionale meccanismo per la rotazione e traslazione dei suoi piani di appoggio.

     

    Qualsiasi stile tu abbia in mente per la tua zona living, siamo certi di averti dato tante ottime idee di partenza: l’interior design è per
    sua stessa natura una fucina di soluzioni tutte intriganti, ed il massimo piacere è proprio passarle in rassegna prima di prendere la decisione finale!

    Condividi su:
  • , ,

    Una maniglia da toccare

    Un vero gioco tra le proporzioni, con un design squisitamente tattile che incuriosisce: stiamo parlando di un piccolissimo ma indispensabile dettaglio per le nostre porte proposto dall’azienda specializzata Olivari, la maniglia Conca il cui design è opera di Patricia Urquiola.

    A guardarla di fronte sembra essere un oggetto dotato di grande peso e “matericità”: quando invece si va ad impugnarla, Conca rivela tutta la sua leggerezza derivante dal design a conchiglia della sua impugnatura concava.
    La maniglia di una porta è un oggetto che utilizziamo più e più volte durante la giornata: dove sta scritto che non si possa, nella sua ideazione, giocare con le forme per comporre un oggetto che sappia essere espressivo e scultoreo?

    Olivari ha accettato questa “sfida” della designer spagnola, mantenendo fede alla sua storia aziendale fatta di maniacale cura per i dettagli e di un’evoluzione che negli oltre 100 anni di attività è arrivata oggi a proporre maniglie di indiscutibile qualità progettuale e tecnica firmate dai nomi più in vista del design contemporaneo.

    Condividi su:
  • , , ,

    Giochi iridescenti in cristallo

    Un capolavoro di estetica che porta un’ondata di colori nel tuo spazio living: parliamo di Shimmer, il tavolino che Patricia Urquiola ha creato per Glas Italia. È realizzato in cristallo stratificato, un materiale già di per sè abbastanza particolare, ma che è stato per l’occasione sottoposto ad uno speciale trattamento per ottenere la finitura multicromatica cangiante, per un effetto ottico sorprendente e variabile sia con l’angolo di incidenza della luce che in base al punto di osservazione.

    Il tratto unico ed inconfondibile della designer spagnola è evidente in questo complemento d’arredo quasi etereo, un tavolino basso che aggiunge un tocco di magia a qualsiasi ambiente e disponibile sia in versione trasparente che opaca, e che in realtà è parte integrante di una collezione che include anche scaffalature e mensole.

    Tutti i brillanti riflessi di questi oggetti diffondono nell’ambiente una magica aura iridescente, come se fossero immateriali : la collezione, oltre ad arredare i nostri spazi, si presta anche per i pezzi che la compongono, all’allestimento di un arredo negozi originale ed emozionante.

    Condividi su:
  • , , , , ,

    Un guscio confortevole

    Viene direttamente dagli anni ’60 la Egg Hanging Chair della designer danese Nanna Ditzel, un progetto che ha ancora oggi grandi influenze: basti pensare che anche Patricia Urquiola si è ispirata a questa sedia a sospensione per la sua coloratissima Tropicalia.

    Il progetto nasce per un’applicazione in esterni, ed infatti ha una struttura in acciaio resistente alle intemperie ed è composto di midollino naturale intrecciato; a rendere confortevole la seduta ci pensa un cuscino a prova di pioggia.
    Proposto con l’apposito supporto in acciaio per tenere la seduta sospesa, col tempo ha saputo farsi largo anche in casa, grazie alla catena con moschettone, ed ha mantenuto il suo status di icona tra le sedute di pari genere.

    Non è un’altalena, non è un gioco poco serio sul quale sedersi in bilico, perché la posizione che permette di assumere è davvero confortevole, ideale per momenti di relax e dedicati alla lettura.

    La Egg Hanging Chair è prodotta da Pierantonio Bonacina, azienda che la sa molto lunga nell’arredo in intreccio di midollino e che in questo “guscio” a sospensione trova un punto cardine dell’intero suo catalogo!

    Condividi su:
  • , , , ,

    Foscarini si riprogetta per accogliere il LED

    La magia delle luci a LED sta contagiando un po’ tutti, coinvolgendo anche le aziende specializzate nell’illuminazione, che si sono dedicate alla riconversione di loro prodotti di successo.
    Non poteva mancare Foscarini, che di recente ha lanciato la collezione LED che include alcune tra le più celebri lampade della sua storia: il fascino dei modelli è rimasto invariato, e li ha confermati icone di design di grande appeal.

    È stata operata una riprogettazione  per renderli adatti ad ospitare le luci a LED, molto più performanti di quelle tradizionali, ma l’aspetto – per citare la più famosa – di Twiggy è rimasto sempre lo stesso, quello di un gesto grafico e leggero col quale abbiamo scoperto come dare personalità ai nostri ambienti.

    Gli altri prodotti famosi sono la lampada Caboche di Patricia Urquiola, e Tress di Marc Sadler, a dimostrazione di come il buon design sia sempre destinato a vita lunga; in queste versioni l’illuminotecnica firmata Foscarini ne ha guadagnato in termini di efficienza e risparmio energetico, mantenendo però inalterato il concetto di luce che sappia scaldare gli animi ed emozionare

    Condividi su:
  • , , , , ,

    Una lampada per tutti gli stili

    Siete alla ricerca di una lampada polivalente, che possa adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente o di stile? Abbiamo l’idea che fa per voi, firmata da Ferruccio Laviani. Il suo stile può sembrare classicheggiante, ma ci pensa la firma Kartell a dare a Bourgie la necessaria modernità, realizzandola nel suo tradizionale policarbonato trasparente.

    In occasione del decennale dal suo lancio, l’azienda ha pensato di riproporre la lampada affidando la sua reinterpretazione a 14 diversi designer, e ciascuno ne ha proposto la propria visione allontanandosi solo in parte dal progetto originario ma ampliando  ancor di più lo spettro delle sue possibili applicazioni.

    Alcuni tra i nomi coinvolti sono stati quelli di Patricia Urquiola e Nendo, con risultati molto divertenti che hanno reso Bourgie molto più di un semplice abat-jour, ma un prezioso oggetto di bel design con un tocco barocco che sa sposarsi con tutti gli arredamenti!

    Condividi su: