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    Trucchi per arredare il living con Riflessi

    Idee per la casa magistralmente disegnate e prodotte in Italia. È così che Riflessi ha saputo conquistarsi il suo posto al sole di estremo prestigio tra tutte le aziende di spicco per l’arredamento di design che rendono il panorama italiano del settore così apprezzato anche all’estero. Modelli e progetti dai canoni stilistici inconfondibili e che accompagnano le nostre vite con classe, eleganza, attenzione ai dettagli compositivi, perché Riflessi vuole distinguersi sul mercato con arredi in cui sia predominante uno stile rigoroso ed ineccepibile ma dalla bellezza sempre commisurata alla praticità, componente essenziale dell’abitare contemporaneo.

    Tutti i complementi di arredo Riflessi esprimono una ben radicata preferenza per il design di alta qualità al quale però il processo imprenditoriale e una serie di felici intuizioni hanno saputo affiancare lo sviluppo di oggetti fondati su tecniche artigianali, che tengono conto della cultura del mobile così centrale in Italia, ma senza mai perdere di vista il bisogno di funzionalità. Riflessi parte dall’assunto secondo il quale non è sufficiente scrivere o declamare “Made in Italy“, ma bisogna dimostrarlo in ogni momento e in ogni componente con concretezza, raggiungendo l’obiettivo dichiarato: oggetti eleganti e di pregio, tutti concepiti come se fossero dei pezzi unici e nei quali la maestria nella lavorazione sa sposare la tecnologia e sa mettere le nuove materie prime al servizio di linee di arredamento dalle geometrie pulite eppure suggestive.

    I tavoli Riflessi per il living

    Autentico fulcro di una zona living che sia prestigiosa, accogliente e di grande personalità è il tavolo, un complemento di arredo che rappresenta il cuore dell’offerta Riflessi per la versatilità d’uso garantita da ogni modello. Sono proposti in diverse tipologie che includono i tavoli allungabili ma anche i tavoli fissi, e sanno coniugare il design e un’estetica sempre corrispondenti a stili diversi con una funzionalità fuori dal comune, adattandosi nelle versioni allungabili in pochi semplici gesti ai momenti più “speciali” ed affollati o a quelli più rilassati.
    Le trasformazioni sono facilitate da guide e meccanismi a scomparsa per l’allungo, dei veri gioielli di tecnica che potranno aggiungere classe ed eleganza alla tua casa nelle forme e nei materiali che preferisci. Legno, vetro, ceramica, e poi ovviamente i metalli, adatti al living come al dining, se stai cercando il tavolo perfetto per comporre nella tua casa uno stile su misura, esplora insieme a noi alcune delle proposte di maggiore successo di questo catalogo!

    Tavolo Treble di Riflessi

    Treble è il tavolo forse più sorprendente per le sue linee del tutto fuori dall’ordinario, e capace di arricchire la zona living con un’eleganza sobria e forme decise ed originali che non esitiamo a definire scultoree. Piacevole da ammirare e comodo da usare, ha la base in alluminio verniciato e che può essere personalizzata nelle tinte grafite, bianco, titanio oppure ottone spazzolato, e che altera il consueto schema dei 4 piedi d’appoggio con una struttura a 3 gambe solida e stabile.
    Su di essa può essere adagiato il piano in diverse forme, da quella classica rettangolare a quella tonda, ma quella che noi preferiamo è anche la più inusuale, quella sinuosa e “a goccia” che esalta al massimo l’aspetto di studiata (quasi) opera d’arte di questo tavolo.

    Tavolo Living di Riflessi

    Spettacolare e dalle forme ancora più inedite, in special modo per via della sua base d’appoggio asimmetrica e che compone un gioco geometrico di sicuro impatto, è il tavolo Living. Sono due le gambe inclinate e sovrapposte che si intrecciano al centro, poggiandosi poi sul pavimento con ampio sostegno, mentre le varianti sono rappresentate da metallo verniciato color grafite oppure ottone oppure ancora un rivestimento in elegante pietra arenaria. Per il piano sono 3 le diverse opzioni in catalogo, il legno di rovere a bordi irregolari oppure perfettamente rettangolare e squadrato, ma quella che più stuzzicano i design addicted come noi sono di certo quelle col piano in cristallo temperato o in ceramica bisellata e stratificata con differenti cromie. Il linguaggio silenzioso parlato dal tavolo Living è composto dall’accostamento tra prestigiosi materiali di prima scelta modellati secondo forme imponenti eppure leggerissime nel loro insieme, per un complemento di arredo dallo stile dinamico che gioca a carte scopertissime nel comporre un interior living dal carattere deciso.

    Le sedie Riflessi per il tuo living

    Accanto ai tavoli di design non si può certo fare a meno di accostare sedie dal design altrettanto deciso e prestigioso, e Riflessi si rivela protagonista anche in questo segmento con i suoi complementi. Il gioco di scegliere sedie e tavoli in momenti separati o comunque componendo accostamenti almeno all’apparenza in contrasto tra di loro è sempre più in voga, e il catalogo Riflessi sa come offrire anche in questo caso delle opzioni di spiccata personalità. Vediamo insieme alcuni dei modelli di maggiore successo di questa azienda che ha dimostrato con i fatti come sia possibile ridefinire le relazioni tra le persone e gli spazi abitati circostanti, trasformandoli in esperienze sempre più coinvolgenti.

    Sedie Giò di Riflessi

    Osservate con attenzione le linee delle sedie Giò proposte da Riflessi: sono inconfondibili nella loro capacità di esprimere allo stesso tempo comodità, buon gusto ed eleganza, con un disegno moderno ed originale che renderà ancora più unico ed accattivante il tuo ambiente, specie se accostate al tavolo Treble. La scocca di questa sedia di design è in tecnopolimero plastico, con un ventaglio di rifiniture apertissimo ad ogni opzione, dalla laccatura al legno naturale, mentre seduta e schienale sono imbottiti e rivestiti con tessuti di pregio.

    Poltroncina Margot di Riflessi

    Se invece vuoi sperimentare il più autentico comfort, e regalarti un design elegante e conviviale, potrai orientarti sulla poltroncina Margot, dalla seduta estremamente ergonomica e rivestita in pelle oppure in tessuto con imbottitura ad alta densità, il tutto su una robusta struttura in pregiato legno di frassino.

    Arredare casa con Riflessi

    Arredare casa con Riflessi vuol dire conoscere il significato del rinnovamento e del progresso applicati alla funzionalità, con una offerta anche in fatto di finiture in grado di accontentare i clienti più esigenti.

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    Porte Ferrero Legno, la passione per le idee perfette

    Concedeteci oggi uno spazio di digressione su un aspetto della casa a volte sottovalutato, quasi come se non fosse parte integrante dell’arredamento. Stiamo parlando delle porte, che non possono essere relegate al ruolo di semplici “divisori” tra gli ambienti perché attraverso di esse non passiamo soltanto noi… passano anche la personalità e l’impronta dell’interior design, se ci perdonate il senso traslato del termine!

    L’attività di Ferrero Legno

    Vogliamo così raccontarvi l’attività di un’azienda come Ferrero Legno, che da quasi 70 anni si dedica alla realizzazione di porte non solo in legno, ma anche in materiali quali il cristallo satinato, l’alluminio, metalli e laminati.
    Stupisce, nelle porte Ferrero Legno, la certosina e matematica applicazione della tecnologia a progetti di estrema creatività, al fine di integrare ciò che non è considerato un banale infisso ma un oggetto dotato di vitalità in qualsiasi spazio, giocando con la matericità soprattutto del legno e con le sue essenze e creando così tendenze dallo spiccato carattere.

    Le porte Ferrero Legno arredano ed al tempo stesso affascinano, tuttavia non si allontanano mai dalla massima funzionalità.
    La completa gamma di porte è quindi realizzata con metodologie di lavoro all’avanguardia ed in continua evoluzione, per rispondere a richieste di una clientela esigente e sempre alla ricerca della migliore qualità, ma anche di un servizio che si riveli essere impeccabile.

    Il catalogo delle porte Ferrero

    Sono centinaia i modelli prodotti e disponibili a catalogo, anche nelle varianti laccate, ma trattandosi di un’azienda dinamica la cui filosofia prevede di non tralasciare mai nuovi obiettivi per una crescita costante, da alcuni anni è stata anche avviata la progettazione e realizzazione di modernissime pareti divisorie scorrevoli e di grandi dimensioni, avventurandosi in terreni che sfruttano materiali quali l’alluminio ed il vetro.

    Tutti i componenti ed il loro assemblaggio sono al 100% Made in Italy, secondo procedure standardizzate e certificate ed attentissime quindi anche all’impatto ambientale, una scelta aziendale del tutto in linea con il criterio dell’aggiornamento costante.
    Ciò vuol dire che il legno, materia prima essenziale, proviene solo da fonti gestite in maniera responsabile; e che quello che una volta era un piccolo laboratorio artigianale si è moltiplicato per diventare un modernissimo stabilimento industriale dalla spiccata filosofia green, che privilegia ad esempio le laccature ad acqua, che si impegna per abbattere le emissioni e che sfrutta energia in gran parte proveniente da un apposito impianto fotovoltaico.

    Nulla è lasciato al caso quando si parla dei cataloghi Ferrero Legno, grazie ad una sensibilità tramandata di generazione in generazione che pone oggi questa azienda tra i leader assoluti, ed a livello mondiale, nel settore delle porte da interni, con prodotti dalla nobiltà e dal carattere sempre più apprezzati.

     

     

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    La velocità del Made in Italy firmato Cattelan è il segreto del suo successo!

    Un classico modello di Made in Italy in fatto di arredamento e design è orgogliosamente rappresentato dall’azienda Cattelan, con sede a Thiene, nel vicentino: ce ne siamo già occupati un po’ di tempo fa in questo articolo, ed ogni tanto vi proponiamo anche singoli pezzi del suo catalogo, ma stavolta vogliamo analizzare ancor più nel dettaglio la formula di un successo che si traduce nell’esportazione annuale di oltre 300mila pezzi di arredamento!

    L’organizzazione interna è molto rigorosa: nulla viene prodotto per caso, sono rarissimi gli “esercizi di stile” o i cosiddetti concept realizzati solo come prototipi per riviste di settore o per eventi quali il Salone del Mobile. Cattelan produce quasi esclusivamente ciò che il mercato chiede, e lo fa ascoltando le relazioni e leggendo i rapporti dei suoi distributori, trasformando in oggetti concreti le esigenze raccolte.
    Il tutto avviene anche in tempi molto rapidi, grazie ad un particolare schema produttivo: Cattelan infatti ha selezionato accuratamente piccole botteghe artigiane locali, circa un centinaio, ciascuna specializzata nella lavorazione di questo o quel particolare materiale. Ad esse viene delegata, in totale fiducia, la realizzazione dei diversi componenti di un mobile o di un complemento di arredo, dopo la sua progettazione, i quali vengono poi assemblati nel prodotto finito all’interno dello stabilimento centrale.

    È un sistema virtuoso, che oltre a contribuire al continuo impiego di forza lavoro movimentando quindi l’indotto, ha garantito a Cattelan l’apprezzamento al di fuori dei confini nazionali, sulla spinta del quale il catalogo è stato ampliato anno dopo anno con nuove tipologie di arredi, non solo per raggiungere l’ambito total look ma soprattutto per mettere i rivenditori sempre nelle migliori condizioni per rispettare il cliente, fidelizzarlo, spingerlo a tornare attratto dalla completezza delle proposte.

    È con questo sistema che Cattelan ha raggiunto un invidiabile e ragguardevole fatturato annuo di 50 milioni di euro!

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    Lema è total living di carattere

     

    L’abitare contemporaneo diventa flessibile ed altamente organizzato con i progetti di Lema, un marchio che interpreta fino in fondo il Made in Italy nelle sue composizioni raffinate. L’appeal dei prodotti Lema è indiscutibile perché si basa su una profonda coerenza da cui prende le mosse ogni elemento di arredo, dalla fase concettuale fino a quella realizzativa.

    Ciò è valido per gli arredi free standing, gli elementi indipendenti, ma soprattutto per i suoi sistemi modulari, che assicurano la più ampia libertà compositiva. Vengono coinvolti in questa dinamica i sistemi notte ma soprattutto gli arredi per la zona living di Lema, con progetti dall’elevata versatilità ed in continuo sviluppo per rispondere sempre alle necessità ed ai gusti di un mercato particolarmente esigente.

    È proprio l’evoluzione costante di Lema e dei suoi arredi ad aver costruito un solido ruolo per tutta la sua gamma: l’arredamento visto come espressione del lifestyle, per un abitare che si è fatto negli anni sempre più sofisticato e desideroso di creare una esperienza nello spazio vissuto che sappia emozionare.
    Obiettivo di Lema è proporre un total living personalizzabile e su misura, con tecnologie all’avanguardia ma anche accurata precisione artigianale per tutte le rifiniture.

    Recentemente Lema ha introdotto nel suo catalogo anche la sezione imbottiti, proponendo divani di elevatissima cifra stilistica fatti per integrarsi in maniera naturale con i sistemi di mobili contenitori e librerie in composizioni uniche. Splendido esempio ne è il divano Cloud, pensato per essere componibile a piacimento con i suoi moduli geometrici tutti liberamente assemblabili e tra l’altro realizzati non solo in diversi colori, ma anche in un’ampia varietà di colori, per accontentare ogni esigenza.

    Discrezione, eleganza, leggerezza delle linee e dei volumi: questi i punti di forza che costruiscono il pregio ed il carattere di Lema!

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    Con Trend, stirare c’est chic!

    Un prodotto di design ma non solo: forse l’asse da stiro Trend di Bama è il più classico esempio di come un accessorio per la casa possa essere funzionale al massimo, con caratteristiche pratiche ed ergonomiche, ed al tempo stesso sfoggiare un aspetto del tutto gradevole!

    Trend è un’asse da stiro di ultimissima generazione, progettato a tavolino per rispondere a precise caratteristiche di leggerezza e praticità. In primo luogo, la superficie traspirante del “piano operativo” assicura una stiratura impeccabile, anche per i più esigenti; l’apposito ripiano sottostante, in resina resistente alle alte temperature (così come l’intera struttura) ospita la caldaia, evitando il suo fastidioso ingombro e riducendo qualsiasi rischio nei movimenti, mentre il piano di stiratura può essere regolato in pochi semplici passaggi a 3 differenti altezze, tra gli 82 ed i 92 cm, per rendere tutte le operazioni ancora più confortevoli a seconda dell’altezza di chi lo sta usando.
    E per finire, Trend si ripone con il minimo ingombro tu possa immaginare, perché una volta richiuso sta in piedi da solo!

    I materiali garantiscono una lunga durata, ed inoltre, per una inevitabile concessione al vezzo in un prodotto che ha l’ambizione di essere parte integrante della tua casa e non mero strumento, viene proposto in 3 colori: fucsia, grigio ed un intenso blu oceano.
    Ci sembra un progetto da valorizzare e promuovere soprattutto perché è interamente prodotto in Italia!

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    Minotti è design italiano di qualità

    La valorizzazione e la ricerca di risultati estetici unici supportati da alta qualità produttiva sono i pilastri sui quali si fonda la filosofia aziendale del brand Minotti, le cui collezioni d’arredo includono prodotti sofisticati sia tra i mobili che tra gli imbottiti, e che nascono da conoscenze artigianali profonde, dall’impeccabilità dei materiali utilizzati e dall’applicazione delle più moderne tecnologie.

    Il concept aziendale Minotti è orientato alla costruzione di un lifestyle unico, che non può mai prescindere dalle tendenze contemporanee del design e dell’arredamento, pur sapendo come equilibrarle in un perfetto connubio tra la tradizione e la modernità.

    Tutto ciò scaturisce da una consolidata scuola artigianale, che interviene concretamente su ogni prodotto con un forte orgoglio Made in Italy. Arredare la zona living con i divani ed i complementi di arredo Minotti significa scegliere disegni e progetti razionali e di sorprendente presenza scenica: divani e chaise longue, ma anche tutti gli accessori come tavoli e sedie, compongono un salotto di prestigio.

    A questi, Minotti affianca proposte che hanno il sapore dell’architettura più avanzata, come le librerie ed i mobili contenitori, per strutture in grado di accogliere con grande funzionalità gli oggetti con i quali amiamo circondarci.
    Dalla fusione di architettura, design, gusto decorativo e stilistico, nascono tutte le composizioni Minotti per la zona giorno.

    Con Minotti il design diviene una autentica esperienza!

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    Il design sostenibile di Formabilio

    Avete mai sentito parlare di Formabilio? Se amate quanto noi l’interior design siamo sicuri di sì, ed è per questo che vogliamo analizzare più da vicino e più a fondo questo fenomeno online che è partito da una idea già battuta e sperimentata da altri, ovvero quella dell’atelier e-commerce su “commissione” (qualche tempo fa vi abbiamo ad esempio parlato di Made.com).

    Il sistema Formabilio ha però una sua peculiarità che lo distingue da altri, la trasparenza. Attraverso il sito si viene a sapere immediatamente chi ha progettato un dato elemento di arredo, chi lo ha prodotto, dove lo ha fatto e con quali materiali: il tutto all’interno dei confini italiani, per una virtuosa salvaguardia del design e dell’artigianato Made in Italy.
    I fondatori, Andrea Carbone e Maria Grazia Andali, fanno coppia fissa anche nella vita ed hanno voluto rendere concreta una loro idea di sistema sostenibile, in cui i guadagni siano equi per tutti e derivino da oggetti intelligenti, realizzati assecondando reali richieste collettive.

    Il meccanismo è più semplice di quanto si pensi: vengono indetti dei concorsi a tema, ovviamente attraverso il web: tutti i progetti candidati vengono sottoposti a votazione online, e la top ten passa all’analisi della fattibilità da parte di una commissione tecnica. A questo punto nasce il prototipo, di cui è poi possibile ordinare la produzione.

    Ci sembra un’idea a dir poco illuminata, per tutta una serie di fattori: in primis, l’originalità degli elementi di arredo che non derivano da progetti “standard”. A ciò si aggiunge la sostenibilità del processo produttivo, secondo criteri altamente ecologici, ed anche un pizzico di orgoglio per un atelier di design che dimostra come anche in Italia si possa essere assolutamente smart, anche grazie ai livelli di eccellenza del nostro artigianato.

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    Flexform, un Made in Italy di successo

    Protagonista di oggi su NonSoloArredo è Flexform, azienda della provincia di Monza e Brianza che ha dato inizio alla sua attività di semplice mobilificio negli anni ’70 evolvendosi poi in azienda rinomata per la creatività raffinata delle sue proposte d’arredo: questo grazie alla collaborazione dei più famosi designer, con nomi quali Cini Boeri e Antonio Citterio.

    Oggi Flexform è conosciuta in Italia e nel Mondo per i suoi divani isola, imponenti e confortevoli ma soprattutto modulari: permettono di accostare diversi elementi, anche di forme e misure differenti, per combinare il divano a misura del proprio spazio. Il tutto con la qualità riconosciuta del Made in Italy, dal design all’approvvigionamento di materiali fino alla manifattura.

    Flexform
    non è però solo imbottiti versatili con collezioni molto articolate, che includono anche pouf, poltrone e dormeuse, perché si occupa anche della zona notte e della zona giorno.
    Molto apprezzate sono ad esempio le collezioni living con tavoli e tavolini e le creative proposte dei sistemi contenitori e librerie.
    Le prospettive sono tutte pensate per adattarsi alle esigenze arredative ed abitative più disparate, secondo una filosofia molto ben definita che scommette sulla sperimentazione di nuove forme creative e nuove tecnologie senza per questo dimenticare la tradizione artigiana.

    L’industria dell’arredamento italiana ha in Flexform una punta di diamante fortemente radicata nel territorio ma in grado di espatriare con successo, avendo già raggiunto 75 paesi nel mondo con i suoi shop in shop ma soprattutto con ben 14 flagship stores.

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    Il “buon design” di Snaidero

    Da una attenta valutazione di oltre 700 progetti provenienti da tutto il mondo scaturisce ogni anno, da parte del Chicago Athenaeum Museum of Architecture, il Good Design Award.
    Per il 2013 il prestigioso riconoscimento è andato alla cucina Board di Snaidero, in virtù di un sorprendente concept progettuale del quale sono stati valutati e riconosciuti i criteri dei materiali utilizzati e delle forme applicate, ma anche la funzionalità e l’effettiva utilità delle trovate.

    Tutta la zona operativa è completamente ripensata e non ha nulla di “canonico”, una scelta votata ad aumentare il comfort di utilizzo e quindi la funzionalità di un ambiente chiave in ogni casa. La sua struttura essenziale e quasi minimale, alleggerita da tutto ciò che non è realmente necessario, fa apparire Board come una cucina moderna e dinamica le cui caratteristiche sono l’accessibilità e l’assenza di vincoli, per un design che vuol essere soprattutto concreto ed in grado di rispondere con le possibili personalizzazioni alle ultime tendenze in fatto di ambienti anche ridotti.

    Il blocco operativo principale è sospeso, ed è perfettamente attrezzato per tutte le operazioni, siano esse di cottura o semplice preparazione delle pietanze. Tale blocco, contenuto nelle dimensioni ma sufficiente per svolgere tutti i compiti, è tecnologicamente avanzatissimo anche nel suo sistema di ancoraggio all’area contenimento e stoccaggio, con una piattaforma flessibile nelle applicazioni e soprattutto modulare, per una componibilità portata agli estremi che risponde caso per caso.
    La sintesi tra confort funzionale e bel design è ai massimi livelli in Board, che si propone anche come ottimo spazio conviviale fatto per emozionare.

    L’avanguardia industriale Made in Italy trova in Snaidero la conferma della sua intraprendenza: del resto, l’azienda non è nuova a questo riconoscimento, essendoselo già aggiudicato 10 volte a partire dal 1996.

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    Nuovo Design Italiano, in un saggio tutte le categorie

    Ha davvero ancora senso oggi parlare di design come se fosse qualcosa di vivo e soprattutto? Se lo è chiesto Chiara Alessi nel suo saggio edito da Laterza, che in 160 pagine si propone come guida ai limiti della tassonomia su tutto il design italiano dei cosiddetti Anni Zero, giungendo ad una risposta totalmente affermativa.

    Appassionati ed addetti ai lavori non potranno fare a meno di leggerlo, perché la presenza culturale del nuovo design italiano di tutti gli ultimi 20 anni è indiscutibile ed articolatissima, anche se attraversa al tempo stesso una fase di crisi di identità proprio per le innumerevoli facce che ha assunto.
    L’autrice le ha categorizzate, suddividendo le tendenze in altrettante scuole, tra le quali spiccano quella dei Retro Chic e dei Soft Pop, che applicano ed adattano un codice stilistico che affonda le radici negli anni ’90 e caratterizzato da firme riconoscibili; abbastanza affini sono i Neopost, che esaltano e proseguono l’attività di grandi maestri del passato; oppure ancora gli Empiristi, coloro che badano più alla materia utilizzata che all’oggetto in sé, ed al tempo stesso esaltano l’importanza della serie rispetto al singolo oggetto in essa contenuto.

    Queste sono solo alcune delle scuole individuate, ma vi suggeriamo davvero di scoprirle tutte immergendovi in questo breve saggio in grado di fornire uno schema preciso della progettazione e del design industriale Made in Italy più recente e di tutta la sua vivace eterogeneità.

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    La formula Made in Italy che ignora la crisi

    La qualità della manifattura italiana non la scopriamo di certo oggi, e soprattutto non siamo noi a scoprirla: eppure, da quell’annus horribilis in cui si è scatenata la famigerata “crisi”, moltissime aziende nella Penisola sono andate in difficoltà pur potendo contare su un know-how impareggiabile.
    Alcune imprese hanno saputo tenersi fuori dal pantano con strategie complesse da applicare quanto semplici da concepire, basate essenzialmente sull’innovazione e sulla ricerca di prodotti personalizzati, personalizzabili o comunque unici.

    Un macroscopico esempio viene dalla Toscana, dove Arketipo ha saputo uscire dalla stagnazione, dovuta anche a scarsa intraprendenza ed originalità, grazie alla famiglia Cattelan che l’ha rilevata nel 2011. E da allora la musica è cambiata, con sperimentazioni e collezioni basate sull’istinto del direttore creativo Lorenzo Cattelan, il quale di Arketipo è anche fotografo istituzionale e proprietario.
    I prodotti Arketipo sono diventati in poco più di due anni divani e poltrone che sfoggiano eleganza a livello sartoriale, ed un carattere forte e propositivo.
    Pelli e tessuti vengono scelti accuratamente uno per uno attingendo dai più qualificati fornitori toscani, e vanno a comporre dei pezzi unici, realizzati quasi su misura perchè il gioco della personalizzazione e della modularità è la vera chiave su cui puntare per far rinascere il Made in Italy.
    Questa visione in cui gli azzardi sono all’ordine del giorno è anche alla base della scelta, effettuata in prima persona da Cattelan, di “abitare” i cataloghi togliendo loro quella patina di asetticità: negli scatti da lui stesso immortalati i divani campeggiano in ambienti vissuti, a volte disordinati, ed attorno ad essi passeggiano splendide modelle.

    Un modo nuovo di fare design che trae ispirazioni dalla moda e che non ha paura di lanciarsi in progetti poco convenzionali!

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    Dress di Dorelan, il letto trasformista

    Enrico Cesana ha ideato per Dorelan il letto Dress, un elemento di arredo per il nostro spazio notte che gioca molto sulla seduzione e l’eleganza dei materiali che lo rivestono.
    La sinuosità delle sue forme viene ricoperta con tessuti e fodere che il designer ha pensato esattamente come un vestito, che può essere cambiato ogni qual volta si desideri modificare il suo aspetto e l’atmosfera della stanza che lo ospita.
    Completano il corredo anche plaid e cuscini intercambiabili, e le operazioni di “trasformazione” sono semplici e rapide.

    Dress di Dorelan è un letto che si traveste sulla base del nostro umore, ed inoltre offre la grande praticità dello spazio libero sotto la rete, sfruttabile come luogo ove riporre scatoli o ciò che si vuole nascondendo sempre il tutto alla vista grazie al “vestito” che circonda il letto.
    Con le sue misure 200×165 si adatta ad appartamenti medio-piccoli, e rispecchia l’elevato tasso di creatività e qualità dei materiali non solo tessili di Dorelan, azienda che fa del Made in Italy un valore fondante.

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    Acquachiara, rubinetteria versatile ed ecosostenibile

    Lavorare secondo dei severi parametri ecosostenibili sembra essere diventata una esigenza non più trascurabile da parte di ogni azienda che voglia continuare a mantenere salda l’autorevolezza sul mercato del proprio nome.
    Nasce proprio da una ricerca progettuale così “green” il sistema di rubinetteria Acquachiara di Mamoli, composto da prodotti altamente versatili e frutto di un processo di produzione a circuito chiuso, per garantire il rispetto dell’ambiente.

    La lucentezza di questi rubinetti è ottenuta con il processo galvanico Pure Water Process che esalta le caratteristiche del doppio rivestimento in nichel e cromo e rende massima la qualità dell’acqua erogata, oltre ad offrire lunga durata di tutti i pezzi.
    Parliamo di un prodotto il cui design gentile consente a bagni di tutte le connotazioni estetiche e dimensionali, perché va a calibrare una perfetta sintesi di qualità e finiture.
    Acquachiara è stato pensato sia per accontentare le richieste di grosse forniture, come nel caso di alberghi e strutture ricettive in genere, ma anche per l’uso domestico, e si fregia di una virtuosa connotazione interamente Made in Italy.

    A riprova poi di come l’aspetto green sia centrale nel progetto, scopriamo il valore aggiunto del limitatore di portata, energia e temperatura, pensato per contenere l’erogazione entro certi valori ritenuti sufficienti per evitare ogni tipo di spreco.
    Il suo prezzo accessibile, a partire da 65 euro, rende questo miscelatore perfetto per tutte le esigenze e che riuscirà con estrema facilità a valicare anche le frontiere, esportando il know-how nostrano.

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    Scavolini e Diesel, sinergia vincente

    Il Made in Italy è rappresentato all’estero con grande autorevolezza da due settori in particolare, quello della moda e quello dell’interior design: quando marchi propri dell’uno e dell’altro settore decidono di mettere insieme i propri sforzi, la qualità dello stile italiano non può che esserne esaltata all’ennesima potenza, ed è quanto scaturito dalla collaborazione inedita tra Scavolini, leader tra i produttori di cucine, e Diesel, marchio di abbigliamento casual e di tendenza.

    La sinergia tra i due marchi ha prodotto la collezione Successful Living from Diesel, nella quale il marchio fondato da Renzo Rosso ha “iniettato” tutto il suo gusto per i materiali e le texture più vintage, che sono stati declinati secondo il know how tipico di Scavolini in un progetto dall’elevata componibilità e di tecnologia avanzata.
    L’azienda marchigiana leader tra i produttori di cucine ci ha infatti aggiunto legni importanti e resistenti come il rovere, lavorato al fine di ottenere un effetto ottico quasi “used” in linea con la tendenza Diesel, ed altri materiali essenziali come acciaio e vetro, ottenendo così il risultato di una Diesel Social Kitchen dai volumi importanti nella quale non solo i singoli elementi sono tutti componibili, ma anche i moduli hanno la possibilità di venire assemblati tra loro.

    Tutti i materiali sono stati sapientemente “invecchiati” per aumentare l’aura vintage che permea tutti gli elementi.
    Una fusione di stili perfetta, che farà la gioia di tutti gli amanti di uno stile un po’ retrò, facendo sì che in un ambiente dall’aspetto vissuto design d’avanguardia ed informalità viaggino sulla stessa linea d’onda.

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    Un divano da cui non alzarsi mai!

    Un design spesso di eccellenza è il punto di forza dei divani prodotti dall’azienda Natuzzi, che sbandiera orgogliosamente i suoi processi interamente Made in Italy ed al tempo stesso le certificazioni ISO che ne fanno uno dei marchi del settore più rispettosi dell’ambiente attraverso tutte le fasi della produzione a partire dalla conciatura delle pelli.
    Con il divano Brio però Natuzzi ha aggiunto all’impareggiabile comfort dei suoi divani ed ai suoi design formali ed eleganti anche una sorprendente innovazione tecnologica, il sensore invisibile Soft Touch, integrato nel fianco: è sufficiente sfiorarlo dopo essersi seduti per attivare il sistema elettronico Soft Motion, che con un dolce movimento simultaneo allunga la seduta sotto le vostre gambe e reclina lo schienale dietro le spalle, per offrire un relax assoluto.
    Sappiamo che siete attenti e state per obiettare che il divano va tenuto discosto dalla parete per consentire allo schienale di reclinarsi, ma Natuzzi ha pensato anche a questo: con la tecnologia Zero Wall, infatti, non c’è alcun bisogno di spostare il divano.

    Brio
    viene proposto con rivestimento tessile su cui la cucitura in rilievo impreziosisce il bracciolo, oppure in pelle trapuntata all’esterno; la soluzione più originale è però quella dall’effetto vellutato garantito dalla nuova microfibra sperimentata dal marchio.
    Il catalogo dei modelli invece comprende i divani a due e tre posti ma anche la poltrona.

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