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  • Come pulire i pavimenti di casa

    Se ti chiedi spesso, durante le operazioni che effettui quotidianamente per la cura e la pulizia dei pavimenti di casa, se stai usando il prodotto giusto, questa è la guida che stavi cercando!
    Se infatti per arredare la tua casa hai scelto dei rivestimenti di pregio come ad esempio un lussuoso parquet oppure il rustico e sempre gratificante pavimento in cotto, oppure qualsiasi altra soluzione oggi in commercio (e ne sono davvero tantissime diverse) non puoi affidarti a un prodotto qualsiasi e scegliere a caso.

    Ogni superficie deve essere sottoposta a specifici interventi per la detersione, perché le proprietà cambiano, e se vuoi preservare il valore estetico di tutto il tuo ambiente evitando aloni che deteriorano il pavimento o che lo danneggiano, non puoi correre il rischio di affidarti a dei pulitori sbagliati.

    Vediamo dunque nel dettaglio come rispettare la natura dei tuoi rivestimenti e come preservare nel tempo la loro bellezza originaria.

    Come pulire il parquet

    Iniziamo proprio dal parquet, un tipo di pavimento lussuoso e che riveste la tua casa di un’atmosfera calda e avvolgente, ma che ha anche il “difetto” di essere molto delicato. Lavarlo in realtà è semplice, ma va fatto con i pulitori più appropriati, che devono essere neutri, non aggressivi e formulati ad hoc in quanto devono rispettare la naturalezza del legno.

    Sui pulitori in commercio si trovano le apposite diciture che chiariscono se sono appropriati per il parquet, ma è anche importante non eccedere con l’acqua. Usane poca, lo stretto necessario, strizzando bene il panno, e poi per buona sicurezza ripassa con un panno asciutti per rimuovere gli eccessi. Il rischio è che la troppa acqua si infiltri tra le fessure facendo gonfiare i pannelli.

    Dopo la pulizia, poi, è spesso indicata l’applicazione di cere che possono essere sia liquide che in pasta: queste aiutano a nutrire il legno ed a mantenerlo vivo, ma al tempo stesso lo proteggono dai graffi e dall’usura al quale può essere soggetto, perché creano una sorta di pellicola protettiva che ne prolunga la vita ed inoltre lo fa apparire anche più vivido.

    Come pulire pavimenti in cotto

    Anche se molto resistente e con eccezionali doti estetiche, il pavimento in cotto ha tra i suoi svantaggi quello di essere un materiale molto assorbente perché poroso.
    Servono dunque prodotti espressamente formulati per non macchiarlo e non danneggiarne il colore originario, il più possibile neutri ma che allo stesso tempo non lascino aloni visibili.

    Anche il cotto, come il parquet, richiede pertanto delle cure aggiuntive, per cui non sceglierlo se non sei certo di potergli dedicare attenzioni e premure, ti ritroveresti con un bellissimo pavimento che però col passare del tempo si deteriora e si macchia in maniera irrimediabile, se non trattato con le protezioni aggiuntive che fungono da isolante superficiale che previene lo sporco senza alterarne l’aspetto.

    Come pulire pavimenti in marmo

    Se per il pavimento della tua casa hai scelto il marmo naturale, due fattori sono chiarissimi: il primo è che sei un vero esteta, il secondo è che hai tanto tempo libero da dedicare alla cura della tua casa!

    È infatti il marmo nella sua eleganza persino più delicato e bisognoso di attenzioni del parquet, ed anche se nobilita qualsiasi tipo di ambiente ha bisogno di attente e continue cure. Puoi lavarlo con una certa frequenza anche usando semplice emulsione di acqua e alcool, tuttavia avrai sempre bisogno dei migliori detergenti neutri per ottenere una pulizia più profonda.

    Inoltre è fondamentale trattare i pavimenti in marmo con degli specifici prodotti che evitano alle lastre di impregnarsi e di assorbire lo sporco e che li proteggono dai graffi, perché a quel punto il danno sarebbe irrimediabile.

    Come pulire il gres porcellanato

    Lo sappiamo bene, in tantissimi considerano il gres porcellanato la soluzione più pratica, quasi eterna nella sua immutabilità e nella semplicità che richiede per la manutenzione. Inoltre, come spesso abbiamo avuto modo di approfondire in un articolo come questo, il gres permette una incredibile capacità di imitazione di altri materiali più nobili quali legno, marmo, pietra naturale.

    Tutti questi aspetti giocano a favore della sua capillare diffusione, tuttavia anche il gres ha bisogno di essere trattato e igienizzato con prodotti che siano privi di aggressivi agenti chimici. Meglio sempre orientarsi quindi su soluzioni neutre, riservando i detergenti più aggressivi ma comunque formulati ad hoc per trattare il gres solo per precisi tipi di macchie o per la rimozione di residui di cantiere dopo una ristrutturazione.

    Come pulire altri materiali

    Abbiamo fin qui elencato i pavimenti più diffusi soprattutto in contesti residenziali, evidenziando per ciascuno di essi i pregi ma anche i crucci relativi alla più appropriata pulizia.
    Esistono però altri materiali utilizzati più di frequente in altri contesti come quelli commerciali, industriali o professionali come ad esempio il linoleum, il PVC, persino il cemento.
    In questi casi le operazioni sono ancora più semplici e non necessitano di specifiche accortezze se non la scelta di un pulitore neutro ma adatto a rimuovere lo sporco superficiale mantenendo invariate le caratteristiche della materia prima sottostante.

    A chi affidarsi per un intervento specializzato

    Abbiamo, quindi, sottolineato come la detersione dei pavimenti vada effettuata con i prodotti appositi, e tenendo conto dei differenti rivestimenti presenti.

    Eppur tuttavia non sempre si ha tempo per poter espletare le pulizie domestiche. In questi casi, e considerando rivestimenti specifici come parquet o il rustico, diviene fondamentale affidarsi ad un esperto della pulizia, ad un professionista che, in base alle proprie competenze, sappia come gestire al meglio ogni tipologia di superficie.

    In questo senso, l’interlocutore primario è l’impresa di pulizia professionale. Un’azienda specializzata che si interfaccia sia con privati sia con Organizzazioni più grandi (aziende o magazzini, ad esempio), dotate del know-how specifico e delle attrezzature più moderne e congrue per conseguire l’obiettivo di detersione prefissato.

    Interessante anche il portafoglio di servizi, generalmente amplio, che questi operatori dell’igiene effettuano, erogando prestazioni di differente natura, dalla disinfezione alla sanificazione, passando attraverso la derattizzazione.

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    I vantaggi della ceramica in architettura

    Il dialogo tra i materiali costruttivi ed i progetti sta assumendo forme e connotati sempre nuovi, sfruttando le più recenti tecnologie ma anche un innato desiderio di esplorazione e sperimentazione che proprio da queste innovazioni viene stimolato.
    L’estrema versatilità dei materiali ceramici ha permesso e promosso, proprio in tal senso, nuove tecniche costruttive che assicurano all’architettura contemporanea la possibilità di inserirli non soltanto come componenti strutturali ma anche come fattori capaci di esprimere significati.

    Le ceramiche non sono più in sostanza “soltanto” dei rivestimenti, ma rappresentano parte integrante di ciò che un architetto vuole comunicare anche su larga scala, in contesti quali negozi o grandi centri commerciali ma anche in aeroporti, stazioni e persino in ampi locali aziendali.

    Pregi dei nuovi materiali ceramici

    Bisogna riconoscere che la ceramica sa offrire oggi, oltre all’estetica che l’ha sempre caratterizzata, anche sorprendenti prove di efficienza e funzionalità. L’estro creativo di un progettista viene così supportato da un materiale oggi talmente evoluto da essere irrinunciabile, con tutti i vantaggi che derivano ad esempio dalla sua facilità di manutenzione e dalla resistenza all’usura: mai come in quest’epoca si possono comporre soluzioni raffinate e di buon gusto che garantiscono il migliore riscontro funzionale perché non si deteriorano con il calpestio e resistono anche agli agenti atmosferici in maniera sorprendente contribuendo a realizzare ambienti dal forte impatto materico.
    Il progresso ha ad esempio consentito alle aziende che lavorano ceramiche o gres porcellanato di ottenere grandi lastre dal formato sempre più extra-large senza più il rischio di rotture; sempre il progresso ha fatto viaggiare le produzioni verso nuove connotazioni estetiche capaci di riprodurre con estrema fedeltà e realismo materiali naturali (si pensi al marmo o persino al legno).
    Gli immobili, non importa quanto siano ampi o estesi, possono così essere “vestiti” di tutto punto migliorando la loro resa anche in termini energetici, e ciò si traduce in una sola parola: riqualificazione.

    C’è ormai una stretta sinergia tra i progettisti e le aziende, con le seconde che possono accontentare praticamente qualsiasi tipo di richiesta fornendo prodotti di elevato livello tecnologico e ad alto tasso di pregio estetico.
    Architetture anche più dinamiche e complesse, con volumetrie insolite, possono essere realizzate con applicazioni di lastre ceramiche di lunga durata, grazie alle quali gli edifici guadagnano sotto qualsiasi punto di vista, persino quelli tecnici ed igienici.
    Cosa altro aggiungere se non “lunga vita alla ceramica!”

     

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  • Ceramiche Marazzi – I 3 segreti del suo successo

    Creare un vero design di qualità sottende, per un’azienda come Ceramiche Marazzi, un principio basilare: quello legato alle emozioni di chi quel design dovrà viverlo giorno dopo giorno.
    La progettazione delle ceramiche Marazzi parte quindi da questi punti fermi, non modificati nel corso degli ultimi 80 anni di attività, e che vengono messi al servizio delle persone con le tecniche di produzione più innovative volte a creare ambienti di vita “sostenibile” ma gratificante.
    Un simile ruolo di leader mondiale nel settore ceramico con una produzione di piastrelle per pavimenti e rivestimenti di qualità elevatissima è stato conquistato rispondendo alle esigenze non solo dei privati, ma anche dei professionisti della posa – messi nelle condizioni di lavorare con strumenti di assoluta eccellenza – e di progettisti ed architetti, ai quali viene offerto un campionario multiforme ed eclettico di soluzioni tecniche ed estetiche che supporta nell’esercizio della professione perché permette di variare i progetti con proposte intercambiabili e sempre attraenti.

    La qualità delle ceramiche

    Accennavamo alla qualità: Marazzi sceglie e seleziona solo il migliore gres porcellanato e la migliore ceramica, ma anche marmi e graniti. Tutte le materie prime devono rispondere a precisi criteri prima di entrare nel ciclo produttivo e poter così essere avviati verso le case o gli altri contesti che dovranno rivestire, e la lavorazione avviene a stretto contatto anche con studi di design in grado di offrire preziose consulenze sulle evoluzioni del gusto e delle tendenze.
    Al lato estetico, volto ad emozionare, si affianca un primato tecnico che in parte deriva dall’essere azienda localizzata in un polo all’avanguardia a livello mondiale per la produzione di ceramiche come l’area attorno a Sassuolo, ma che d’altro canto è stato stimolato da una continua ricerca verso processi produttivi sempre più avanzati, al punto da detenere numerosi brevetti ed essere punto cardine e creatore di alcuni tra i più importanti tasselli nella storia stessa della ceramica moderna.
    Nuove tecnologie, nuove tecniche di lavorazione, nuovi processi come quelli che hanno portato all’esplosione del crossdressing hanno così reso Marazzi uno dei simboli del migliore Made in Italy, con allo stesso tempo una spiccata attenzione ad un terzo aspetto della produzione resosi via via più incalzante nel corso degli anni.

    Produzione di piastrelle sostenibili

    All’attenzione per l’estetica ed alla cura per la tecnica Marazzi ha nei fatti affiancato un’estrema sensibilità nei confronti dei temi ambientali e della sostenibilità della sua produzione. La tutela del patrimonio naturale è ottenuta attraverso un ciclo di produzione chiuso, volto al recupero ed alla raccolta degli scarti di lavorazione da reimmettere al suo interno, così come delle acque di lavorazione.
    Le risorse utilizzate vengono così ottimizzate, e Ceramiche Marazzi si è fatta portavoce di un’industria il più possibile ecosostenibile che ne limita il consumo o che punta al loro ripristino, controllando allo stesso tempo i consumi energetici. Anche sotto questo aspetto si conferma quindi una vocazione sperimentale volta ad anticipare i cambiamenti in atto, il che ha condotto Marazzi ad ottenere tutte le più importanti certificazioni in materia di sostenibilità, ottimale gestione ambientale delle risorse ma anche di salute e sicurezza sul lavoro.
    La reinterpretazione degli spazi abitativi passa anche attraverso le virtù di questa azienda e la sua attitudine alla massima flessibilità.

     

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    Gli splendidi inganni delle nuove ceramiche

    L’inganno fantastico offerto dalla ceramica, secondo la tecnica del crossdressing sempre più sugli scudi, non deve per questo essere considerato in un’accezione negativa del termine, anzi. È la tecnologia, con i suoi incalzanti sviluppi, ad offrire sbocchi un tempo impensati per le ceramiche, che guadagnano nuove e multiformi modalità espressive in grado di lasciare del tutto a bocca aperta quando riescono ad imitare la naturalezza, le venature, le striature e persino le imperfezioni del cosiddetto “oro bianco”, ovvero il marmo.

    allmarble marazzi
    La collezione Allmarble di Marazzi

    Le lastre ceramiche anche di considerevoli ampiezze possono sfruttare le stampe digitali di nuova generazione e proporsi quindi con pattern anche iridescenti come quelli dei minerali, oppure con le caratteristiche venature. Sembrano marmo a tutti gli effetti, in tutta la sua matericità e come se fosse stato estratto dalla cava, ed invece lo stanno “solo” interpretando rileggendone il fascino in modi mai visti prima d’ora.
    Questo mimetismo, specialmente sui grandi formati, rappresenta una sfida ad elevato livello di competitività, ma questa reinvenzione sta ottenendo risultati eccezionali proprio sfruttando le migliori tecnologie oggi disponibili, appassionando il pubblico e rendendolo partecipe della rivoluzione in atto, trascinandolo in vortici cromatici inediti. Gli stessi architetti si stanno convertendo a queste elaborazioni grafiche che hanno più di un motivo a giustificare il loro successo.

    I motivi e gli ingredienti del successo del crossdressing

    Sarebbe troppo facile e riduttivo citare solo la bellezza e la resa estetica degli effetti così ottenuti. Il gres porcellanato effetto marmo è molto più pratico nella manutenzione, è più sostenibile, permette di copiare fedelmente anche i marmi più preziosi e rari con dei costi di gestione ed approvvigionamento sensibilmente ridotti anche in caso di ampie superfici.
    In più, la ricerca è in continuo divenire e le evoluzioni dei progetti sono dietro l’angolo, e già oggi queste superfici offrono un’elevatissima resistenza all’usura grazie a processi di impressione sul gres dei motivi che avvengono senza contatto diretto e permettendo così di “stampare” materiali un tempo impensabili: oltre al marmo con le sue venature, anche la pietra o il legno, ricreando decori ispirati alla materia naturale perfettamente verosimili anche quando si scelgono interpretazioni rare e preziose.

    I colori sono omogenei e credibili, su superfici compatte e senza difetti che sono piacevoli anche al tatto. La più moderna progettazione, inoltre, viene coadiuvata da innovativi processi di produzione che lavorando su materie prime di altissima qualità permettono anche di ottenere maxilastre ultrasottili, abbattendo quindi i costi di demolizione e persino la produzione di scorie e detriti quando si ridisegna il look di casa. Queste possono infatti essere sovrapposte ai rivestimenti esistenti senza che i progetti subiscano penalizzazioni.
    È però indispensabile precisare che stiamo parlando di lastre il cui processo di produzione è volto anche a renderle durevoli, flessibili, resistenti. Anche i formati più importanti, quando realizzati con le giuste tecnologie che solo i marchi all’avanguardia sanno utilizzare, non temono le rotture, per cui anche uno spessore di pochi millimetri risponde alla perfezione a tutte le sollecitazioni ed alle esigenze ed è a prova di sforzo.

     

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  • Scavolini Gres Experience, stile e fantasia senza limiti

    Una nuova tendenza si sta affermando negli ultimi tempi in fatto di progettazione e realizzazione di cucine, a dimostrazione di una incessante evoluzione di cui questo settore è protagonista e oggetto, grazie al suo ruolo cruciale in tema di arredamenti.
    Per una cucina e per la sua composizione consuetudine vuole che solo per i piani di lavoro si preferiscano materiali ad elevatissima resistenza come il marmo, l’okite o in generale quei top che offrano un sicuro appoggio per tutte le operazioni senza rischi di scalfiture, abrasioni o rotture.

    Nuovi materiali per i top delle cucine

    La tecnologia però va avanti, si evolve, permette lo studio di nuovi materiali che superano in qualità e resa quelli che li hanno preceduti. È il vantaggio del progresso, ma solo le aziende più affermate e consolidate hanno sufficienti capitali da investire nella ricerca e nello sviluppo: è il caso di Scavolini, che ha messo a punto una speciale tecnica di lavorazione del Gres Porcellanato per poterlo applicare a tutte le superfici delle sue cucine, in un progetto che si chiama Gres Experience.
    Il procedimento definito greificazione non è affatto semplice, perché vuol dire cuocere la pasta ceramica a temperature comprese tra i 1150° e i 1250° per poi riportarla a temperatura ambiente.
    Una tecnica del genere assicura la massima resistenza delle piastrelle così ottenute, nulla può “spaventarle”: tagli, abrasioni, sbalzi di temperatura, acqua, niente di tutto ciò può alterare la forma o deturparne la superficie perché è stata ben temprata, ed è per questo che il gres porcellanato è tanto preferito oggi soprattutto per pavimenti e rivestimenti.
    Tutte queste caratteristiche si prestano però alla perfezione anche all’ambiente cucina, come Scavolini ci dimostra, ma non soltanto per i piani di lavoro!

    Un inedito uso del gres porcellanato

    Con Gres Experience infatti è possibile rivestire anche le ante dei moduli della cucina, in un impiego totalmente inedito di questo materiale che apre nuovi scenari alla fantasia. Le cucine delle collezioni LiberaMente e Scenery possono infatti beneficiare del gres a bassissimo spessore per rivestire le ante ed ottenere così nuove soluzioni di design contemporaneo, con un risultato finale perfetto per un’ambiente moderno e dall’impronta industrial.
    Sono eccezionali gli accostamenti possibili grazie alle 14 diverse tinte, con giochi tra colori e lavorazioni che permettono di alternare continuità e intervalli inserendo il legno: gli abbinamenti così ottenuti risultano sempre eleganti, come sospesi nel tempo, perché le essenze del legno vengono valorizzate e messe in risalto grazie al dialogo tra i contrasti mentre le simmetrie del gres porcellanato assicurano funzionalità e libertà compositiva a tutto tondo.
    La cucina, nelle collezioni che sfruttano la Gres Experience Scavolini, diventa spazio dalle potenzialità infinite e che offre accoglienza, senso di “calore” e di casa.

     

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    Come arredare con il gres porcellanato

    I giochi mimetici e stilistici messi in atto dai produttori di piastrelle che meglio stanno interpretando tendenze e desideri del pubblico proseguono senza sosta, e sembrano diventati quasi dei giochi di prestigio volti a simulare, come delle autentiche magie, i materiali più naturali.
    Non si tratta di un “rifiuto” del gres porcellanato, anzi, ma proprio del riconoscimento massimo delle sue proprietà sensazionali di materiale duttile e versatile che ben si presta alle nuove tecnologie favorendo un ritorno ad uno stile vintage ispirato al nostro passato così carico di suggestioni che non meritano per nulla l’oblio.

    20Twenty Emilceramica
    20Twenty di Emilceramica – Gres effetto legno

    Entrano così in casa nuove geometrie, l’armonia della natura ed un pizzico di moda, con rivestimenti che si stanno decisamente facendo valere prendendosi quasi una rivincita sugli arredi in senso stretto, che avevano usurpato il ruolo di protagonisti unici e soli dell’interior design relegando le piastrelle a mere cornici, elementi di contorno. Le tecniche oggi a disposizione permettono di ottenere pattern pressoché infiniti, da quelli optical e quasi futuristi che rilanciano un gusto liberty fino ai grafismi in colori naturali riprodotti su piastrelle dalle forme tradizionali ma capaci di vivacizzare sia i pavimenti che le pareti allestendo contesti inediti.
    Il mercato si è sostanzialmente “stufato” delle solite ripetitive proposte, e chiede sempre qualcosa di nuovo e di diverso, che sia un cotto per spazi rustici ma impreziosito da tonalità più fredde, oppure che sia un gres porcellanato capace di mascherarsi, con un processo di mimesi, vestendosi da legno o da marmo e permettendo così combinazioni un tempo impensabili con questo materiale che, per le sue specifiche proprietà, ha però saputo mantenere il ruolo di scelta di elezione.

    Evoluzioni della tecnica per il gres porcellanato

    Si viaggia, c’è ben poco da fare, a delle velocità sbalorditive e con repentini cambiamenti dettati dalle nuove scoperte della tecnica e della tecnologia, come quella di stampa digitale senza contatto con il supporto il cui risultato è talmente accurato, in termini di realismo, da poter ingannare anche un occhio molto allenato.
    Si possono compiere giochi di incastri e di inserti che riproducono fedelmente, ed in texture mai uguali, le venature del legno così come le screziature del marmo, e con una tale vastità di opzioni i consumatori che amano esprimere e riflettere la propria personalità anche attraverso le composizioni di arredo vanno decisamente a nozze.

    È un concorso concreto di nuovi parametri dell’estetica e nuove evoluzioni per l’architettura contemporanea, che allo stesso tempo garantisce anche una maggiore attenzione alle tematiche ambientali, perché tutti gli sforzi delle nuove tecnologie sono anche orientati a risparmiare materie prime con il recupero ed il riciclo ma anche con l’uso di meno acqua e meno energia durante il processo produttivo, ed a rendere i prodotti perfettamente biocompatibili.
    Molto rilevante è anche il ruolo rivestito dal gres porcellanato più sottile che oggi è possibile ottenere, un ulteriore fattore di risparmio di materie prime senza che questo comporti alcuna rinuncia al risultato qualitativo, che anzi è ancor più eccezionale. Formati un tempo non realizzabili sono oggi una realtà consolidata in prodotti che sono flessibili, leggeri, eppure allo stesso tempo resistenti all’usura ed al calpestio, e possono comporre spazi ampi ed otticamente “allargati”. Il tutto con dettagli grafici poliedrici, tridimensionali quando necessario, oppure semplicemente accoglienti ma ricercatissimi nelle cromie.

    L’evoluzione e la rivoluzione delle superfici e dei rivestimenti è secondo noi appena agli inizi, e tante altre sorprese ha ancora da riservarci!

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    Ristrutturazioni in casa, le piastrelle e la posa dei pavimenti

    La posa dei pavimenti è una di quelle operazioni fondamentali che fanno parte di una ristrutturazione edile di un’abitazione. La progettazione di una casa e di una ristrutturazione includono normalmente anche la progettazione della corretta posa in opera dei nostri futuri pavimenti.

    In edilizia per eseguire questa tipologia di progettazione, in conformità alle esigenze e alle necessità del cliente finale, è necessario disporre di alcune informazioni inerenti, che nello specifico hanno a che fare con le caratteristiche della superficie sulla quale andremo a posare le nostre piastrelle, il tipo di materiali che si andranno ad utilizzare e l’ambiente destinato alla posa, che può essere sia un ambiente esterno che interno.

    Come ambiente interno una qualsiasi delle camere della nostra abitazione e come ambiente esterno un giardino, un terrazzo oppure un vialetto. I professionisti del settore e nella fattispecie le imprese che si occupano di edilizia, sulla base di queste informazioni che vanno fornite nella maniera più specifica possibile, saranno in grado di operare una posa in opera in grado di soddisfarci pienamente. Questa può variare ad esempio a seconda della tipologia di superficie che potrà essere pianeggiante oppure leggermente in pendenza, oppure potrebbe essere grezza, liscia o anche ruvida.

    Il risultato finale dovrà essere un pavimento resistente, quindi in grado di garantire una certa longevità nel tempo è in grado di resistere agli agenti atmosferici nel caso di pavimentazioni per esterni; in grado di resistere alle varie sollecitazioni nel caso di pavimentazioni per interni. Il pavimento dovrà inoltre risultare uniforme e irregolare, ad esempio le fughe devono risultare simmetriche. Il tutto deve risultare anche integro e compatto, le piastrelle non devono distaccarsi dalla superficie e in linea di massima la pavimentazione non deve riservarci delle sorprese sgradevoli. Il progetto, in sintesi, deve prevedere e tenere in considerazione tutti questi elementi, i punti cardine rimangono e rimarranno sempre gli stessi.

    Piastrelle e utilizzo dei materiali corretti

    Per quanto riguarda i materiali, il marmo è uno di quei materiali molto utilizzati per la posa di pavimenti che però presenta una sua delicatezza e quindi ci richiederà delle accorgenze specifiche, soprattutto considerando che è un materiale che tende ad assorbire le macchie. Il gres porcellanato è una soluzione molto in voga negli ultimi anni, così come il parquet o i pavimenti in legno preferiti da altri, per la creazione di atmosfere un po’ più eleganti.

    Per quanto riguarda invece le detrazioni fiscali pertinenti alla posa di pavimenti, c’è da considerare che la sostituzione del pavimento esistente viene inquadrata come un’opera di manutenzione di tipo ordinario, possono accedere alle detrazioni le ristrutturazioni che hanno a che fare con gli ambienti comuni condominiali. Il pavimento in questione non deve presentare caratteristiche peculiari e si può detrarre sia un pavimento simile a quello precedente che uno totalmente rinnovato e modificato.

    Ulteriori considerazioni sulle piastrelle

    Cotto, ceramica, gres porcellanato o qualunque altro materiale, le piastrelle rappresentano un elemento importante per la casa ed è bene, per questo, non sottovalutare la loro importanza nell’estetica di una abitazione.

    Scegliere le piastrelle adatte alla casa significa dare continuità all’abitazione e conferire a tutti gli ambienti un’ottima armonia, dovuta alla cura nella scelta dei materiali e nel loro accostamento: molto spesso, infatti, si tende a considerare le piastrelle come un elemento poco importante, perché esse vengono in genere inserite in ambienti poco visibili o poco arredati, come il bagno e gli esterni.

    Sulle piastrelle della cucina, la scelta in genere è più intelligente in quanto la cucina, rispetto al bagno, è da alcuni anni considerata un ambiente da arredare con cura, in quanto rappresenta una stanza altamente vivibile e quindi a prova di ospiti.

    La scelta delle piastrelle bagno e per gli altri ambienti – come per gli esterni – ricade invece su materiali di cattivo gusto o non in linea con lo stile dell’abitazione: questo perché si crede che questi ambienti non debbano essere valorizzati.

    In realtà, è possibile far conciliare il prezzo con la qualità, semplicemente affidandosi a rivenditori che sappiano ascoltare le esigenze di ognuno, esigenze e necessità naturalmente sia economiche sia estetiche. In molti negozi, poi, è anche possibile ottenere sconti sulle grosse quantità oppure accedere a saldi limitati, grazie i quali si possono effettuare acquisti intelligenti a poco prezzo senza tuttavia rinunciare alla qualità ed alla bellezza del materiale. I rivenditori con maggiore scelta di trovano ovviamente nelle grandi città; showroom di piastrelle a Torino, oppure, scendendo verso il centro e il sud Italia, a Roma, a Napoli o a Palermo. I più grandi dei quali, per motivi di spazio, di solito si trovano in periferia o in provincia.

    Arredare una casa e arredare un bagno con stile e con cura significa esattamente questo: far precedere la qualità rispetto a tutto il resto, ed acquistare mobili, elementi decorativi e strutturali in funzione dei propri gusti e dell’aspetto finale della casa, senza tradire l’armonia con i vari ambienti e le stanze dell’abitazione, e nel rispetto delle proprie esigenze e delle proprie necessità.

     

     

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    Gres porcellanato che gioca a fingere, una tendenza inarrestabile

    Ne abbiamo già parlato in un nostro articolo di poche settimane fa, ma l’argomento continua ad interessarci ed in più ci si mettono anche le aziende produttrici di ceramiche per rivestimenti a sfornare idee a getto continuo!
    Avevamo descritto il comportamento delle piastrelle che decidono di imitare altri materiali, con una serie di tecniche che vengono definite crossdressing: gli ultimi tempi hanno visto una inarrestabile crescita di tecniche di imitazione della pietra allo scopo di ottenere pavimenti e rivestimenti di volta in volta rugosi, scolpiti, in alcuni casi tridimensionali!

    Quello che viene definito effetto pietra, o Stone Effect per gli anglofoni, è sempre il risultato di accurate lavorazioni che riscoprono e rivalutano un materiale che da sempre fa parte della storia del costruire e dell’abitare, ma oggi è anche la tecnologia a permettere dettagli una volta impensabili da riprodurre sulla ceramica.
    Non si tratta mai di banali stampe ma di tecniche che riproducono anche al tatto una texture fatta di imperfezioni, rilievi, venature, il tutto sia nei toni più chiari e naturali sia nei grigi più intensi per finire all’antracite come quella di una roccia lavica.

    L’interior design nel suo insieme ha ricevuto un’iniezione di linfa vitale da effetti scenografici inediti come questi, perché le piastrelle irregolari e mai una uguale all’altra assicurano giochi di pieni-vuoti e di luci-ombre potenzialmente infiniti, tali da renderle assolute protagoniste della casa.
    Sono anche le infinite opportunità di abbinamenti a rendere il Crossdressing così unico ed eclettico: ce lo hanno spiegato nei dettagli presso lo showroom De Rosa, un rivenditore specializzato in pavimenti e rivestimenti e con una vastissima esposizione di gres porcellanato a Napoli. Ci hanno ad esempio illustrato le caratteristiche della splendida collezione ONE di Ceramiche Caesar, piastrelle che riescono a coniugare i toni caldi del cotto con la contemporaneità del cemento con un risultato finale elegante e naturale. Le 6 diverse tonalità che compongono la collezione con effetto cotto-cemento sanno fondere una sensazione vintage con la più attuale modernità architettonica, rivelandosi adatte non solo agli spazi residenziali ed abitativi ma anche per quelli commerciali.

    Per tornare però alla pietra di cui parlavamo in apertura, si pensi poi al duplice possibile abbinamento: quello tradizionale in associazione con il legno costituisce un match del tutto originale in grado di rendere intimo, caldo ed accogliente qualsiasi ambiente; quello più moderno che si affianca alle resine o addirittura al cemento è invece l’ideale per gli amanti di uno stile metropolitano, dal gusto industrial.

    Irregolarità, senso di profondità, dinamismo tramutano i rivestimenti in componenti di arredo di natura quasi scultorea!

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    L’arte di fingere è la nuova tendenza delle ceramiche

    Blendart di Ceramica Sant’Agostino

    Che cosa succede quando una piastrella si mette in testa di imitare il legno? Molto dipende dalla qualità dei materiali utilizzati, e da quanto avanzata è la tecnologia di produzione: i marchi più prestigiosi ed affermati riescono infatti a riprodurre fedelmente nodi e venature, ed a riproporre le sfumature e le matericità dei legni masselli, sia nei toni più chiari che in quelli più intensi e caldi.
    Ruvide ed allungate esattamente come i classici listoni, le piastrelle in gres porcellanato hanno da alcuni anni conquistato uno spazio di rilievo tra le proposte per i rivestimenti, rivelandosi splendidi elementi di interior design.

    L’effetto legno ha riscosso talmente tanto successo da meritarsi addirittura delle “versioni 2.0”, con interpretazioni ancora differenti che adesso vanno a simulare il legno vissuto ed invecchiato, come se il pavimento fosse composto da travi consumate, scolorite, che hanno una lunga vita alle spalle… ed ogni listone fa storia a sé, i pattern che le migliori aziende riescono a concepire sono talmente tanti che è impossibile accostarne due uguali!
    Con questo tipo di lavorazioni diventa d’obbligo considerare la piastrella una componente fondante dell’interior design, complemento d’arredo a tutti gli effetti in grado di raccontare la personalità di chi abita la casa.

    E gli altri materiali?

    Vintage di ItalianGres

    Simulare sembra essere diventata la priorità per tantissime altre varianti di piastrelle, grazie al progredire delle tecnologie produttive: una simile peculiarità sta favorendo anche la contaminazione degli stili, che mescolano colori e motivi.
    Persino lo stile industrial sta vivendo una nuova giovinezza, grazie ai gres effetto cemento che sempre più spesso trovano applicazione anche in ambientazioni più classiche.

    Timeless di Marazzi

    Che simulino il legno come il cemento o la pietra grezza, le piastrelle prodotte in quella che è l’alta scuola italiana in questo settore stanno inoltre riscuotendo successo in ambienti che prima sembrava quasi “sacrilego” deturpare con materiali che sanno così tanto di vissuto, come nel caso del bagno o della cucina.

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    L’essenza del legno per il gres porcellanato

    Un arredamento che voglia riflettere uno stile contemporaneo e del tutto personale non può prescindere da scelte appropriate in fatto di pavimenti: è fondamentale però rivolgersi ad aziende che sappiano rispondere con soluzioni di pregio a tutte le esigenze, abbinando alla migliore tecnica produttiva progetti che stilisticamente sanno inserirsi nel tracciato del design più alla moda.

    Proposte che soddisfano l’immaginazione ed il desiderio di ambienti dalle tonalità calde ed avvolgenti vengono dal marchio Ceramica Sant’Agostino, un’azienda le cui strategie innovative hanno aperto nuovi orizzonti nella realizzazione di superfici ceramiche, non più soggette a pattern ripetitivi o seriali.
    Grazie alla tecnologia digitale ogni piastrella o lastra è un prodotto a sé, con sorprendenti risultati estetici che donano un nuovo valore ai rivestimenti ceramici.
    Installare, in qualsiasi ambiente del proprio appartamento, un gres porcellanato effetto legno come quello della collezione Jungle vuol dire mettere completamente al bando qualsiasi rischio di banalità: Jungle infatti è composto da grandi doghe tutte diverse tra loro, e tutte riproducono l’essenza del materiale naturale per eccellenza, il legno, che viene plasmato con una ricchezza grafica inimmaginabile prima grazie al sistema brevettato di stampa digitale.
    Le dimensioni delle doghe permettono giochi infiniti al momento della posa, e le rendono adatte anche ad ambienti dalle funzioni più disparate. La continuità cromatica tra doga e doga è assicurata, così come quella tra uno spazio e l’altro.
    Le creazioni Ceramica Sant’Agostino inoltre rispettano tutti i criteri di concreta attenzione alla natura, perché sono lavorate nel pieno rispetto dell’eco-sostenibilità.
    La tua casa diventerà un ambiente rassicurante, con piacevoli sensazioni di tepore “vissuto” e di elegante naturalità.

    Vi abbiamo proposto una immagine in apertura di post, relativa ad un pavimento ambientato appartenente alla collezione Jungle e nella sua tonalità Nut: si tratta di un primissimo assaggio, ma abbiamo scoperto un sito dedicato alla distribuzione di articoli edilizia Napoli che propone una vetrina completa su simili prodotti, tra l’altro a prezzi molto allettanti.
    Vale sicuramente la pena sfogliare le sue offerte, sia se siete dei semplici “curiosi” del settore sia se siete alla ricerca di valide idee per la vostra ristrutturazione!

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    Stile country per la tua casa

    La ristrutturazione di una casa di proprietà significa non soltanto renderla più moderna e funzionale, ma anche personalizzarla in base al proprio stile e al proprio gusto. Quando si ristruttura un’abitazione, criteri come accoglienza e comodità vanno sempre tenuti in considerazione – affinché la casa sia confortevole ed efficiente – ma non va trascurata la personalità che vogliamo darle, poiché prima di tutto la casa deve piacere a chi la abita.

    Gli stili che si possono seguire per una ristrutturazione sono numerosi, l’importante è scegliere quello più adatto e che incontra maggiormente il nostro gusto. Non meno importante è la scelta dell’azienda che opererà la ristrutturazione, e in questo ambito sono fondamentali esperienza nel settore e competenza; la miglior soluzione è quella di affidarsi ad aziende come kappazeta, che ristrutturano la tua casa in sicurezza.

    Se lo stile che preferite è il country, sarebbe meglio avere una casa di proprietà vecchia, poiché potrebbe contenere un certo numero di elementi originari che, se mantenuti, contribuirebbero non poco a dar vita all’ambiente rustico che desiderate. Nelle case più moderne, gli interventi sono maggiori perché va modificata un po’ tutta l’impostazione dell’abitazione, per riuscire a darle un tocco retrò.

    Il primo, fondamentale, pensiero va al pavimento, trattandosi dell’elemento che più si nota all’interno di una casa. Lo stile country, in particolare, è forse il più esigente in fatto di pavimenti, che sono chiamati a trasmettere una sensazione di calore. La soluzione migliore da questo punto di vista è il cotto, il quale però richiede un intervento ingente in quanto non si può poggiare sopra il pavimento pre-esistente. È possibile sistemare in ogni stanza il pavimento in cotto, scegliendo per il bagno e per la cucina un pavimento trattato, in modo che non si rovini dopo poco tempo.

    In caso non vogliate effettuare dei lavori così profondi, meglio il parquet che può tranquillamente essere posato sopra il pavimento pre-esistente. L’effetto sarà meno rustico, ma i vantaggi a livello pratico sono indubbi. L’alternativa in assoluto più economica, ma dalla resa decisamente inferiore, è il grès porcellanato, e anch’esso può essere sistemato sopra il vecchio pavimento senza grossi interventi. Il battiscopa, ovviamente, dev’essere abbinato al pavimento che sceglierete.

    Per quanto concerne le pareti, il bianco classico è un colore molto adatto allo stile country. Se, invece, volete qualcosa di differente, potete optare per un tipo di bianco diverso, ad esempio avorio oppure crema. I toni pastello – giallo canarino, verde pistacchio, azzurro cielo – sono consigliati a coloro che hanno in mente delle soluzioni un po’ più ardite, fuori dal convenzionale. Per rendere le pareti più eleganti si può puntare sulle decorazioni.

    Il segreto per un arredamento country ben riuscito è l’armonia, nella quale ogni particolare dev’essere quello giusto e va dunque scelto con cura. Finestre, porte e placche per le prese della corrente vanno abbinate; per quanto concerne le placche, esistono quelle di legno che si adattano magnificamente allo stile country. Di legno devono essere anche porte e finestre, dall’aspetto retrò: la finitura anticata è la soluzione più indicata per rendere l’effetto rustico che stiamo cercando, e che ben si armonizzerà con le altre componenti della casa.

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    Da Marazzi, decorazioni che abbinano resine e ceramiche

    Ceramica e resina per fare arredamento contemporaneo: lo sappiamo che quando si tratta di scegliere i pavimenti o i rivestimenti per le vostre pareti, desiderate qualcosa che sia avvolgente e che il lavoro artigiano sulle maioliche di un tempo che fu affascina ancor oggi tutti.

    Marazzi
    , con la sua collezione Block, ha trovato il modo per accontentare tutti, ma proprio tutti, con una palette di colori estremamente varia, fatta apposta per raggiungere un target eterogeneo ed ottenuta proprio grazie al sapiente uso dei materiali resinici, i quali consentono di spaziare da toni freddi come il grigio fino a marroni più caldi.
    La versatilità del progetto accontenta tutti proprio perché riesce a combinare resina e ceramica, decorata in chiavi grafiche contemporanee che lasciano però in bella evidenza l’ispirazione “artigiana”; inoltre, gli schemi previsti per le decorazioni lasciano campo infinitamente aperto al posatore, libero di creare fantasie di ogni tipo, e facilitando così la valorizzazione di questa o quell’area.
    L’altra variabile di questa collezione, anch’essa dovuta alla presenza della resina, è la finitura che alterna effetto lucido ad effetto matto, per accrescere il “calore” del rivestimento.
    Ci troviamo quindi di fronte ad un gres porcellanato che per elezione è applicabile in ambienti residenziali, tuttavia la sua duttilità ne permette la posa anche in spazi pubblici o commerciali che vogliano strizzare l’occhio al design.
    La collezione è completata da cementine e dettagli a tono, grazie ai quali è possibile ottenere lavori al massimo livello di rifinitura.
    Cosa pensate di queste piastrelle? Le immaginate solo per casa o riuscite a pensarle in ambienti outdoor?

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