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    Tre consigli per la zona living

    Ci tuffiamo nuovamente in una rassegna di consigli, suggerimenti e segnalazioni per l’arredamento della tua casa, e stavolta ci occupiamo di un vero principe dell’interior design e dell’arredo per la zona living come il divano, ma anche delle sue “colleghe” poltrone.
    Non sarà in questo frangente una monografia come abbiamo fatto nel precedente articolo legato ai sistemi di sedute Minotti, ma vi proporremo progetti di diverse aziende e diversi designer, certi di potervi dare degli interessanti spunti ispirativi per la composizione della zona living.

    Divano Tufty-Time – B&B Italia

    Il primo divano che vi segnaliamo appartiene da tempo alla collezione delle proposte di B&B Italia, e rappresenta un dichiarato omaggio della designer Patricia Urquiola allo stile in voga negli anni ’60 e ’70 che è stato naturalmente attualizzato al fine di renderlo più informale ed in linea con la versatilità richiesta dal modo in cui oggi intendiamo la casa e il living. Con la sua elevata modularità, il divano Tufty-Time può essere configurato come lineare o angolare, con penisole o isole, diventando un vero luogo di incontro e di condivisione ma anche un rifugio, come strumento di relax personale, nelle aree dalla profondità più accentuata. Soluzione eccellente per un living contemporaneo, Tufty-Time viene proposto con rivestimento in tessuto completamente sfoderabile oppure in pelle.

    Poltrona Adele – Flexform

    Linee molto avvolgenti ed originali caratterizzano la poltrona Adele di Flexform, un progetto dalle proporzioni ben calibrate ma di innegabile impatto visivo. Il suo designer Carlo Colombo ha voluto renderla preziosa con le sofisticate cuciture del suo schienale e con la comodità della sua seduta, aggiungendo però un tocco di narcisismo con la base sulla quale poggia, composta da un piano mobile in palissandro. Semplice da inserire in qualsiasi tipo di ambiente, da quello domestico e residenziale fino a quelli di ambienti comuni, Adele ha abbastanza personalità da essere presentata da sola ma ben si abbina anche a divani importanti.

    Divani Albert&Ile – Minotti

    Ancora il catalogo Minotti sugli scudi tra le nostre pagine, con il disegno della linea di divani Albert &Ile, nella quale il primo nome rappresenta la seduta di ispirazione classica anni ’50, mentre la seconda proposta, Ile, è più vicina all’estetica degli anni ’60. In entrambi i casi si tratta di proposte dal sapore vintage che comunque non sfigurano in un contesto moderno, anzi riescono ad esaltarlo con le loro forme slanciate e poliedriche. Nei nomi, queste sedute omaggiano il fondatore dell’azienda Minotti, Alberto, scomparto nel 1991, e la moglie Ileana.

     

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    Guida alla scelta del mobile giusto

    C’è un aspetto dell’interior design che non ci stancheremo mai di mettere in evidenza ed incensare: il valore incalcolabile di quegli arredi pensati per accompagnarci per tutta la vita, grazie a linee sempre attuali ed a una accuratissima selezione dei materiali nei quali vengono realizzati.
    Si tratta, in questi casi, di arredi creati da quei designer che amano la discrezione e la preferiscono rispetto al protagonismo, con l’intento di mettere i loro progetti al completo servizio dell’utilizzatore finale facendolo diventare un punto di riferimento nella sua vita ed un oggetto con il quale interfacciarsi ed interagire ogni giorno, sfruttandone le potenzialità ma soprattutto la funzionalità.

    Gli arredi funzionali

    Partendo da simili premesse ed in tali circostanze, parliamo di mobili ed arredamenti che non tradiranno mai le attese: sono pensati per durare nel tempo, accompagnarci a lungo nel nostro cammino, raccontando così anche qualcosa della personalità, dell’indole e persino delle attitudini di chi quella casa l’ha arredata e la abita.
    Molti nomi di designer che offrono “sicurezza” con la loro inventiva sono già stati protagonisti tra i nostri articoli: spesso vi abbiamo parlato dello strettissimo rapporto che lega Rodolfo Dordoni a Minotti, o di come Flexform trasformi in oggetti concreti le sempre coinvolgenti idee di Antonio Citterio. Sono rapporti di lungo corso questi, relazioni e collaborazioni professionali instaurate da tempo e che rendono le nostre case dei luoghi più accoglienti e confortevoli, senza deludere mai.

    Gli arredi esuberanti

    Spesso, come sapete, ci siamo anche soffermati sulle creazioni più originali di progettisti che instillano sempre grande energia creativa nelle proprie opere, rendendo evidentissima la mano d’autore al punto da portarci a definire alcuni oggetti o complementi d’arredo delle opere d’arte.
    È il loro dichiarato intento, farsi riconoscere e ricordare suscitando ammirazione: capita nelle opere di Patricia Urquiola come in quelle di Philippe Starck, veri personaggi per l’architettura e l’interior design. I loro pezzi possono imprimere al vostro appartamento un segno poderoso, denso di stile, ma è importante non farsi prendere troppo la mano.
    Attingendo solo ad opere nelle quali domina la forte personalità creativa si rischia infatti di ritrovarsi una casa nella quale solo la forma viene esaltata per destare interesse o curiosità, ma la sostanza – nei panni in questo caso della pratica funzionalità – potrebbe passare in secondo piano.

    Per vivere meglio di certo ci vogliono dei tocchi di imprevedibilità nell’ambiente, punti o oggetti di impatto visivo che attirano l’attenzione, ma è imprescindibile circondarsi di mobili “sicuri” e fedeli, forse meno originali ma di certo più capaci di soddisfare esigenze concrete!

     

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    Come arredare secondo gli schemi… e come non farlo!

    Progetti d’autore rigorosi nelle linee e nelle forme sono spesso necessari in una zona living, ma bisogna anche sapere come combinarli al meglio con oggetti che sappiano uscire dagli schemi, altrimenti il rischio al quale si va incontro è la monotematicità.
    Oggi proveremo ad accostare tra loro idee e concetti distanti, dimostrandovi come possono convivere ed emozionare con la contaminazione tra generi e stili!

    Libreria Stele di Rimadesio

    Stele Rimadesio

    Iniziamo subito con lo stile asciutto e lineare della libreria Stele di Giuseppe Bavuso, concepita come un monolite che può anche essere posizionato come stand alone, magari per separare due aree e fornire nuove interpretazioni dell’area living. Stele fa parte della collezione di arredi Rimadesio e ha delle caratteristiche che la rendono unica: l’esplorazione delle potenzialità creative di un materiale come il vetro raggiunge infatti un nuovo livello, con la tecnologia di taglio a idrogetto e l’incastro dei passanti completamente invisibile che la fa apparire un unico blocco.
    A completare la sua geometria squadrata viene sfruttato anche un materiale di impronta tecnologica come l’alluminio. I vani passanti sono tutti posizionati in maniera perfetta e dalla simbolica e gradevole armonia, e la libreria oltre ad essere proposta anche in versione contro parete, diventa imponente protagonista del living anche per le numerose tonalità cromatiche delle laccature previste.

    Tavolino Tindari di Flexform

    Tavolino Tindari Flexform

    Passiamo poi dalle linee nette e squadrate di Stele a quelle più rustiche e “calde” di un complemento di arredo dai preziosi intrecci come Tindari, il tavolino/consolle di Antonio Citterio. Il piano può essere in marmo o in essenza di legno, ma è la struttura a regalare emozioni, con il suo tubolare in metallo totalmente rivestito da cordino in cuoio (color miele, oppure color tabacco) intrecciato a mano.
    Flexform con questo progetto inedito e singolare porta nelle nostre case atmosfere esotiche di mete lontane che stimolano la fantasia e fanno sognare, ricordando molto da vicino lo stile tipico degli arredi da esterno. Coordinato al tavolino c’è anche il pouf Tindari con gli stessi connotati, da combinare ed accostare per rafforzare il concetto di tepore domestico.

    Tavolo Skorpio Keramik di Cattelan Italia

    Tavolo Skorpio Keramik Cattelan

    Per tornare ad un oggetto d’arredo imponente, e che fa di nette linee scolpite i suoi punti di forza, inseriamo in questa rassegna il tavolo da zona living Skorpio Keramik, un complemento dal fortissimo impatto visivo e dall’estetica originalissima ed elegante.
    Un ampio piano in marmo, disponibile in diverse varianti che riportano tutte le venature e le imperfezioni irregolari di questo materiale, poggia in questo progetto di Cattelan Italia su una struttura disegnata a linee oblique, tutte perfettamente simmetriche tra loro ma con la totale assenza di linee verticali.
    Creatività e design da terzo millennio portati alle loro vette estreme, senza creare il minimo intralcio alla seduta nel pieno rispetto della funzionalità tanto cara all’azienda italiana: Skorpio è versatile e si presta bene a qualsiasi ambiente, arricchendolo di forte personalità e carattere “spigoloso” ma allo stesso tempo avvolgente!

    Lampada Filo di Foscarini

    Lampada Filo Foscarini

    Per garantire l’alternanza tra stili e forme ora rigorose ed al passo successivo più morbide, abbiamo scelto ancora un’azienda italiana per l’ultimo progetto, specializzata in questo caso in strumenti ed accessori per l’illuminazione. Parliamo di Foscarini, che ha tradotto in un oggetto concretissimo come la lampada Filo, proposta sia in versione da tavolo che da terra, la giocosa idea del designer Andrea Anastasio, spintosi agli estremi della comunicazione tramite forme che quasi cercano di instaurare una filosofia fatta di arte e funzione e del dialogo tra esse.
    Sembra quasi un ibrido eppure ci piace, perché è un’opera per niente banale o sgradevole che si può posizionare ovunque per creare un’atmosfera ora più glam, ora quasi hipster, di sicuro inaspettata e post-moderna. Rappresenta il miglior esempio che abbiamo trovato per l’uscita dagli schemi convenzionali che ci siamo prefissati in apertura di questo articolo!

    Filo è composta da tanti pezzi speciali messi insieme, ciascuno con un suo proprio messaggio da comunicare. Il paralume è forse l’unico elemento essenziale, un cono in porcellana che fa da sorgente luminosa ovviamente a LED. Il cavo elettrico è parte integrante della funzione decorativa, lunghissimo per offrire massima fruibilità eppure mai d’intralcio per la possibilità di raccoglierlo ed appenderlo al gancio integrato nella struttura portante, e soprattutto coloratissimo nelle sue diverse varianti, decorato da elementi normalmente non previsti.
    Sfere e bulbi in vetro sono infatti piazzati, inattesi per forme, colori ma soprattutto presenza, lungo il percorso del cavo, come elementi che tradizione non contemplerebbe ma che lo fanno assomigliare quasi ad una collana. Filo non manca così di elementi fondanti della sua funzione primaria, l’illuminazione, e di proprietà che ne migliorano l’uso in ogni situazione, tuttavia in essa tutto diventa indistintamente decoro in un turbinio di colori che non delude mai. Il concetto stesso di lampada è scomposto e poi ricomposto in un oggetto poco convenzionale ma dalla fortissima carica arredativa!

     

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    Ancora una volta… 4 assi per il tuo living!

    Probabilmente inizierete a pensare che siamo degli incalliti giocatori di poker, perché abbiamo preso l’abitudine di presentarvi a gruppi di 4 proposte di interior design che di volta in volta ci incuriosiscono.
    Quasi sempre riusciamo a mescolare gli stili, spesso ci dedichiamo alla zona living perché forse è quella in cui meglio si riesce ad esprimere le proprie velleità compositive, quando si lascia libero spazio alla fantasia!

    Poltroncina Lehnstuhl

    Secondo l’azienda austriaca Gebruder Thonet, è l’eredità a disegnare il futuro, e questa filosofia si traduce nella riproposizione in chiave moderna di modelli e progetti del passato, ma anche dell’adeguamento delle tecniche produttive.
    La particolare tecnica di curvatura del legno messa a punto fin nel lontano 1800 dal capostipite di questa azienda Michael Thonet è oggi stata ristudiata e viene riproposta con ancora maggiore enfasi nel progetto Lehnstuhl, che Nigel Coates ha impreziosito di una nuova complessità progettuale. Il legno di faggio lavorato a vapore di questa lounge chair assume curvature ancora più morbide e sinuose, rispetto al progetto originario, per essere così ancora più accogliente. I
    suoi braccioli ampi enfatizzano ed amplificano le sue forme generose, ma la nostra attenzione è stata catturata non tanto dalla proposta “originale” con seduta e schienale in paglia, quanto dalla versione imbottita e realizzata in collaborazione con l’azienda torinese Opificio, con ben 6 opzioni diverse in catalogo.
    Solo a guardarla ispira sensazioni di relax per la sofficità della seduta e per la posizione che permette di assumere.

    Lampada Sisifo di Artemide

    Ci siamo infatti immaginati come assisi in trono su questa poltroncina e con un libro tra le mani, circondati da una luce soffusa e riposante che noi stessi abbiamo modulato nell’intensità a nostro piacimento.
    La luce proveniva dalla lampada Sisifo disegnata e progettata da Scott Wilson per Artemide, uno strumento di illuminazione in grado di diffondere luce sempre morbida e confortevole (naturalmente a LED) grazie ai rilievi circolari sul diffusore studiati per renderla più omogenea.
    Il tocco hi-tech sta proprio nell’interruttore a doppia funzione, basta tenerlo premuto per modulare l’intensità della luce!
    Questa lampada ci ha fatto innamorare per la rigorosa precisione delle sue forme, perché combina in un progetto minimalista geometrie elementari quali il cilindro, il segmento, il cerchio. In più lo snodo sferico centrale permette di orientare a proprio piacimento la luce, e di concentrarla su punti più definiti o lasciarla dipanare su un piano di lavoro più ampio.

    Pouf Fida di FendiCasa

    A proposito, noi che amiamo la casa e gli oggetti che la arredano abbiamo anche un grande amico polifunzionale che si chiama pouf, ed è proprio su un pouf della linea Fida di FendiCasa che, mentre leggevamo in poltrona, abbiamo fantasticato di tenere poggiate e a portata di mano tutte le cose che ci venivano in mente: il cellulare, una tisana, una matita per appuntare una glossa sul nostro libro, e molto altro.
    Non rinunceremmo mai ad un pouf perché è pratico, si sposta facilmente, appare e scompare quando si vuole, può fungere da seduta o da tavolino… la famiglia Fida è composta da 4 elementi in misure diverse, e tutti sono rivestiti in pelle.

    Libreria Infinity di Flexform

    Siamo arrivati al quarto passaggio: è il momento di alzarsi per andare a letto, e dove possiamo riporre il nostro libro se non in una libreria versatile ed intramontabile come Infinity di Antonio Citterio?
    Il suo progetto ha oltre 10 anni eppure sa essere ancora estremamente attuale, merito questo della sua flessibilità: in piena coerenza con il marchio Flexform che la produce, e con la filosofia fatta di essenzialità del designer brianzolo, Infinity sa essere elegante nei suoi moduli squadrati e rettangolari componibili e sovrapponibili come si preferisce, con gli incastri effettuati tramite viti invisibili.

    Nasce come libreria da muro ma è in effetti anche un progetto free-standing, per cui può fungere da parete divisoria, ma i suoi scaffali a giorno invitano ad un gioco di pieni e vuoti perché possono essere riempiti in qualsiasi modo si desideri, con libri, scatole, soprammobili e tutto ciò che la fantasia suggerisce e di cui amiamo circondarci.
    Non tragga in inganno la semplicità della struttura, con Infinity arredare diventa un vero svago!

     

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    Tre proposte che fanno luce sui tuoi arredi

    Arredare la tua casa con tratti eleganti e sobri ma che sappiano lasciare il segno sappiamo che per te è importante, altrimenti non leggeresti un blog dedicato all’arredamento! Sappiamo anche che la migliore e più appropriata illuminazione dei tuoi spazi è una componente fondamentale, una cornice fatta di essenziale incisività.
    Ecco perché oggi ti presentiamo tre prestigiose idee che di certo apprezzerai, e non è detto che tu non decida di portare a casa proprio una di queste dopo averne scoperto le caratteristiche, o semplicemente perché sei rimasto affascinato dalle sue forme.

    Lampada da terra Sun di Flexform

    Flexform crede fermamente nel valore della luce da diffondere nelle zone del tuo relax, che devono essere sempre dosate al meglio secondo le situazioni. Sun è un sistema di lampade da terra disegnato da Antonio Citterio in due diverse versioni, alta o bassa, ed entrambe dalle linee briose, inedite eppure minimali. La forma complessiva è cilindrica, composta da una struttura in tondino di metallo su cui è “incastonato” il paralume che ne prolunga le forme, realizzato in policarbonato opalino.

    La luce che se ne ottiene, anche nell’intrigante possibilità di usarle in coppia, è soffusa e molto calda, ideale per chi preferisca più punti luce: la strategia perfetta per creare un’atmosfera ricca di charme!
    Il dettaglio personalissimo del vistoso cavo di alimentazione elettrica in rosso acceso è un voluto tocco di estrosità!

    Lampada Eos di Artemide

    Anch’essa da terra è la lampada Eos, un accessorio che non indugia in formalismi e che deve anzi le sue linee ad un’ispirazione di stampo molto tradizionale. Un lungo e sottile stelo in ottone infisso in una discreta base attraversa, nella parte superiore, una forma geometrica in PET difficile da definire, ma molto accattivante specie se osservata di profilo o di tre quarti, perché vista frontalmente potrebbe apparire come una semplice sfera.

    La sua realizzazione si deve ad Artemide, un gruppo aziendale ed un marchio i cui progetti sono considerati dei punti di riferimento universalmente riconosciuti nel settore dell’illuminazione, vere icone di stile e di tendenza. Questo leader per l’illuminazione residenziale ha anche sviluppato, sull’idea dei designers Bernhardt&Vella, la versione applique da muro di Eos, mantenendo intatte le suggestioni del terminale superiore che diffonde la sua luce a LED secondo una prospettiva diversa, pensata per essere più statica ma in ogni caso con fortissime connotazioni che la collocano a metà strada tra un’opera d’arte ed un capolavoro di lighting design.

    Flowerpot VP4 di Verner Panton

    Il terzo luminosissimo progetto che vi presentiamo in chiusura si chiama FlowerPot VP4, ed è una lampada da tavolo che siamo certi diverrà un vostro oggetto dei desideri! Base e struttura catturano subito gli sguardi per la leggiadria con cui sostengono il vistoso paralume arrotondato, e se vi sembra di averla già vista da qualche parte avete senza dubbio ragione.
    È infatti un classico intramontabile del design che ha attraversato le generazioni sin dal 1969, quando Verner Panton la ideò plasmandola con i suoi criteri sempre giocosi e sovversivi.

    All’epoca si era in piena “controcultura” psichedelica, e lo stesso nome deriva da un gioco di parole sullo slogan Flower Power per riflettere la scena artistica di quel periodo. Questa lampada ideale per un comodino o per una scrivania ne ha fatta di strada da allora, ed il rigoroso incastro del suo bulbo luminoso a vista nel paralume orientabile tramite la cerniera ne fa emblema dell’influenza di questo designer scandinavo, scomparso nel 1998, su tutto lo scenario attuale del design, proponendosi come soluzione che sa incarnare anche la più moderna filosofia del lighting design.

    Viene editata e proposta dal gruppo &tradition, che ha l’intento di fare da ponte con le sue soluzioni di arredamento contemporaneo tra l’eredità di chi portava avanti la tradizione nordica della funzionalità nelle migliori forme possibili – una scuola che ben conosciamo! – e tutte le potenzialità delle attuali materie prime, capaci di reinventare qualsiasi tecnica.

     

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    Alcune scelte di stile molto ben definite

    Oggi torniamo ad una nostra vecchia e consolidata abitudine, ovvero l’allestimento di una rassegna di complementi di arredo da mettere insieme accostandoli in una immaginaria zona living.
    Questa volta componiamo un balletto di elementi solo all’apparenza incongrui tra loro, e lo facciamo in maniera del tutto consapevole dopo averne studiato linee e caratteristiche.

    Divano componibile Adda – Flexform

    Partiamo dal divano componibile Adda, nato dal progetto di un habitué del nostro blog, Antonio Citterio, e concretizzato dall’esperienza di Flexform. La sua estetica è estremamente asciutta e molto contemporanea, poggia su una robusta struttura in metallo con piedini a vista che contribuisce alla leggerezza complessiva. Il tubolare di metallo fa infatti apparire sollevata da terra tutta la seduta con i suoi generosi cuscini imbottiti in piuma d’oca e rivestiti da evidenti cuciture sia nelle versioni in tessuto che in pelle e che si impongono alla vista come il più evidente e distintivo segno grafico.

    Cuscini e braccioli sono pensati per accompagnare la seduta e l’appoggio in qualsiasi configurazione, sia lineare che angolare ad L. La modularità portata agli estremi è il vero tratto caratteristico del divano Adda, che noi abbiamo concepito nel suo carattere più deciso in una versione grigia, quella che secondo noi meglio ne accentua le velleità di design contemporaneo.

    Consolle Douglas – Arketipo

    Cosa accostare ad un simile imbottito se non un satellite di prestigio come la consolle-tavolino di Arketipo della collezione Douglas? Il suo lessico di design è fatto di linee pure ma multifunzionali, con più piani di appoggio su livelli distinti che gli permettono di assolvere a più compiti ed in più posizioni. Può essere posizionato accanto al divano oppure alle sue spalle, e sono diversi i materiali essenziali che giocano tra loro, quali vetro, marmo e metallo, in un tavolino che è fatto apposta per un palato molto esigente.

    Libreria Hangar – Calligaris

    Volete poi circondarvi di ornamenti, decorazioni, oggetti di design o simboli delle vostre passioni? C’è la struttura dalla sagoma originale interamente in metallo dell’ariosa libreria Hangar, un progetto che Gino Carollo ha proposto a Calligaris per le sue linee semplici, essenziali ed adatte a qualsiasi ambiente.
    Con questa libreria a giorno la zona living acquista ariosità ma anche dinamicità per le forme irregolari e sagomate degli scaffali, con una modularità componibile.

    Hangar è autoportante e bifacciale per cui, in caso di ambienti particolarmente estesi, può essere anche proposta a centro stanza, con un uso free-standing che la trasforma anche in elegante divisorio.

    Tavolo allungabile Premier Drive – Cattelan Italia

    Vogliamo concludere la rassegna con un ultimo complemento di arredo immancabile in una zona giorno tutta da vivere, e le cui linee si sposano alla perfezione con i “compagni di viaggio” fin qui descritti. Cattelan Italia infatti regala linee preziose e di sicuro impatto scenico con il tavolo allungabile Premier Drive, per il quale la base in acciaio verniciato goffrato può essere scelta nelle tonalità nero, titanio o grafite e sostiene un ampio piano di appoggio in cristallo di 12 mm di spessore: la nostra versione preferita è quella verniciata in bianco, ma lo potete avere anche graphite.

    Siamo davanti ad un tavolo che comunica emozioni ed arricchisce di valore qualsiasi ambiente per la sua elegante raffinatezza, un vero campione dell’alta qualità Made in Italy.

     

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    Il gusto per le linee decise e sfrontate nel design post-moderno

    Qualche giorno fa ci siamo dedicati alle silhouette curvilinee e tondeggianti per proporvi un paio di complementi di arredo ultra moderni nel design, ma anche nelle avanzatissime tecniche di produzione.
    Oggi invece ci occupiamo di nuovo di idee che sfruttano preferibilmente il concetto di linea dritta, applicandolo a materiali molto più classici e tradizionali: tuttavia, resta ben evidente la forte componente tecnologica necessaria per la loro realizzazione!

    Madia Ola di Riflessi

    Un grande classico dell’arredo contemporaneo, protagonista del catalogo di un’azienda come Riflessi già presente sul nostro blog con la celebre e sempreverde consolle P300 ed alla quale presto dedicheremo altro spazio, è la madia Ola dalle forme dichiaratamente scultoree ed alo stesso tempo leggiadre. Questo mobile contenitore ha delle forme geometriche rigorose nelle quali convive però un design molto accattivante, creato grazie al motivo ondulato che ne abbraccia l’intera struttura rendendolo oggetto dal fascino sofisticato ed elegante specie nelle versioni laccato lucido.
    Ola è personalizzabile a piacimento, con un’ampiagamma di colori disponibili, ed inoltre viene proposta sia a 2 che a 3 ante, anche nella variante alta.

    Chaise longue Air di Flexform

    Linee anch’esse molto rigorose sono quelle della chaise longue Air, quasi secca e scarna nell’essenzialità del suo progetto firmato da Antonio Citterio per Flexform e che fa della sottigliezza della sua struttura in acciaio nichelato una vera scultura da posizionare in un soggiorno dal carattere forte e deciso.
    Sembra quasi essere destinata all’outdoor, tuttavia questa chaise longue che ben di adatta anche a funzioni da dormeuse non è un lettino da bordo piscina, da resort o da nave da crociera ma un complemento di arredo di sicuro impatto per la zona living. Impreziosita da un leggero e confortevole materassino sfoderabile in poliuretano, Air è un oggetto dall’outfit nobile ma funzionale, anche grazie al pratico portaoggetti alloggiato sotto lo schienale reclinabile in 3 posizioni.

    Collezione Mirto – B&B Italia

    Nasce invece espressamente per gli spazi esterni la famiglia di mobili Mirto disegnata ancora da Antonio Citterio per B&B Italia, una collezione di arredi variegata che include tavoli, sedie, panche per l’outdoor con una leggerissima struttura in alluminio e materiali “rustici” quali la fibra di canapa ed il tek. La loro durata nel tempo non riguarda solo la forma, ma anche la struttura stessa che è rifinita e trattata per offrire la massima resistenza agli agenti atmosferici.

    Libreria componibile Plain di Lema

    Se per finire ci trasferiamo nuovamente negli ambienti indoor, accanto a simili progetti nati per esaltare la linearità nei suoi caratteri preminenti trova una perfetta collocazione la libreria componibile Plain che Lema propone nel suo catalogo dopo aver sviluppato il progetto di pura architettura di Francesco Rota.
    La sua struttura è free-standing e non necessita per forza di stare “a parete”, e già questo aspetto contribuisce a farne un elemento originale per l’arredo living in quanto può essere sfruttata come elemento divisorio arioso, leggero ed elegante in un open space che non abbia a rinunciare alla luminosità.
    Personalizzabile agli estremi nelle misure, nei colori, nelle finiture e persino nella scelta dei moduli e della lunghezza delle mensole, la libreria Plain è lavorata nell’essenzialità del metallo a sezione quadrata e gli stessi ripiani sono disponibili in due diversi spessori, ad accrescere il senso di dinamismo.

    La prospettiva offerta è di un contenitore adatto a molteplici usi, che può ospitare libri ed oggetti di varie dimensioni diventando un inestimabile tesoro di funzionalità. Plain è l’icona stessa dell’adattabilità e della flessibilità del mobile alle esigenze di chi il mobile stesso lo vive, un’idea in purissimo stile post-moderno e contemporaneo in cui la spoglia creatività si fa discretamente apprezzare in tutta la sua sobria eleganza esaltando la personalità di chi la vive ma quasi “mimetizzandosi” nell’ambiente.
    Libri, souvenir, piccoli e grandi oggetti di design distribuiti sulle mensole e sui pieni-vuoti non sono più sovrastrutture, ma oggetti ed effetti personali che vengono esaltati e valorizzati. Proprio il gioco di poter distribuire le mensole in maniera asimmetrica oppure secondo uno schema più “regolare” amplifica al massimo i criteri con cui Plain risponde a gusti ed esigenze ed allo stesso desiderio di “cambiamento”, movimentando di tanto in tanto la disposizione!

    Dove sta scritto che il vivere confortevole non possa essere abbinato al rigore di forme geometricamente squadrate, quando i progetti provengono da “cervelli” che hanno scritto la storia dell’interior design?
    Questa corposa rassegna che speriamo vi abbia emozionato leggere almeno quanto noi ci siamo appassionati nel redigerla sta a dimostrarlo!

     

     

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    L’attrazione degli opposti nel living

    L’ultima volta abbiamo omaggiato un interior living di stampo discreto con finiture cromatiche “neutre” e che giocassero le carte della personalità soprattutto sulle linee rigorose. In questa occasione invece vogliamo raccontarvi di un gruppo di complementi di arredo più esuberanti e forse anche più eterogenei tra loro, per uno stile che voglia mescolare di più e quasi andare a contaminare l’uno con l’altro i complementi di arredo con forme e materiali.

    Poltrona Happy di Flexform

    La poltroncina Happy di Flexform è un ideale punto di partenza visto che il suo design si deve ad Antonio Citterio che da sempre con il suo disegno industriale ama introdurre nuovi materiali e concetti nelle collezioni di arredo.
    Ampia seduta e schienale sono sorrette dal telaio in metallo impreziosito dal laccio in cuoio intrecciato a mano ed a trama larga. È questo il particolare che rende unica questa poltroncina, forse ancor più della morbida piuma d’oca che ne imbottisce i cuscini!

    Tavolini Sabi

    Accanto ad essa facciamo un bell’esperimento e posizioniamo tavoli e tavolini della collezione Sabi, un sistema semplice e razionale in tante versioni, dal tondo all’ovale, scaturito da un product design di Setsu & Shinobu Ito. Tutti essenziali nelle forme e nei materiali, hanno struttura metallica con lavorazione a rilievo e sono disponibili con finiture in rovere nero o marmo per il piano d’appoggio.

    Lampada Domo di Karakter

    Per illuminare con la giusta luce uno spazio di relax e di lettura così composto, tra poltroncina e tavolino su cui appoggiare una calda tisana noi giochiamo con uno stile vintage reloaded e piazziamo un grande classico di Joe Colombo, la lampada da terra in metallo Domo recentemente rieditata da Karakter.
    Il suo design funzionale è pensato per renderla una perfetta macchina interamente al servizio del living e dell’uomo, del quale soddisfa tutte le esigenze in modo flessibile in fatto di illuminazione.

     

     

    Con le nostre proposte di oggi abbiamo anche mescolato linee curve e dritte, per raccontarvi come l’attrazione degli opposti sia un altri criterio ispirativo dell’arredo!

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    Multicolor esuberante, oppure un black&white minimal? Disegna la tua zona living!

    Quando devi arredare i tuoi spazi, hai davanti a te una prima fondamentale selezione, dato per assunto che lo stile del tuo appartamento sia moderno o addirittura contemporaneo.
    Vuoi una policroma esplosione di colori, mescolando tra loro pezzi di interior design che abbiano toni affini da accostare ma il cui risultato finale presenti un ambiente fresco e gioioso proprio perché così multicolore?
    Oppure ami la sobrietà dei contrasti tra le varie gradazioni di bianco e nero e non puoi fare a meno di esprimere la tua indole minimal nel rapporto di questi due colori che sebbene agli opposti sono da sempre simbolo di perfetta simbiosi?
    Qualunque sia la tua predisposizione, puoi stare tranquillo perché hai l’imbarazzo della scelta: sia tra i designer che tra gli “artefici”, ossia le aziende che traducono in oggetti concreti le idee che nascono su carta, non mancano mai gli spunti per accontentare gli uni come gli altri!

    Arredo multicolor

    Ed allora, il tuo spazio living può diventare un caleidoscopio in pochi semplici passi: regalati tutta l’energia del colore con l’audace progetto Color Fall, design di Garth Roberts per Casamania; un progetto di libreria talmente sfrontato nell’eterogeneità delle sue tinte che è impossibile non trovarlo attraente! E poi, il tuo gioco cromatico prosegue a grandi passi con l’accostamento del tavolino Labirinto di Natuzzi, un pezzo di arredo che Claudio Bellini ha voluto proprio così, senza mezzi termini, dalle mille facciate in vetro colorato ma squadrato e geometrico ed in tonalità uniche.

    E per chi volesse proprio una esplosione di colori in grado di rievocare ambientazioni esotiche, ecco Tropicalia: un accostamento per nulla azzardato se la scelta dell’arredo è votata ad una policromia tout-court, un progetto del catalogo Moroso su design di Patricia Urquiola. La rigida struttura in tubolare di acciaio ha subito un vero processo di make-up creativo che lo ha travestito con intensi colori, quelli del cordoncino in plastica intrecciata, un’idea che sa essere raffinata nella sua estrosità!

    Ci sembra però doveroso, in un simile ambiente, stemperare tutto con un pavimento dai toni naturali, caldi ed uniformi.

    Arredo minimal

    Lasciamo invece spazio alla seconda schiera, quella dei “minimal“, gli amanti di un arredo sobrio ed armonioso che vogliano ricreare l’eterna contrapposizione tra bianco e nero: amplificare spazi un po’ angusti, ad esempio, è possibile solo illuminandoli quasi a giorno con un trionfo di bianco, il più possibile lucido, per le pareti. E poi aprite il catalogo Cattelan, dove ad attendervi c’è il progetto di libreria componibile Wally firmato da Philip Jackson. Ciascun modulo può sostenere un peso massimo di 60 kg perché è realizzato in robusto MDF ed è quindi l’idea giusta per chi ha una ricca collezione di libri da esporre.
    Cattelan propone di assemblarli in toni Graphite oppure Oyster, ma noi in omaggio ad un design “manicheista” la sceglieremo bianco laccato oppure nero.

    Per proseguire su linee di design pulite ed essenziali, non potrete che affiancare a questa libreria un divano come Big Bob di Antonio Citterio: Flexform ha realizzato tutta la morbidezza di questo vero classico, un divano anch’esso componibile per cui adattabile ad ogni spazio, con una robusta struttura in legno e metallo e cuscini accoglienti. Un relax totale ti attende, accompagnato da una calda tazza di tè che potrai tenere poggiata su Vicino, il tavolino dai ripiani mobili che Molteni ha realizzato in acciaio su design di Foster&Partners. De tutto minimal nel suo aspetto, nasconde un sofisticato e funzionale meccanismo per la rotazione e traslazione dei suoi piani di appoggio.

     

    Qualsiasi stile tu abbia in mente per la tua zona living, siamo certi di averti dato tante ottime idee di partenza: l’interior design è per
    sua stessa natura una fucina di soluzioni tutte intriganti, ed il massimo piacere è proprio passarle in rassegna prima di prendere la decisione finale!

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    4 complementi di arredo che devi conoscere

    I nostri designers omaggiano l’epoca d’oro

    La passione per due delle decadi più felici del design italiano come quelle degli anni ’50 e ’60 rivive nelle creazioni senza tempo per la zona living proposte oggi da marchi quali Rimadesio, Flexform Meritalia. Vere icone di stile realizzate ad esempio in alluminio laccato, un tema ricorrente di quell’epoca, come la libreria Opus su design di Giuseppe Bavuso per Rimadesio, che porta così nella zona living un’idea geometrica ma modulare facilmente adattabile a diverse esigenze.

    Flexform invece propone Infinity, restando sempre nell’ambito delle librerie, su design in puro stile anni ’60 scaturito dalla matita di Antonio Citterio. Un sistema che permette infinite possibilità compositive, personalizzabile ed accessoriabile a piacimento e pensato per completare l’area living con la giusta dose di rigore e “verticalità”: la libreria icona passa in secondo piano, perché ciò che conta è l’enfatizzazione e la valorizzazione assoluta del suo contenuto, grazie anche al gioco a scacchiera ed agli accessori realizzati a mano.

    Sempre Citterio poi ha saputo rompere gli schemi con il divano Zeus, anch’esso realizzato da Flexform. La base in alluminio regge infatti una seduta dalla spiccata asimmetria, per un divano-oggetto che diventa un pezzo di arredamento di grande carattere, con l’estremo dinamismo delle sue forme.

    Non sfigura affatto al suo fianco, con le sue linee diagonali, il pouf Minah che Massimiliano Fuksas ha disegnato e Meritalia ha concretizzato con una robusta struttura in legno massellorivestita in poliuretano e, a scelta, in pelle o tessuto.
    La variante che meglio ci sembra richiamare il design dei cosiddetti sixties è proprio quella in velluto, perché sa valorizzare le sue forme classiche ma al tempo stesso fluide!

    Il DNA di questi 4 complementi di arredo è decisamente d’autore, l’omaggio all’epoca d’oro del nostro design è più che evidente e viene celebrato rispettandone la tradizione ma ottenendo, grazie alle lavorazioni hi-tech, effetti scenografici di sicuro impatto!

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    Flexform, un Made in Italy di successo

    Protagonista di oggi su NonSoloArredo è Flexform, azienda della provincia di Monza e Brianza che ha dato inizio alla sua attività di semplice mobilificio negli anni ’70 evolvendosi poi in azienda rinomata per la creatività raffinata delle sue proposte d’arredo: questo grazie alla collaborazione dei più famosi designer, con nomi quali Cini Boeri e Antonio Citterio.

    Oggi Flexform è conosciuta in Italia e nel Mondo per i suoi divani isola, imponenti e confortevoli ma soprattutto modulari: permettono di accostare diversi elementi, anche di forme e misure differenti, per combinare il divano a misura del proprio spazio. Il tutto con la qualità riconosciuta del Made in Italy, dal design all’approvvigionamento di materiali fino alla manifattura.

    Flexform
    non è però solo imbottiti versatili con collezioni molto articolate, che includono anche pouf, poltrone e dormeuse, perché si occupa anche della zona notte e della zona giorno.
    Molto apprezzate sono ad esempio le collezioni living con tavoli e tavolini e le creative proposte dei sistemi contenitori e librerie.
    Le prospettive sono tutte pensate per adattarsi alle esigenze arredative ed abitative più disparate, secondo una filosofia molto ben definita che scommette sulla sperimentazione di nuove forme creative e nuove tecnologie senza per questo dimenticare la tradizione artigiana.

    L’industria dell’arredamento italiana ha in Flexform una punta di diamante fortemente radicata nel territorio ma in grado di espatriare con successo, avendo già raggiunto 75 paesi nel mondo con i suoi shop in shop ma soprattutto con ben 14 flagship stores.

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    Costruisci il tuo divano!

    Un divano dalle linee elegantissime, con forme pensate appositamente per costruire il proprio spazio su misura: è Pleasure di Flexform, che fa della modularità la chiave di volta del suo progetto.
    L’elemento base è infatti un modulo largo 94 centimetri, e tramite questo è possibile “giocare” a costruire il proprio relax su misura, includendo via via in corso d’opera gli altri elementi quali braccioli, ripiani da affiancare, schienali e cuscini.

    È un’idea interessante se il tuo spazio da arredare ha misure strane o poco convenzionali, e vuoi trovare l’incastro perfetto con un divano di prestigio.
    Pleasure infatti non è solo flessibilità ma anche eccellente qualità nei materiali: il suo telaio portante è interamente in metallo smaltato a forno, ed è retto da un basamento anch’esso in metallo che contribuisce alla solidità; bracciali e schienali durano nel tempo grazie al poliuretano espanso indeformabile, ed il tutto è a scelta rivestibile in pelle o in tessuto, entrambi sfoderabili.

    Alla comodità della sua seduta aggiungiamo che per noi il suo design è davvero ricercato, e ti consigliamo di valutarlo di persona anche con l’aggiunta dei piccoli praticissimo dettagli come i tavolini abbinati, in legno massello o in metallo. Se ti piace Pleasure di Flexform, faccelo sapere anche sulla nostra pagina Facebook!

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