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    Divano lineare o divano angolare?

    Sono due le principali linee di tendenza per il living contemporaneo per quanto riguarda la scelta del divano: ci riferiamo ai divani lineari e ai divani angolari. La scelta messa a disposizione da tutti i più importanti marchi del settore è davvero molto variegata, e consente di valorizzare il salotto con soluzioni mai banali in grado di adattarsi caso per caso e nella massima disinvoltura ad ogni specifica esigenza ed a qualsiasi ambiente.
    Vediamo insieme le principali caratteristiche di queste due famiglie e come sfruttarle al meglio.

    I divani lineari

    I divani lineari hanno di certo una forma più slanciata ed esile, e normalmente vengono preferiti per essere collocati a ridosso della parete libera della zona living. In tale posizione il divano fa da punto di incontro per la famiglia ma anche da luogo dove ritrovarsi in compagnia degli ospiti.
    Un utile suggerimento per valorizzare il suo ruolo e la sua posizione è quello di lasciare la parete abbastanza sgombra e libera da altri arredi: è consigliato infatti, per ottenere un effetto scenico più armonioso ed arioso, affiancare al divano solo una pianta da appartamento oppure una lampada da pavimento, se il divano viene sfruttato come postazione di lettura.
    Ulteriore accorgimento può essere mettergli accanto, oppure di fronte a seconda della composizione del tuo living, un tavolino di design che ti garantirà un ripiano d’appoggio e quindi una funzionalità aggiuntiva che ti tornerà di certo molto utile.
    C’è poi chi giustamente ama decorare le pareti, ed in questo caso un quadro o una stampa sospesi sopra il divano ne accresceranno il rilievo estetico mettendolo in risalto ed attirando l’attenzione sull’eleganza della composizione.

    I divani angolari

    I divani angolari sono invece pensati per chi abbia una stanza davvero ampia adibita a living. Sono infatti soluzioni d’arredo più voluminose e che “riempiono” maggiormente la volumetria dell’ambiente in cui sono inseriti.
    Anche se un divano angolare si colloca bene a ridosso di due pareti consecutive creando una zona ancora più conviviale, la sua forma si presta benissimo anche ad una collocazione a centro stanza in un ampio open space nel quale può fungere da delimitazione tra le aree.
    Un divano angolare viene in genere definito anche divano con penisola per la peculiare conformazione che presenta una delle sezioni della sua pianta “ad L” più sporgente. Una variante dedicata agli amanti del relax assoluto è invece quella in cui la sezione sporgente è ancora più accentuata e permette di sedersi distendendo anche le gambe; in questo caso di parla di divano con chaise longue, una delle proposte di arredo più raffinate tra quelle destinate alla zona living e che spesso, nei modelli più avanzati, assolve anche a più funzioni.
    È infatti comune trovare questo tipo di divani integrati da una funzione letto con meccanismo a scomparsa e spesso anche da un utilissimo vano contenitore.

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    Proposte di sistemi di sedute Minotti

    La design experience che Minotti dedica ai suoi sistemi di sedute è tale da far confluire nel suo catalogo idee dal carattere sempre giovane e dinamico, ma capaci di rispondere con estrema razionalità a tutte le esigenze dell’abitare contemporaneo. Se sei alla ricerca di proposte capaci di ravvivare la tua zona living che siano originali e che sappiano offrirti il meglio in fatto di libertà compositiva, allora è il caso che continui a leggere questo articolo, perché stiamo per parlarti di un paio di progetti dalla forte carica innovativa e perfetti per creare isole di relax con un’atmosfera raffinata ed al servizio del tuo comfort.

    Sistema di sedute Yang – Minotti

    Entrambi i progetti sono scaturiti, nemmeno a dirlo, dalla fantasia creativa sempre al servizio dell’utente di Rodolfo Dordoni, la cui fertile collaborazione con Minotti è garanzia di qualità e sobrietà.
    Yang è un sistema di sedute poliedrico e accattivante, che segue un principio abbastanza al di fuori delle convenzioni che in genere vediamo applicate a divani, imbottiti ed affini. Il suo gioco di volumi estremamente morbidi, infatti, è studiato per comporre un ritmo a base di pieni e vuoti, che sa mantenersi molto ben organizzato e fruibile in qualsiasi composizione. I suoi spunti progettuali sono realmente originalissimi, e rivolti ad un pubblico giovane alla ricerca di morbide ed accoglienti isole di relax domestico.
    Il sistema Yang è contraddistinto dai particolari elementi offset, una caratteristica formale dei suoi schienali a sbalzo che accresce la versatilità dell’insieme, anche perché le configurazioni possibili sono infinite con i diversi elementi previsti.
    Si può estendere la seduta per un maggiore comfort, oppure sfruttare i pouf e i tavolini in coordinato, e realizzare così una composizione che sarà molto più di un semplice divano.

    Sistema di sedute Freeman – Minotti

    Proporzioni eleganti e raffinate, linee morbide ed avvolgenti e per finire un comfort senza paragoni, che attinge a quanto di più innovativo e dinamico il design degli interni sa oggi offrire.

    Freeman è un sistema di sedute che fonde insieme due anime per realizzare composizioni multitasking in grado di accompagnare ed assecondare ogni momento della giornata: i suoi volumi sono ricercati ed impreziositi da dettagli tradizionali quali le impunture a vista ma che mantengono vivissimi i criteri di design più attuali.

    In qualsiasi configurazione riesce ad essere protagonista dello spazio living, sia per gli attimi di relax in intimità che nelle occasioni più informali di convivialità nelle quali si accolgono ospiti a casa, e dobbiamo riconoscere che non è facile trovare la stessa versatilità in altri sistemi di sedute per via della capacità di Freeman di essere morbido quando serve e più dinamico in situazioni meno rilassate, per una totale interazione con l’ambiente che lo ospita.

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    Un prezioso divano B&B Italia raccontato anche nel libro che celebra l’azienda

    Ci occupiamo oggi nuovamente dei divani di B&B Italia, anche perché il catalogo ma soprattutto il numero di designer che collaborano con questa azienda è vastissimo.

    È la volta di Patricia Urquiola, che ha realizzato numerosi progetti sia per la zona living che per la zona notte, come l’affascinante divano Bend-Sofa, un complemento di arredo che suggerisce l’idea di essere ricavato da un unico blocco di materiale reso dinamico e movimentato dalla mano di quella che per noi è una vera artista dell’interior living, e non una “semplice” progettista.

    Anche questo divano, come quelli a firma di Antonio Citterio, si distingue per l’elevata componibilità: si parte dagli elementi seduta per sviluppare poi attorno ad essi qualcosa di unico che si adatta alla perfezione anche a spazi più limitati. Bend-Sofa tuttavia esprime il meglio del suo carattere quando inserito in un ambiente di ampio respiro, nel quale possono dispiegarsi le sue linee dall’andamento irregolare e solo in apparenza sconnesso, un effetto ottico questo che è reso possibile dalle vistose cuciture a contrasto.
    Plasmato su una robusta struttura composta da profilati e tubolari in acciaio, Bend-Sofa ha una morbida e confortevole imbottitura in schiuma di poliuretano e può essere rivestito sia in tessuto che in pelle.
    Posizionato al centro di un’area living, si rivela perfetta sintesi tra la manualità e la tecnologia, con una flessibilità d’uso che cresce ad ogni elemento aggiunto.

    Il libro Skira che omaggia B&B Italia

    C’è, in questo divano, tutta l’inventiva della designer spagnola, la cui abilità è fondere nei suoi progetti il design industriale con l’arte decorativa: ciò giustifica, tra l’altro, la presenza di numerose sue opere nel libro-catalogo “La lunga vita del design in Italia“, un volume edito da Skira a settembre del 2016 in celebrazione dei 50 anni di attività dell’azienda.
    Il sottotitolo B&B Italia, 50 anni e oltre rende chiaro l’omaggio alla coerenza di un progetto industriale e culturale che ha segnato un’epoca.

    Tra le pagine di questo volume curato da Stefano Casciani non troviamo solo un ricchissimo apparato iconografico che attraversa luoghi, storia e prodotti evidenziando le più prestigiose collaborazioni che hanno reso B&B Italia grande anche nel mondo, ma anche una serie di contributi di figure di spicco del settore quali Renzo Piano e Ferruccio De Bortoli che raccontano passato e presente del progetto B&B.

    Tra scatti e testimonianze si tratta di un volume prezioso per chiunque sia appassionato di design ed amante dell’arte, e perché no anche una idea regalo da prendere seriamente in considerazione se ben si conosce la sensibilità del destinatario!

     

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    L’attitudine di Lema ad un arredo da slow living

    Oggi ci dedichiamo ad un altro dittico per l’arredo della zona living, scelto tra il catalogo di un’azienda poliedrica come Lema che ha fatto dell’eccellenza manifatturiera italiana nel settore del mobile una realtà industriale che non tradisce la tradizione artigiana.

    Il desiderio di una zona living sobria e quasi austera è concretizzato dal sistema di librerie Selecta, un evergreen della collezione di arredamenti Lema perché è una presenza costante tra le sue proposte sin dal 1978, quando ha debuttato come primo sistema a spalla portante realizzato in Italia.

    Da allora le sue evoluzioni sono state incessanti, per adeguare il progetto al gusto dei tempi correnti ed alle esigenze con nuovi elementi e nuove finiture, ma il suo carattere di libreria per eccellenza è rimasto sostanzialmente immutato.
    La sua versatilità, che permette infinite composizioni e combinazioni, rende Selecta una soluzione di arredo che si può plasmare ad hoc su qualsiasi tipo di ambientazione, e trasformando qualsiasi spazio in una opportunità da sfruttare.
    La progressiva aggiunta di elementi a corredo, anche altamente tecnologici, la rende anche perfetta per allestire una parete attrezzata multifunzione completa di mobile TV: il tutto sempre incardinando nel legno di prima scelta e lavorato a mano degli avanzatissimi dettagli tecnici.

    E dopo aver scelto uno dei tanti libri custoditi da Selecta per sfogliarlo seduti su un comodo divano le cui linee siano “gemelle” e complementari, la scelta non può che ricadere sul divano Lema Yard, un perfetto interprete di tutta una filosofia improntata sul relax di qualità.
    Le caratteristiche di Yard sono presto dette: benché il suo design sia relativamente recente in quanto risale al 2014, il suo ideatore Francesco Rota ha omaggiato in maniera quasi spudorata la tipica creatività degli anni ’60, pur reinterpretandola secondo canoni da terzo millennio.

    Accostarlo a Selecta vuol dire mantenere la continuità con un concept modulare, in quanto le possibili configurazioni di Yard permettono di costruire intorno alla sua robusta struttura in metallo rivestito in tessuto un completo sistema fatto di mensole, piani di appoggio e tavolini che lo rendono un armonico complemento di arredo multifunzione.
    Ad integrare il tutto ed accrescerne la praticità, anche le componenti contenitive, per arredare con un gusto fatto di solido pragmatismo che non tralascia, ed anzi esalta, la resa estetica.

    Come Selecta, anche Yard rispetta in pieno il DNA dell’arredo firmato LEMA, che offre solo idee basate su accoglienza e convivialità per creare caldi ambienti nei quali godersi un rigenerante slow living.

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    Un divano che sa essere poesia

    La nascita dello stile architettonico e di design moderno di matrice scandinava ha avuto nel danese Finn Juhl uno dei suoi massimi protagonisti quando negli anni ’40 si stava imponendo all’attenzione generale questo tipo di cultura creativa che tanta parte avrebbe poi avuto nell’influenzare i decenni successivi.

    Le forme organiche privilegiate da questo designer, profondamente ispirate ad un’arte il più possibile “libera“, sono simboleggiate nel divano Poet Sofa, una struttura espressiva e fluida dalle linee sensuali che lo rendono un pezzo di design ancor oggi adatto all’arredamento dei nostri ambienti per la sua versatilità.

    È distribuito da One Collection, azienda danese specializzata in arredamento di design: un divanetto a due posti curatissimo nei dettagli, con una robusta struttura in legno pregiato (faggio o pino) e realizzato rispettando le tradizioni artigianali con la morbida imbottitura ed un rivestimento cucito a mano, in varie combinazioni di colore e tessuti Kvadrat.
    Linee insolite e moderne per un piccolo complemento di arredo che Juhl pensò per la sua stessa casa, un luogo dove il design di stampo nordico era l’assoluto protagonista e che è oggi diventato un museo del design aperto al pubblico.

    Un piccolo grande classico dell’arredamento dall’animo gentile ed ironico che colpisce per la ricercatezza del suo progetto!

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    Costruisci il tuo divano!

    Un divano dalle linee elegantissime, con forme pensate appositamente per costruire il proprio spazio su misura: è Pleasure di Flexform, che fa della modularità la chiave di volta del suo progetto.
    L’elemento base è infatti un modulo largo 94 centimetri, e tramite questo è possibile “giocare” a costruire il proprio relax su misura, includendo via via in corso d’opera gli altri elementi quali braccioli, ripiani da affiancare, schienali e cuscini.

    È un’idea interessante se il tuo spazio da arredare ha misure strane o poco convenzionali, e vuoi trovare l’incastro perfetto con un divano di prestigio.
    Pleasure infatti non è solo flessibilità ma anche eccellente qualità nei materiali: il suo telaio portante è interamente in metallo smaltato a forno, ed è retto da un basamento anch’esso in metallo che contribuisce alla solidità; bracciali e schienali durano nel tempo grazie al poliuretano espanso indeformabile, ed il tutto è a scelta rivestibile in pelle o in tessuto, entrambi sfoderabili.

    Alla comodità della sua seduta aggiungiamo che per noi il suo design è davvero ricercato, e ti consigliamo di valutarlo di persona anche con l’aggiunta dei piccoli praticissimo dettagli come i tavolini abbinati, in legno massello o in metallo. Se ti piace Pleasure di Flexform, faccelo sapere anche sulla nostra pagina Facebook!

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    Andy ’13 è il divano a misura d’uomo

    Andy è un divano che ha saputo come costruirsi in pochi anni l’icona di classico del design contemporaneo: ciò è stato possibile grazie alla spiccata versatilità della sua seduta, in grado di diventare una comoda chaise longue, ma come intuibile anche grazie a linee accattivanti nella loro essenzialità e curatissime nei particolari.

    Il suo ideatore, Paolo Piva, ha rielaborato questa sua creazione adattandone il comfort, le forme e le funzioni al terzo millennio…senza trascurare i materiali ed i meccanismi! Il nuovissimo divano Andy ’13 adesso infatti diventa anche un comodissimo letto, aumentando le sue funzionalità.
    Schienale e seduta si muovono tramite precisissimi meccanismi che agevolano il massimo comfort, garantito dalla schiuma di poliuretano a freddo. La struttura portante del telaio è invece composta da tubolari in acciaio cromato, ma sono disponibili anche in nero cromato, mentre per il rivestimento si può scegliere la pelle o il tessuto.
    Andy ’13 è un divano che B&B Italia produce con impeccabile maestria e cura artigianale dei dettagli, anche di quelli non visibili, e lo fa interamente in Italia.

    La qualità della manifattura ed i materiali di primissima scelta sono i motivi di un prezzo non per tutte le tasche, visto che parte da poco meno di 7.000 euro, ma l’ergonomia di Andy ’13, il suo essere totalmente a dimensione umana, e la possibilità di integrarlo in qualsiasi stile di arredamento sono tutte caratteristiche che lo rendono un prodotto di design di eccellenza, anche in questa sua versione “restaurata”.

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    La formula Made in Italy che ignora la crisi

    La qualità della manifattura italiana non la scopriamo di certo oggi, e soprattutto non siamo noi a scoprirla: eppure, da quell’annus horribilis in cui si è scatenata la famigerata “crisi”, moltissime aziende nella Penisola sono andate in difficoltà pur potendo contare su un know-how impareggiabile.
    Alcune imprese hanno saputo tenersi fuori dal pantano con strategie complesse da applicare quanto semplici da concepire, basate essenzialmente sull’innovazione e sulla ricerca di prodotti personalizzati, personalizzabili o comunque unici.

    Un macroscopico esempio viene dalla Toscana, dove Arketipo ha saputo uscire dalla stagnazione, dovuta anche a scarsa intraprendenza ed originalità, grazie alla famiglia Cattelan che l’ha rilevata nel 2011. E da allora la musica è cambiata, con sperimentazioni e collezioni basate sull’istinto del direttore creativo Lorenzo Cattelan, il quale di Arketipo è anche fotografo istituzionale e proprietario.
    I prodotti Arketipo sono diventati in poco più di due anni divani e poltrone che sfoggiano eleganza a livello sartoriale, ed un carattere forte e propositivo.
    Pelli e tessuti vengono scelti accuratamente uno per uno attingendo dai più qualificati fornitori toscani, e vanno a comporre dei pezzi unici, realizzati quasi su misura perchè il gioco della personalizzazione e della modularità è la vera chiave su cui puntare per far rinascere il Made in Italy.
    Questa visione in cui gli azzardi sono all’ordine del giorno è anche alla base della scelta, effettuata in prima persona da Cattelan, di “abitare” i cataloghi togliendo loro quella patina di asetticità: negli scatti da lui stesso immortalati i divani campeggiano in ambienti vissuti, a volte disordinati, ed attorno ad essi passeggiano splendide modelle.

    Un modo nuovo di fare design che trae ispirazioni dalla moda e che non ha paura di lanciarsi in progetti poco convenzionali!

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    Un divano da cui non alzarsi mai!

    Un design spesso di eccellenza è il punto di forza dei divani prodotti dall’azienda Natuzzi, che sbandiera orgogliosamente i suoi processi interamente Made in Italy ed al tempo stesso le certificazioni ISO che ne fanno uno dei marchi del settore più rispettosi dell’ambiente attraverso tutte le fasi della produzione a partire dalla conciatura delle pelli.
    Con il divano Brio però Natuzzi ha aggiunto all’impareggiabile comfort dei suoi divani ed ai suoi design formali ed eleganti anche una sorprendente innovazione tecnologica, il sensore invisibile Soft Touch, integrato nel fianco: è sufficiente sfiorarlo dopo essersi seduti per attivare il sistema elettronico Soft Motion, che con un dolce movimento simultaneo allunga la seduta sotto le vostre gambe e reclina lo schienale dietro le spalle, per offrire un relax assoluto.
    Sappiamo che siete attenti e state per obiettare che il divano va tenuto discosto dalla parete per consentire allo schienale di reclinarsi, ma Natuzzi ha pensato anche a questo: con la tecnologia Zero Wall, infatti, non c’è alcun bisogno di spostare il divano.

    Brio
    viene proposto con rivestimento tessile su cui la cucitura in rilievo impreziosisce il bracciolo, oppure in pelle trapuntata all’esterno; la soluzione più originale è però quella dall’effetto vellutato garantito dalla nuova microfibra sperimentata dal marchio.
    Il catalogo dei modelli invece comprende i divani a due e tre posti ma anche la poltrona.

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