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  • Ceramiche Marazzi – I 3 segreti del suo successo

    Creare un vero design di qualità sottende, per un’azienda come Ceramiche Marazzi, un principio basilare: quello legato alle emozioni di chi quel design dovrà viverlo giorno dopo giorno.
    La progettazione delle ceramiche Marazzi parte quindi da questi punti fermi, non modificati nel corso degli ultimi 80 anni di attività, e che vengono messi al servizio delle persone con le tecniche di produzione più innovative volte a creare ambienti di vita “sostenibile” ma gratificante.
    Un simile ruolo di leader mondiale nel settore ceramico con una produzione di piastrelle per pavimenti e rivestimenti di qualità elevatissima è stato conquistato rispondendo alle esigenze non solo dei privati, ma anche dei professionisti della posa – messi nelle condizioni di lavorare con strumenti di assoluta eccellenza – e di progettisti ed architetti, ai quali viene offerto un campionario multiforme ed eclettico di soluzioni tecniche ed estetiche che supporta nell’esercizio della professione perché permette di variare i progetti con proposte intercambiabili e sempre attraenti.

    La qualità delle ceramiche

    Accennavamo alla qualità: Marazzi sceglie e seleziona solo il migliore gres porcellanato e la migliore ceramica, ma anche marmi e graniti. Tutte le materie prime devono rispondere a precisi criteri prima di entrare nel ciclo produttivo e poter così essere avviati verso le case o gli altri contesti che dovranno rivestire, e la lavorazione avviene a stretto contatto anche con studi di design in grado di offrire preziose consulenze sulle evoluzioni del gusto e delle tendenze.
    Al lato estetico, volto ad emozionare, si affianca un primato tecnico che in parte deriva dall’essere azienda localizzata in un polo all’avanguardia a livello mondiale per la produzione di ceramiche come l’area attorno a Sassuolo, ma che d’altro canto è stato stimolato da una continua ricerca verso processi produttivi sempre più avanzati, al punto da detenere numerosi brevetti ed essere punto cardine e creatore di alcuni tra i più importanti tasselli nella storia stessa della ceramica moderna.
    Nuove tecnologie, nuove tecniche di lavorazione, nuovi processi come quelli che hanno portato all’esplosione del crossdressing hanno così reso Marazzi uno dei simboli del migliore Made in Italy, con allo stesso tempo una spiccata attenzione ad un terzo aspetto della produzione resosi via via più incalzante nel corso degli anni.

    Produzione di piastrelle sostenibili

    All’attenzione per l’estetica ed alla cura per la tecnica Marazzi ha nei fatti affiancato un’estrema sensibilità nei confronti dei temi ambientali e della sostenibilità della sua produzione. La tutela del patrimonio naturale è ottenuta attraverso un ciclo di produzione chiuso, volto al recupero ed alla raccolta degli scarti di lavorazione da reimmettere al suo interno, così come delle acque di lavorazione.
    Le risorse utilizzate vengono così ottimizzate, e Ceramiche Marazzi si è fatta portavoce di un’industria il più possibile ecosostenibile che ne limita il consumo o che punta al loro ripristino, controllando allo stesso tempo i consumi energetici. Anche sotto questo aspetto si conferma quindi una vocazione sperimentale volta ad anticipare i cambiamenti in atto, il che ha condotto Marazzi ad ottenere tutte le più importanti certificazioni in materia di sostenibilità, ottimale gestione ambientale delle risorse ma anche di salute e sicurezza sul lavoro.
    La reinterpretazione degli spazi abitativi passa anche attraverso le virtù di questa azienda e la sua attitudine alla massima flessibilità.

     

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    Gli splendidi inganni delle nuove ceramiche

    L’inganno fantastico offerto dalla ceramica, secondo la tecnica del crossdressing sempre più sugli scudi, non deve per questo essere considerato in un’accezione negativa del termine, anzi. È la tecnologia, con i suoi incalzanti sviluppi, ad offrire sbocchi un tempo impensati per le ceramiche, che guadagnano nuove e multiformi modalità espressive in grado di lasciare del tutto a bocca aperta quando riescono ad imitare la naturalezza, le venature, le striature e persino le imperfezioni del cosiddetto “oro bianco”, ovvero il marmo.

    allmarble marazzi
    La collezione Allmarble di Marazzi

    Le lastre ceramiche anche di considerevoli ampiezze possono sfruttare le stampe digitali di nuova generazione e proporsi quindi con pattern anche iridescenti come quelli dei minerali, oppure con le caratteristiche venature. Sembrano marmo a tutti gli effetti, in tutta la sua matericità e come se fosse stato estratto dalla cava, ed invece lo stanno “solo” interpretando rileggendone il fascino in modi mai visti prima d’ora.
    Questo mimetismo, specialmente sui grandi formati, rappresenta una sfida ad elevato livello di competitività, ma questa reinvenzione sta ottenendo risultati eccezionali proprio sfruttando le migliori tecnologie oggi disponibili, appassionando il pubblico e rendendolo partecipe della rivoluzione in atto, trascinandolo in vortici cromatici inediti. Gli stessi architetti si stanno convertendo a queste elaborazioni grafiche che hanno più di un motivo a giustificare il loro successo.

    I motivi e gli ingredienti del successo del crossdressing

    Sarebbe troppo facile e riduttivo citare solo la bellezza e la resa estetica degli effetti così ottenuti. Il gres porcellanato effetto marmo è molto più pratico nella manutenzione, è più sostenibile, permette di copiare fedelmente anche i marmi più preziosi e rari con dei costi di gestione ed approvvigionamento sensibilmente ridotti anche in caso di ampie superfici.
    In più, la ricerca è in continuo divenire e le evoluzioni dei progetti sono dietro l’angolo, e già oggi queste superfici offrono un’elevatissima resistenza all’usura grazie a processi di impressione sul gres dei motivi che avvengono senza contatto diretto e permettendo così di “stampare” materiali un tempo impensabili: oltre al marmo con le sue venature, anche la pietra o il legno, ricreando decori ispirati alla materia naturale perfettamente verosimili anche quando si scelgono interpretazioni rare e preziose.

    I colori sono omogenei e credibili, su superfici compatte e senza difetti che sono piacevoli anche al tatto. La più moderna progettazione, inoltre, viene coadiuvata da innovativi processi di produzione che lavorando su materie prime di altissima qualità permettono anche di ottenere maxilastre ultrasottili, abbattendo quindi i costi di demolizione e persino la produzione di scorie e detriti quando si ridisegna il look di casa. Queste possono infatti essere sovrapposte ai rivestimenti esistenti senza che i progetti subiscano penalizzazioni.
    È però indispensabile precisare che stiamo parlando di lastre il cui processo di produzione è volto anche a renderle durevoli, flessibili, resistenti. Anche i formati più importanti, quando realizzati con le giuste tecnologie che solo i marchi all’avanguardia sanno utilizzare, non temono le rotture, per cui anche uno spessore di pochi millimetri risponde alla perfezione a tutte le sollecitazioni ed alle esigenze ed è a prova di sforzo.

     

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    Gres porcellanato che gioca a fingere, una tendenza inarrestabile

    Ne abbiamo già parlato in un nostro articolo di poche settimane fa, ma l’argomento continua ad interessarci ed in più ci si mettono anche le aziende produttrici di ceramiche per rivestimenti a sfornare idee a getto continuo!
    Avevamo descritto il comportamento delle piastrelle che decidono di imitare altri materiali, con una serie di tecniche che vengono definite crossdressing: gli ultimi tempi hanno visto una inarrestabile crescita di tecniche di imitazione della pietra allo scopo di ottenere pavimenti e rivestimenti di volta in volta rugosi, scolpiti, in alcuni casi tridimensionali!

    Quello che viene definito effetto pietra, o Stone Effect per gli anglofoni, è sempre il risultato di accurate lavorazioni che riscoprono e rivalutano un materiale che da sempre fa parte della storia del costruire e dell’abitare, ma oggi è anche la tecnologia a permettere dettagli una volta impensabili da riprodurre sulla ceramica.
    Non si tratta mai di banali stampe ma di tecniche che riproducono anche al tatto una texture fatta di imperfezioni, rilievi, venature, il tutto sia nei toni più chiari e naturali sia nei grigi più intensi per finire all’antracite come quella di una roccia lavica.

    L’interior design nel suo insieme ha ricevuto un’iniezione di linfa vitale da effetti scenografici inediti come questi, perché le piastrelle irregolari e mai una uguale all’altra assicurano giochi di pieni-vuoti e di luci-ombre potenzialmente infiniti, tali da renderle assolute protagoniste della casa.
    Sono anche le infinite opportunità di abbinamenti a rendere il Crossdressing così unico ed eclettico: ce lo hanno spiegato nei dettagli presso lo showroom De Rosa, un rivenditore specializzato in pavimenti e rivestimenti e con una vastissima esposizione di gres porcellanato a Napoli. Ci hanno ad esempio illustrato le caratteristiche della splendida collezione ONE di Ceramiche Caesar, piastrelle che riescono a coniugare i toni caldi del cotto con la contemporaneità del cemento con un risultato finale elegante e naturale. Le 6 diverse tonalità che compongono la collezione con effetto cotto-cemento sanno fondere una sensazione vintage con la più attuale modernità architettonica, rivelandosi adatte non solo agli spazi residenziali ed abitativi ma anche per quelli commerciali.

    Per tornare però alla pietra di cui parlavamo in apertura, si pensi poi al duplice possibile abbinamento: quello tradizionale in associazione con il legno costituisce un match del tutto originale in grado di rendere intimo, caldo ed accogliente qualsiasi ambiente; quello più moderno che si affianca alle resine o addirittura al cemento è invece l’ideale per gli amanti di uno stile metropolitano, dal gusto industrial.

    Irregolarità, senso di profondità, dinamismo tramutano i rivestimenti in componenti di arredo di natura quasi scultorea!

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