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    Un’idea per il relax totalmente modulare

    Ti piacerebbe arredare il tuo salotto o zona living con un’idea giocosa e versatile, nata per arredare l’area relax in maniera del tutto personalizzata e per assecondare qualsiasi tua esigenza?
    Allora continua a leggerci, abbiamo una proposta perfetta!

    Il marchio Calligaris spende estremo impegno nel realizzare prodotti personalizzabili al massimo, permettendo a ogni cliente di “costruire” il proprio arredamento scegliendo forme, dimensioni, colori. Quasi ogni idea viene dunque composta su misura, per rendere la casa il più possibile simile a chi la abita e corrispondente al 100% al suo gusto.
    Abbiamo pescato direttamente dal catalogo Calligaris il divano modulare Ypsilon, un complemento di arredo che riesce ad interpretare alla perfezione tutte le esigenze delle case contemporanee: libertà di movimento, capacità di adattamento e di trasformazione dei mobili, possibilità di sfruttarli per più di un singolo compito.
    Con Ypsilon potrai infatti scegliere ed accostare elementi di diverse misure anche in profondità e lunghezza, componendo così il tuo perfetto divano multifunzione e su misura.

    Lo componi come vuoi!

    È un tipico divano ad isola sul quale spiccano le eleganti trapuntature quadrate e che può essere progettato di forma rettangolare, quadrata, con chaise longue… non c’è limite alla creatività!
    Il suo nome deriva dal particolare cuscino che lo correda, un complemento imbottito e zavorrato e dalla forma, per l’appunto, a “ypsilon”: la sua caratteristica è di essere posizionabile in due modalità, quella Talk che favorisce la conversazione e la convivialità sostenendoti, oppure quella Relax che fa riconquistare al divano il suo ruolo cardine di elemento deputato al riposo.

    Questo speciale accessorio rende il divano Ypsilon un complemento da vivere a 360° in qualsiasi momento della tua giornata, un pezzo di arredamento che oseremmo definire trasversale per le sue destinazioni d’uso.
    Naturalmente parliamo di un oggetto realizzato con tutto il migliore know-how artigiano di Calligaris, e che ti accompagnerà a lungo. La robusta struttura portante è in legno massello e particelle di legno, mentre ciascuno dei moduli trapuntati è rivestito in tessuto ed accogliente. Inutile sottolineare che è prevista una stupefacente varietà non solo di tinte, ma anche di tipologie di tessuto!

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    Un tavolo allungabile e trasformista

    Per le evoluzioni del living contemporaneo è diventato sempre più indispensabile avere a disposizione soluzioni di arredo trasformiste e versatili, capaci di mutare forma e adattarsi alle diverse esigenze volta per volta. Se stai cercando un tavolo che sappia dare il giusto spessore al tuo interior design, con la giusta personalità per collocarsi nei tuoi ambienti e valorizzarli rendendoli ancora più stimolanti, abbiamo per te un suggerimento di incredibile prestigio, che sa mettere insieme l’estetica e la tecnica in un unico oggetto che si mette al tuo servizio ma sa emozionare.

    Tavolo allungabile Echo di Calligaris

    Il tavolo allungabile Echo di Calligaris offre tutta la comodità e la funzionalità di un unico e ampio basamento centrale a colonna, soluzione estetica che sostituisce con solidità le gambe che a volte possono essere di intralcio quando ci si siede a tavola in tanti. Massima comodità per tutti gli ospiti ma elevatissimi standard di stabilità, per un tavolo da sfoggiare con convinzione per le sue linee forti, decise ed esplicitamente squadrate.
    L’ampia piastra di metallo rettangolare sulla quale poggia la colonna portante aumenta l’area di appoggio e assicura così la fermezza della struttura per un tavolo la cui progettualità è posta al servizio della comodità. Lungo le sue linee perimetrali non c’è nulla che intralci la seduta, e se c’è qualche ospite in più Echo sa dimostrare eccezionali capacità di adattamento.

    Misure e varianti del tavolo Echo

    Le misure del piano sono infatti di 140×100 cm, il che lo rende adatto anche a piccole cucine o ambienti ridotti, ma la sua raffinatezza trova massima espressione in spazi aperti come gli open space che includono il living e la cucina. Le due allunghe laterali, che sono estraibili anche singolarmente, permettono in un semplice e scorrevole movimento fluido e a scatto di fine corsa di portare la lunghezza del tavolo fino a 240 cm, accogliendo quindi fino a 10 posti: una soluzione eccezionale per l’arredo dell’area dining.
    Calligaris lo propone con 4 diverse tonalità per il basamento (nero, grigio, tortora o bianco) e con tantissimi accoppiamenti di colore, in ceramica e vetro, per il piano e le allunghe. Esiste inoltre anche una versione dalle misure più contenute, da 90×120 cm, che raggiunge una lunghezza massima di 220 cm.

    La sua figura di gran classe valorizzerà il tuo ambiente indoor, e ti permetterà di arredarlo con gusto ma potendo contare anche sulla sua versatilità.

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    Quattro diversi concetti di seduta

    La casa per essere ritenuta espressione dello stile di chi la abita e la vive, deve possedere i colori e le ispirazioni anche geometriche preferite dai suoi inquilini: ciò vale anche quando la personalità va un po’ al di fuori da schemi precostituiti!
    In simili casi, sono d’aiuto i progetti d’autore dell’interior design, gli unici in grado di rispondere con gusto ad istanze meno canoniche creando mix di disegni geometrici ed accostamenti cromatici sempre capaci di cogliere nel segno.
    La rassegna che stiamo per compilare è questa volta una sorta di “monografia” dedicata alle sedute, ed al suo interno accosteremo come spesso ci capita progetti assai diversi tra loro sia nel concept ispirativo e nel linguaggio che nel concreto risultato finale.

    Sedia Phillips di Minotti

    Partiamo da una sedia “atipica”, il modello Phillips ideato con una forma espressamente moderna e molto squadrata da Rodolfo Dordoni, e messa in atto da Minotti con materiali di eccellenza. A colpire subito lo sguardo non è soltanto la forma quasi provocatoria nelle sue linee sinuose, quanto la cerniera a contrasto che ne enfatizza volutamente il profilo: almeno è ciò che accade nelle versioni rivestite in tinte più chiare.
    Per le caratteristiche tecniche di questa sedia che si fa portavoce di un mood raffinato, si veda alle voci metallo per la robusta struttura, schiuma poliuretanica per le imbottiture, e rivestimenti in pelle o tessuto, con una prima fodera protettiva.
    E per non trascurare il comfort, le cinghie elastiche che sorreggono la seduta sono in caucciù mentre i piedini hanno il pratico scivolante protettivo e antigraffio in PVC.

    Sedia Lilia di Riflessi

    È forse più “tradizionale” nello stile, anche se non del tutto, la sedia Lilia che Riflessi propone su design di Sandonà e Bettini. Questa seduta gioca su un terreno del tutto opposto a quello cui appartiene Phillips, perché i suoi pochi decisi tratti grafici sono improntati alla leggerezza ed alla trasparenza, quasi come se volesse passare inosservata.
    Non ci riesce, c’è poco da fare, perché le sue geometrie incuriosiscono anche lo sguardo meno attento con quella struttura quasi impalpabile e sottilissima e l’ampia feritoia sullo schienale.
    Lilia è realizzata in tecnopolimero plastico per essere elastica, confortevole e semplice da pulire, ed in più ha un pregio che in molti dimostrano di apprezzare: è impilabile! Di sicuro il suo impatto è stato considerevole presso i giurati dell’edizione 2016/2016 del Good Design Award, che le hanno attribuito il premio per la qualità del suo design in riferimento al benessere apportato alla vita dell persone.
    Leggera ed ergonomica, versatile ma essenziale nella sua accoglienza: Lilia viene proposta sia nella versione classica con gambe che in quella a slitta, e non vi nascondiamo da parte della redazione di NonSoloArredo la nostra predilezione per questa seconda variante, che aggiunge un tocco in più di eleganza ad un progetto già molto disinvolto e sbarazzino!

    Sedia Saint Tropez di Calligaris

    Ci discostiamo almeno in parte dalle geometrie essenziali protagoniste sino ad ora con la sedia Saint Tropez di Calligaris, un progetto che cerca di dissimulare la malizia del suo schienale ad effetto “trapuntato” spostando l’attenzione sulle sue sinuose forme. L’intento dei designer Dondoli e Pocci non riesce del tutto, perché la ricercatezza del suo design salta di continuo agli occhi e li blandisce con eleganza e creatività.
    Curatissima nei suoi dettagli, ha la scocca in policarbonato disponibile in diverse tonalità anche trasparenti, e sorretta da una base in metallo proposta in 5 diverse finiture. Va detto che le linee così pure e morbide di questa seduta vengono proposte anche nella variante Saint Tropez W, nella quale la struttura è in legno massello anche in questo caso in diverse tonalità Possiamo dire che l’unico inconveniente di questa seconda versione è la non impilabilità, e forse per la nostra inclinazione verso i complementi di arredo capaci di manifestare la miglior funzionalità preferiamo la struttura in metallo, anche se il legno ha sempre un fascino difficile da abbandonare…

    Pouf Geo di Arketipo

    Per il quarto step ci concediamo una piccola licenza. Geo di Arketipo non è esattamente una seduta, ma è l’insostituibile amico in tanti salotti perché è un pouf, ed in quanto tale tra i suoi svariati usi si può contemplare anche quello di sediolino momentaneo! È davvero divertente con la sua composizione di elementi circolari sovrapposti, realizzati in tessuti diversi e con giochi di luce regalati dagli anelli in colori differenti, combinati in tonalità raffinate. Calvi Brambilla è il suo designer, che ha voluto solo un tessuto di alta qualità e tutto italiano per il rivestimento di questo pouf che saprà vivacizzare qualsiasi salotto!

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    Mangiare, riposare, dormire… bella la vita con l’interior design!

    Rinnoviamo oggi con piacere un nostro “vezzo” che abbiamo trasformato quasi in una rubrica fissa: raccontarvi pregi e caratteristiche di complementi d’arredo che spesso hanno ben poco in comune tra di loro, se si eccettuano la pregiata fattura ed il design indubbiamente molto ispirato!
    Ritroviamo spesso giochi di incontri tra le righe dei nostri articoli, e con incontri intendiamo sia quelli “materiali” tra le linee e quindi inclusi nel progetto stesso, sia quelli tra i concept da cui nascono, e che quindi hanno come obiettivo una contaminazione tra gli stili.
    Vediamone subito qualche significativo esempio!

    Tavolo Jungle di Calligaris

    Le gambe ramificate che incrociano le proprie linee sembrano essere diventate il leitmotiv per ottenere un tavolo di grande impatto: Jungle di Calligaris per il suo basamento si presenta con addirittura due strutture del genere, solidi incastri di legno massello in frassino tagliati in sezioni triangolari. Non è la prima volta che parliamo di Calligaris e della sua maestria nel lavorare le essenze più pregiate tirando fuori da esse tutto ciò che di nobile il legno possiede, ma nel caso di questo tavolo scopriamo anche dei vertici assoluti in quanto a versatilità, ovvero alla possibilità di inserirlo in qualsiasi tipo di ambiente o contesto moderno senza mai sfigurare.

    Ciò è dovuto all’ampia gamma di ripiani disponibili, che possono essere sia rettangolari che ellittici. Il nostro preferito, per una migliore continuità, è quello in legno massello che richiami l’essenza del doppio basamento: sembra quasi essere provocatorio nella sua essenzialità, richiama uno di quei tavolacci da lavoro sostenuti da cavalletti in legno grezzo… ed invece ha in sé tutti i crismi del gioiello di design contemporaneo!

    Gino Carollo ha previsto per il tavolo Jungle anche i ripiani in ceramica sposata con il vetro ottenendo un quasi altero effetto marmo, declinato sia in bianco che in nero. Il gioco della sua customizzazione si fa più avvincente grazie alle diverse finiture proposte per i basamenti, per ottenere sempre la resa estetica che meglio sposi il living in cui dovrà essere inserito!

    Divano Lotus di Arketipo Firenze

    Passiamo ad un divano che secondo noi, con il suo effetto volutamente stropicciato, parla la stessa lingua di design del legno a vista con venature ed essenza in bella mostra. Si tratta di Lotus, splendido ed accogliente con tutte le sue imperfezioni a vista, ottenute tramite una speciale lavorazione all’anilina del pellame che ne preserva le caratteristiche naturali ed originarie, senza quindi farlo apparire “sofisticato” da un trattamento.
    Inutile dire che per ottenere un simile effetto la materia prima deve essere di eccellente qualità: Arketipo Firenze ci ha senza dubbio ben abituati in questo senso, ed è una garanzia quando si tratta di selezionare i materiali.

    Lotus nasce per essere emblema stesso di accoglienza, un invito a sedersi lasciandosi avvolgere dalle sue forme morbide ma curatissime che lasciano trasparire, qua e là, dei tocchi vintage affidati alle toppe angolari. I giochi ottici non terminano qui, perché le sue forme arrotondate ed i volumi imbottiti in morbidissima piuma vengono “spezzati” dal contrasto con la rigida e spigolosa fascia in metallo che lo abbraccia, per un divano che enfatizza in modo sublime l’arte di arredare con disinvoltura.

    Divano Loveseat di Minotti

    È invece molto più che disinvolto Loveseat, un oggetto di arredo che non esitiamo a definire ibrido, un misto tra un letto ed un divano ed un elogio stesso all’ozio che nasce per l’arredo outdoor. Gli standard produttivi e qualitativi sono quelli di eccellenza ai quali sempre si ispira Minotti, mentre la forma senza dubbio stravagante o comunque con ben poco di convenzionale se lo si considera un divano si deve all’estro di Rodolfo Dordoni.

    Loveseat è come un’isola dove sdraiarsi per coltivare i piaceri della vita: leggere, sonnecchiare, sorseggiare un calice di prosecco in compagnia ed all’aria aperta. La sua fattura in metallo verniciato appositamente protetto per resistere ad umidità ed agenti atmosferici, e le sue imbottiture in tessuto idrorepellente ne fanno un campione delle atmosfere lounge che tanto vanno di moda.

    Molto di più di un semplice divano, è emblema di raffinatezza e comodità per l’arredamento outdoor, l’immagine stessa del relax!

     

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    L’abbinamento tra tavolo e sedie oggi non è mai scontato

    Oggi componiamo per voi due “kit” di complementi d’arredo selezionandoli tra i cataloghi di due aziende di prestigio e che già altre volte hanno trovato posto tra i nostri articoli. Parliamo di Riflessi e di Calligaris, e se del primo marchio spesso abbiamo analizzato accessori come le madie o le consolle, di Calligaris conosciamo già bene la spiccata propensione a realizzare sedute di grande prestigio. Noi accostiamo proprio sedie e tavoli per proporvi due soluzioni di affascinante impatto per la vostra zona living!

    Tavolo Shangai e sedie Sofia di Riflessi

    Iniziamo con il tavolo Shangai: vi diciamo subito che esiste nella doppia versione con ripiano in legno di rovere oppure in cristallo, e per quanto entrambe siano incredibili nella loro eleganza fatta di dosate asimmetrie, è la seconda ad averci maggiormente affascinati.

    Il basamento riprende una tecnica ormai consolidata e molto in voga, quella dell’incrocio tra tante assi portanti con un effetto intricato di indubbia resa estetica, ed è realizzato in alluminio rivestito sul quale è possibile applicare un ampio ventaglio di finiture, dall’inox alla verniciata fino alla pietra arenaria.
    Il cristallo, sottoposto ad uno speciale trattamento protettivo per renderlo resistente ad urti o graffi, è saldamente ancorato alle gambe ed anch’esso può essere personalizzato, dal trasparente al nero passando per una scala che include anche fumé, retrolaccato o antracite.

    La sua versione allungabile permette inoltre di aggiungere ben 80 centimetri senza minimamente alterarne il design, che resta arioso grazie ad un robusto sistema a scomparsa.

    Accanto a Shangai andiamo a posizionare le sedie Sofia, dalla seduta e dallo schienale ergonomici. Il campionario di sedie Riflessi è vastissimo, ma questa ci sembra la scelta più appropriata e coerente, anche in omaggio alla diversa tendenza che connota oggi l’acquisto del “pacchetto” tavolo e sedie, non più visto come collegato ma da effettuarsi separatamente per premiare ed esaltare la creatività degli accostamenti, e decidere se orientarsi su un contrasto oppure sulla continuità.
    In quest’ottica, Sofia accompagna benissimo Shangai soprattutto nella proposta senza braccioli, ma quella che invece li prevede sposa benissimo il concept complessivo di design: in tutte le versioni offre personalizzazioni senza confini, con i rivestimenti in pelle, econabuk, tessuti o persino lana, mentre l’imbottitura indeformabile in poliuretano schiumato è sinonimo di vera ergonomia!

    Tavolo Cartesio e sedie Igloo di Calligaris

    Spostiamoci ora sulla seconda composizione, quella firmata da Calligaris con il tavolo Cartesio al quale accostiamo le splendide sedie Igloo.

    Cartesio gioca anch’esso con una base di supporto sviluppata per linee diagonali, anche se rinuncia all’incrocio tra gli assi per puntare su 4 piedi composti ciascuno da un triangolo rovesciato il cui vertice è il piede. Il materiale di questa struttura portante è solido, perché si tratta di metallo verniciato che può essere scelto nei classici bianco ottico oppure grigio opaco, entrambe verniciature realizzate con elevati livelli qualitativi per resistere nel tempo; è però molto suggestiva la variante color ruggine, per un look ancor più metropolitano.

    Le sue gambe come detto sembrano moltiplicarsi, gli assi sembrano essere otto e non quattro, per sostenere un massiccio piano d’appoggio disponibile in rovere dogato oppure in impiallacciato legno, con delle forme essenzialmente scultoree ed un senso di solidità nettissimo.

    Parlavamo, poche righe fa, di sintonia tra tavolo e sedie e dei necessari richiami di design negli accostamenti composti per non comporre dei set poco aggraziati, ed ecco che le linee diagonali delle V rovesciate trovano corrispondenza in quelle delle gambe che sorreggono la sedia Igloo, anch’esse inclinate.

    Nasce per favorire la convivialità in ogni suo aspetto, perché la seduta è avvolgente come quella di una piccola poltroncina, ed il suo design sa mantenersi leggero e molto accattivante con la forma a conchiglia, anche in questo caso personalizzabile a piacimento con rivestimenti in pelle o in tessuto. È una sedia ideale per un living disimpegnato ma solo all’apparenza, perché i suoi tratti sottintendono estrema raffinatezza!

     

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    Alcune scelte di stile molto ben definite

    Oggi torniamo ad una nostra vecchia e consolidata abitudine, ovvero l’allestimento di una rassegna di complementi di arredo da mettere insieme accostandoli in una immaginaria zona living.
    Questa volta componiamo un balletto di elementi solo all’apparenza incongrui tra loro, e lo facciamo in maniera del tutto consapevole dopo averne studiato linee e caratteristiche.

    Divano componibile Adda – Flexform

    Partiamo dal divano componibile Adda, nato dal progetto di un habitué del nostro blog, Antonio Citterio, e concretizzato dall’esperienza di Flexform. La sua estetica è estremamente asciutta e molto contemporanea, poggia su una robusta struttura in metallo con piedini a vista che contribuisce alla leggerezza complessiva. Il tubolare di metallo fa infatti apparire sollevata da terra tutta la seduta con i suoi generosi cuscini imbottiti in piuma d’oca e rivestiti da evidenti cuciture sia nelle versioni in tessuto che in pelle e che si impongono alla vista come il più evidente e distintivo segno grafico.

    Cuscini e braccioli sono pensati per accompagnare la seduta e l’appoggio in qualsiasi configurazione, sia lineare che angolare ad L. La modularità portata agli estremi è il vero tratto caratteristico del divano Adda, che noi abbiamo concepito nel suo carattere più deciso in una versione grigia, quella che secondo noi meglio ne accentua le velleità di design contemporaneo.

    Consolle Douglas – Arketipo

    Cosa accostare ad un simile imbottito se non un satellite di prestigio come la consolle-tavolino di Arketipo della collezione Douglas? Il suo lessico di design è fatto di linee pure ma multifunzionali, con più piani di appoggio su livelli distinti che gli permettono di assolvere a più compiti ed in più posizioni. Può essere posizionato accanto al divano oppure alle sue spalle, e sono diversi i materiali essenziali che giocano tra loro, quali vetro, marmo e metallo, in un tavolino che è fatto apposta per un palato molto esigente.

    Libreria Hangar – Calligaris

    Volete poi circondarvi di ornamenti, decorazioni, oggetti di design o simboli delle vostre passioni? C’è la struttura dalla sagoma originale interamente in metallo dell’ariosa libreria Hangar, un progetto che Gino Carollo ha proposto a Calligaris per le sue linee semplici, essenziali ed adatte a qualsiasi ambiente.
    Con questa libreria a giorno la zona living acquista ariosità ma anche dinamicità per le forme irregolari e sagomate degli scaffali, con una modularità componibile.

    Hangar è autoportante e bifacciale per cui, in caso di ambienti particolarmente estesi, può essere anche proposta a centro stanza, con un uso free-standing che la trasforma anche in elegante divisorio.

    Tavolo allungabile Premier Drive – Cattelan Italia

    Vogliamo concludere la rassegna con un ultimo complemento di arredo immancabile in una zona giorno tutta da vivere, e le cui linee si sposano alla perfezione con i “compagni di viaggio” fin qui descritti. Cattelan Italia infatti regala linee preziose e di sicuro impatto scenico con il tavolo allungabile Premier Drive, per il quale la base in acciaio verniciato goffrato può essere scelta nelle tonalità nero, titanio o grafite e sostiene un ampio piano di appoggio in cristallo di 12 mm di spessore: la nostra versione preferita è quella verniciata in bianco, ma lo potete avere anche graphite.

    Siamo davanti ad un tavolo che comunica emozioni ed arricchisce di valore qualsiasi ambiente per la sua elegante raffinatezza, un vero campione dell’alta qualità Made in Italy.

     

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    L’estetica nordica è destinata a piacere per sempre

    Qualche esempio di design essenziale ma per nulla banale!

     Il legno chiaro, chiarissimo, oppure in rare circostanze ai suoi esatti opposti, in tonalità scurissime, sono alcune delle prerogative che balzano immediatamente agli occhi quando la fattura di un complemento di arredo o di un oggetto di design è di origine scandinava. Subito dopo si nota come le linee che costituiscono questi progetti siano estremamente pulite e prive di virtuosismi, quasi a voler esaltare la purezza del mobilio che deve essere sempre discreto ed arredare con il massimo risultato in termini di funzionalità ma con il minimo sforzo, senza per questo risultare “trascurato”.

    I must di questo tipo di stile prevedono quasi sempre pareti dipinte in tonalità di grigio, ed un mobilio come detto in colori neutri ma non per questo insignificanti, anzi: sono le linee e la corretta ripartizione degli spazi, sfruttati in maniera oculata, a rendere questi spazi sempre interessanti.

    Il design di matrice scandinava è diventato, vuoi per ragioni di convenienza che di praticità, immancabile un po’ ovunque, ma anche grandi marchi nostrani ne hanno ripreso gli stilemi presentando nelle loro collezioni oggetti di arredo di innegabile fascino.
    Pensiamo ad esempio a Calligaris ed alla sua sedia Claire, con una solida seduta in robusto legno di frassino, un’ampia ed avvolgente spalliera ed un comodo sedile, entrambi imbottiti. La sua sagoma è già diventata un’icona di design, mentre le imbottiture possono essere rivestite in tessuto di cotone, lino oppure viscosa in un’ampia gamma di tonalità con “grana” anche abbastanza grossa; i più pretenziosi, però, di certo oseranno il pregiato e morbido rivestimento in pelle!

    È invece di Riflessi la madia Ola, un oggetto di arredo contemporaneo dal carattere forte ed inconfondibile. Questo mobile contenitore in grado di risolvere molteplici problemi di spazio si presenta infatti con una speciale lavorazione sulle ante frontali e sui fianchi, un motivo ondulato che contribuisce a creare dinamicità, quasi volesse essere una scultura.
    Disponibile in diverse versioni (a due o tre ante, più alta o più bassa), il suo progetto prevede elevata resistenza alla flessione dell’elemento superiore, anche grazie all’armatura interna in metallo perfettamente integrata dal punto di vista cromatico perché sottoposta alla stessa laccatura degli esterni.

    Due semplici esempi di come l’applicazione delle più moderne tecnologie a progetti essenziali riesca ad ottenere risultati sorprendenti e versatili, perché ben si collocano in qualsiasi tipo di ambientazione!

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    Design retrò eppure moderno: è Calligaris

    Kartell ha fatto scuola con le sue collezioni – in particolare le sedie – in policarbonato trasparente e colorato, un materiale solo apparentemente povero che permette numerose applicazioni anche molto ironiche, e che abbina alla robustezza la facilità di lavorazione al fine di ottenere complementi di arredo anche sofisticati.

    Un altro marchio italiano, Calligaris, ha infatti utilizzato questo speciale materiale inserendo nella sua collezione la sedia Parisienne, il cui stile innegabilmente molto vintage  si sposa benissimo con la modernità della sua lavorazione e si presta con grande versatilità ad arredare i più svariati spazi dei nostri appartamenti.
    La sue linee sono molto arrotondate ed in realtà nascono da un concetto di sedia bistrot, essendo pensate appositamente per arredare ristoranti o sale da tè, tuttavia, specie nella versione più scura, non sfigurano minimamente anche come accessorio in camera da letto.

    Il policarbonato, lavorato in un’unica fusione monoblocco, garantisce la grande resistenza di queste sedie anche ai graffi, e la sua struttura prevede anche la possibilità di impilarle qualora si debbano temporaneamente accantonare per guadagnare spazio.

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