Browsing articles from Tag: “Arredo negozi”


  • , ,

    Un negozio “fantasma” a Parigi

    Un concept a dir poco originale, che lo studio Architecture & Associés ha definito “architettura fantasma“, è stato ideato e messo in pratica per la nuova boutique parigina dell’accoppiata di stilisti olandesi Viktor&Rolf, in Re Saint-Honorè.

    In 500 metri quadrati di negozio tutto, dagli archi a volta sul soffitto fino agli espositori ed agli scarni elementi decorativi di gusto vagamente neoclassico, è stato ricoperto in feltro grigio, al fine di ottenere uno shop “invisibile”.
    L’impatto di forte austerità è senza dubbio maggiore al piano terra, per la maggiore estensione dello stesso, e l’effetto ottenuto è assolutamente in linea con gli obiettivi primari di chi, parlando più in genere, allestisce qualsiasi boutique o punto vendita: gli elementi di arredo negozi fanno da sfondo neutrale, non vogliono essere loro a catturare l’attenzione ma la fanno focalizzare sui capi e sugli articoli esposti. Tutto così viene messo in luce e valorizzato, dai colori alle forme fino ai materiali, in una cornice evocativa generata da questo concept rigoroso.

    Il desiderio di questo tipo di shop era già ben formato tra le richieste degli stilisti: chiedevano come detto “l’invisibilità” della boutique, che fosse relegata al ruolo di mero strumento seppur di gran classe; una simile vetrina, con il successo che sta riscuotendo, ha già  pronte delle emulazioni che esporteranno questo concept arredativo anche oltreoceano.

    Condividi su:
  • , , , , ,

    Da Weitzman il trionfo dell’architettura fluida

    Rendere un marchio inequivocabilmente riconoscibile anche sfruttando elementi o concetti comuni all’interno degli store monomarca è uno dei più redditizi stratagemmi non solo in fatto di vendite, fattore di certo preponderante quanto a rilevanza, ma anche per ottenere consensi e cospicui ritorni d’immagine fondamentali per l’autorevolezza del marchio.
    Così, collegare indissolubilmente un determinato concept ai propri store oltre che ai prodotti è diventato l’obiettivo anche dello stilista Stuart Weitzman, che per il suo store di Milano si è affidato alle sapienti mani e matite dell’architetto/designer forse più creativo e famoso tra le nuove leve, almeno considerando coloro che risentono degli influssi e dei richiami del Mediterraneo, come Zaha Hadid.

    L’alta moda è infatti sempre più connessa alle star dell’architettura, quelle che posseggono le necessarie chiavi di interpretazione per fondere funzionalità ed estetica con risultati sorprendenti, come questo concept in cui si ritrovano elementi peculiari che saranno riprodotti nelle successive boutique un po’ in tutto il mondo, portando anche in altri continenti gli elementi di arredo negozi dai contorni fluidi e che sembrano quasi liquidi pensati da Hadid.
    I materiali scelti sono i più all’avanguardia, ed ammantano tutto l’ambiente di un’atmosfera hi-tech, fatta di display che si trasformano in sedute e di una serie di moduli interscambiabili il cui scopo è proprio essere adattabili a tutte le sedi.

    Gli interni di pregio sono così suddivisi in tante sezioni dalle linee morbide, tutte perfette per incarnare lo stile di Weitzman e dei suoi seducenti stivali, 280 metri quadri in cui materia e geometria si fondono in un trionfo di ergonomia architettonica.

    Condividi su:
  • , , , ,

    Design di qualità per Pantone Universe

    Inaugurare dei concept store sembra essere diventata un po’ la moda del momento per alcuni marchi più “trendy“, e la loro diffusione non si limita a negozi di abbigliamento o di accessori in genere: abbiamo scoperto che sta abbracciando ogni tipo di categoria merceologica.

    Quello di cui vi parliamo oggi è però davvero un negozio speciale, e non solo perché è il primo che Pantone dedica in Italia al commercio al dettaglio di tutta la sua gamma di prodotti. All’interno di Pantone Universe trovano così spazio tutti gli articoli dedicati alla creatività ed alle belle arti, pensati per designer professionisti ma anche per chi ama dare semplicemente sfogo alla propria creatività, ma c’è spazio per tantissimi altri articoli personalizzati da Pantone per portare note di brillante colore nella vita di tutti i giorni.
    Gadget come le mug da collezione, articoli di cancelleria, o ancora le cover per gli smartphone e le sedie per bimbi, fino ad arrivare ai capi di abbigliamento.

    Un marchio così iconico e che punta sui colori in tutte le loro sfumature, principale tratto caratteristico di Pantone, non poteva che richiedere uno shop fitting dal design contemporaneo e lineare che riuscisse proprio a rendere i colori veri protagonisti dell’ambiente.
    Il designer Luca Trazzi si è in primo luogo reso conto della necessità di una grande luminosità, ottenuta con luci a LED molto intense; queste ultime lavorano alla perfezione combinate con il bianco, che predomina in tutto l’ambiente, per valorizzare al massimo la percezione dei colori da parte dei clienti.
    Un contributo non da poco viene dalla speciale lavorazione cui sono state sottoposte le superfici, le quali sono iridescenti.

    La filosofia di Pantone è rispettata alla lettera: fateci un salto, se vi trovate in zona Brera a Milano, potrete così rendervene conto con i vostri occhi!

    Condividi su:
  • , , , , ,

    La Mela si sposta verso il centro città

    Gli Apple Store diffusi in tutto il mondo possono essere definiti dei negozi fotocopia, al punto che il loro design è stato brevettato dal marchio proprio all’inizio del 2013. La loro struttura architettonica è sempre quella, riconoscibilissima, che possiamo ritrovare nel più celebre, quello della 5th Avenue di Manhattan, e che è stata via via replicata in tutto il mondo in ben 14 paesi, da Shangai a Parigi: mobili in legno, un grande tavolo rettangolare che occupa la sala, e pavimenti in pietra serena.

    Questo stesso concept arriverà alla fine del prossimo anno anche al centro di Roma, proseguendo quindi nella strategia volta a spostare gli Apple Store in Italia dai centri commerciali spesso troppo fuori mano al cuore delle città, nei centri storici, come avvenuto due anni fa a Bologna e come confermato dai lavori in corso nella Capitale in Palazzo Marignoli, in prossimità di Via del Corso, per uno store su due piani di ben 2500 metri quadrati.
    Un tratto caratteristico dell’allestimento di questi punti vendita è la necessità per gli avventori di spostare i computer per poterli usare e testare: l’intento è proprio quello di costringere a diventare consapevoli del peso e della maneggevolezza dei diversi device.
    È possibile usarli, testarli, anche stressarli, senza che nessun assillante commesso chieda se serve aiuto: il loro intervento si limita al momento in cui viene richiesta una consulenza.
    Altro tratto caratteristico di questi store è la presenza dei Genius Bar, spazi espressamente dedicati all’assistenza ed alle riparazioni.

    A Roma sembra che non sarà riprodotto il grande cubo di vetro che personalizza lo store di New York, ma siamo certi che tantissimi appassionati saranno pronti a celebrare l’evento della sua apertura mettendosi in fila già dalla notte e prendendolo d’assalto, come accaduto altrove: sta qui il segreto di un marchio che focalizza tanta attenzione da parte degli irriducibili della mela morsicata da fatturare nei suoi 400 punti vendita mondiali la bellezza di 16 miliardi di dollari l’anno.

    Condividi su:
  • , , , ,

    Lusso e classe italiana nell’Armani Hotel di Dubai

    Lo scorso anno nel cuore di Milano, capitale italiana dell’alta moda, è stato inaugurato l’Armani Hotel, caratterizzato, oltre che dal gusto degli allestimenti e dall’ultimo piano interamente in vetro, dalla pianta a forma di una riconoscibilissima “A” maiuscola.
    L’inaugurazione seguiva di poco, in linea temporale, quella dell’Armani Hotel Dubai, allestito nell’edificio più alto del mondo, quella Burj Khalifa che ha costretto a rivedere tutti i parametri della moderna architettura con i suoi 636 metri di altezza, 828 se si considera anche la guglia.

    Dubai è terreno fertile per il lusso più sfrenato, e Giorgio Armani non si è fatto sfuggire l’occasione per curare personalmente tutti gli ambienti, improntandoli alla sua creatività e celebrata eleganza.
    Gli spazi sono allestiti con tessuti Armani, e sono un tripudio di materiali pregiati come il cuoio italiano o il legno.
    Le camere sono in totale 160, ciascuna arredata con soluzioni speciali e linee curve che rendono il soggiorno piacevole ma anche sfarzoso: non manca naturalmente una Armani Gallery, uno store – per il quale lo stilista si è cimentato anche in creazioni di elementi di arredo negozi quasi futuristici – dove è possibile dedicarsi allo shopping tra le proposte del catalogo della Maison.

    Condividi su:
  • Benvenuti su NonSoloArredo!

    Diamo oggi a tutti il benvenuto su NonSoloArredo, il blog che a partire dal nome chiarisce benissimo le sue intenzioni: si tratta infatti di uno spazio sul web che vuole studiare e portare in risalto tutte le attività che ruotano attorno alla realizzazione degli elementi d’arredo, a qualsiasi categoria essi appartengano.

    Focalizzeremo la nostra attenzione quindi sull’interior design, sull’architettura d’esterni come d’interni, sulle nuove proposte e tendenze in fatto di complementi per l’arredamento ed anche, naturalmente, sull’arredo negozi, locali o uffici, senza dimenticare la tecnologia, che anch’essa è diventata parte integrante delle nostre case.
    Siamo ben consapevoli di come sia il design il motore principale, la molla che grazie all’inventiva dei più affermati creativi ci consente di poter apprezzare ambienti esteticamente ben strutturati.

    Gettatevi insieme a noi nel mondo delle idee di NonSoloArredo!

    Condividi su: