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    Ancora una volta… 4 assi per il tuo living!

    Probabilmente inizierete a pensare che siamo degli incalliti giocatori di poker, perché abbiamo preso l’abitudine di presentarvi a gruppi di 4 proposte di interior design che di volta in volta ci incuriosiscono.
    Quasi sempre riusciamo a mescolare gli stili, spesso ci dedichiamo alla zona living perché forse è quella in cui meglio si riesce ad esprimere le proprie velleità compositive, quando si lascia libero spazio alla fantasia!

    Poltroncina Lehnstuhl

    Secondo l’azienda austriaca Gebruder Thonet, è l’eredità a disegnare il futuro, e questa filosofia si traduce nella riproposizione in chiave moderna di modelli e progetti del passato, ma anche dell’adeguamento delle tecniche produttive.
    La particolare tecnica di curvatura del legno messa a punto fin nel lontano 1800 dal capostipite di questa azienda Michael Thonet è oggi stata ristudiata e viene riproposta con ancora maggiore enfasi nel progetto Lehnstuhl, che Nigel Coates ha impreziosito di una nuova complessità progettuale. Il legno di faggio lavorato a vapore di questa lounge chair assume curvature ancora più morbide e sinuose, rispetto al progetto originario, per essere così ancora più accogliente. I
    suoi braccioli ampi enfatizzano ed amplificano le sue forme generose, ma la nostra attenzione è stata catturata non tanto dalla proposta “originale” con seduta e schienale in paglia, quanto dalla versione imbottita e realizzata in collaborazione con l’azienda torinese Opificio, con ben 6 opzioni diverse in catalogo.
    Solo a guardarla ispira sensazioni di relax per la sofficità della seduta e per la posizione che permette di assumere.

    Lampada Sisifo di Artemide

    Ci siamo infatti immaginati come assisi in trono su questa poltroncina e con un libro tra le mani, circondati da una luce soffusa e riposante che noi stessi abbiamo modulato nell’intensità a nostro piacimento.
    La luce proveniva dalla lampada Sisifo disegnata e progettata da Scott Wilson per Artemide, uno strumento di illuminazione in grado di diffondere luce sempre morbida e confortevole (naturalmente a LED) grazie ai rilievi circolari sul diffusore studiati per renderla più omogenea.
    Il tocco hi-tech sta proprio nell’interruttore a doppia funzione, basta tenerlo premuto per modulare l’intensità della luce!
    Questa lampada ci ha fatto innamorare per la rigorosa precisione delle sue forme, perché combina in un progetto minimalista geometrie elementari quali il cilindro, il segmento, il cerchio. In più lo snodo sferico centrale permette di orientare a proprio piacimento la luce, e di concentrarla su punti più definiti o lasciarla dipanare su un piano di lavoro più ampio.

    Pouf Fida di FendiCasa

    A proposito, noi che amiamo la casa e gli oggetti che la arredano abbiamo anche un grande amico polifunzionale che si chiama pouf, ed è proprio su un pouf della linea Fida di FendiCasa che, mentre leggevamo in poltrona, abbiamo fantasticato di tenere poggiate e a portata di mano tutte le cose che ci venivano in mente: il cellulare, una tisana, una matita per appuntare una glossa sul nostro libro, e molto altro.
    Non rinunceremmo mai ad un pouf perché è pratico, si sposta facilmente, appare e scompare quando si vuole, può fungere da seduta o da tavolino… la famiglia Fida è composta da 4 elementi in misure diverse, e tutti sono rivestiti in pelle.

    Libreria Infinity di Flexform

    Siamo arrivati al quarto passaggio: è il momento di alzarsi per andare a letto, e dove possiamo riporre il nostro libro se non in una libreria versatile ed intramontabile come Infinity di Antonio Citterio?
    Il suo progetto ha oltre 10 anni eppure sa essere ancora estremamente attuale, merito questo della sua flessibilità: in piena coerenza con il marchio Flexform che la produce, e con la filosofia fatta di essenzialità del designer brianzolo, Infinity sa essere elegante nei suoi moduli squadrati e rettangolari componibili e sovrapponibili come si preferisce, con gli incastri effettuati tramite viti invisibili.

    Nasce come libreria da muro ma è in effetti anche un progetto free-standing, per cui può fungere da parete divisoria, ma i suoi scaffali a giorno invitano ad un gioco di pieni e vuoti perché possono essere riempiti in qualsiasi modo si desideri, con libri, scatole, soprammobili e tutto ciò che la fantasia suggerisce e di cui amiamo circondarci.
    Non tragga in inganno la semplicità della struttura, con Infinity arredare diventa un vero svago!

     

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    Due madie, due sedute, tanto design da ammirare!

    In questa sorta di “gioco” del mettere insieme diversi componenti e complementi di arredo ci abbiamo preso gusto, La loro eterogeneità, ogni volta che allestiamo un gruppetto di questo tipo, viene compensata perché li estraiamo solo dal mazzo di cataloghi prestigiosi ed affermati, i leader dell’arredamento contemporaneo!

    Divano Camden di Molteni

    Iniziamo subito a metterci comodi e lo facciamo sul divano a due posti Camden disegnato dall’eclettico Rodolfo Dordoni, che è sempre in grado di applicare la più alta tecnologia ai suoi progetti senza per questo ostentarla, anzi: quasi punta a nasconderla nelle sue collezioni, che vogliono solo essere espressione di uno stile in cui sentirsi a proprio agio, mentre ciò che viene esibito è sempre il gusto per un ambiente coinvolgente. Del resto, sono le stesse caratteristiche che ritroviamo spesso proprio nel catalogo di arredamenti Molteni!

    Il design di questa seduta è essenziale ma comunica profonda raffinatezza, e sebbene nasca come proposta d’elezione per l’arredo contract o per quello degli spazi pubblici, con il suo alto schienale, il comfort della seduta e soprattutto l’ampia gamma di finiture si integra in scioltezza anche in uno spazio domestico. Dicevamo della tecnologia “nascosta”: la sua struttura è in alluminio pressofuso per garantire durata nel tempo e tutta la necessaria rigidità, mentre le imbottiture sono indeformabili grazie alla schiumatura a quote differenziate, per offrire sempre un relax dagli standard elevatissimi e la migliore ergonomia.

    Tante qualità tecniche si sposano con il gusto estetico di un divano mai eccessivo, composto al tempo stesso dai segni grafici netti del suo basamento e dalle linee fluide che accompagnano gli schienali.

    Poltrona Jean di B&B Italia

    Se invece sei più “egoista” e ti piace startene per conto tuo, accomodati pure sulla poltrona Jean che Antonio Citterio ha disegnato per B&B Italia. La sua ergonomia è sorprendente, tutte le sue proporzioni sono sapientemente calibrate per offrire un rigoroso ed impeccabile relax, perché parlano in un linguaggio molto formale.
    Un ampio e morbido cuscino sostiene la schiena, così questa poltrona diventa adatta ad ogni circostanza: attimi da dedicare alla lettura, momenti di relax o di riflessione magari ascoltando della buona musica, una conversazione tra amici.

    Il miglior riposo è assicurato dal pouf poggiapiedi coordinato che riprende le linee e le finiture: queste ultime sono disponibili in un ventaglio di opzioni molto ampio, per cui è possibile giocare costruendosi accoppiamenti cromatici a contrasto tra il profilo ed i piedini rispetti ai rivestimenti, oppure scegliendo una maggiore sintonia d’insieme.
    Dobbiamo riconoscere che Jean è una poltrona dall’assetto inconsueto e forse proprio per questo ancora più interessante!

    Madia Essenzia di Riflessi

    Basta con la pigrizia ed il riposo, ora: è il momento di darsi da fare, mettere in ordine, riporre ogni cosa al suo posto, ed iniziamo allora a riempire la madia Essenzia, che ha già nel suo nome tutto ciò che è necessario sapere.
    Riflessi ha infatti voluto creare una collezione di mobili contenitori dalle forme per l’appunto essenziali, rigorose e di estrema purezza formale: tutta l’espressività di questi versatili complementi di arredo viene delegata alle audaci e vivacissime colorazioni nelle quali si possono personalizzare, all’interno come all’esterno. Nel nostro scatto ve la proponiamo in versione alta a quadrotto, con ben 4 ante indipendenti, ma sarà tua la decisione se svilupparla in orizzontale, magari per riempire meglio una parete larga con un assetto a 3 sportelli.

    Scoprirai tutta la praticità del sistema di apertura push&pull, ecco perché di maniglie a vista non c’è nemmeno l’ombra… oppure, sfrutterai il taglio a 45° sui bordi delle ante. Tutta la palette cromatica disponibile, sia in toni opachi che lucidi, è stata studiata per stimolare ed incoraggiare l’originalità e la creatività, esprimendo un senso di gioia attraverso un “banale” complemento di arredo.

    Madia Kyoto di Colonel

    Stavi pensando a qualcosa di più particolare ed estroso per la credenza o la madia della tua zona living, con geometrie che colpiscano non solo per la loro purezza formale ma anche con altri giochi di stile? Allora la madia che fa per te si chiama Kyoto, una bella idea del catalogo francese Colonel, gestito dagli stessi designer Gilles e Poncelet.

    Praticissima e delle dimensioni ideali per essere capiente ma al tempo stesso discreta nell’ingombro, Kyoto è una madia realizzata in faggio massello che esalta la naturale essenza del legno lasciandola a vista. Il suo progetto può essere, si richiesta, personalizzato a piacimento anche nelle dimensioni: noi stiamo stati incuriositi dal sistema a scorrimento delle ante, perché i due pattern (verticale ed orizzontale) delle doghe, dei quali uno è in un intrigante giallo, vanno a sovrapporsi, creando una divertente griglia.

    Anche per stavolta abbiamo dato sfogo alla nostra passione per l’interior design e per la contaminazione tra gli stili: se qualcuna delle nostre descrizioni ti è piaciuta particolarmente, perché non ce lo racconti in un commento, o magari visitando la nostra pagina Facebook NonSoloArredo?

     

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    Tre proposte che fanno luce sui tuoi arredi

    Arredare la tua casa con tratti eleganti e sobri ma che sappiano lasciare il segno sappiamo che per te è importante, altrimenti non leggeresti un blog dedicato all’arredamento! Sappiamo anche che la migliore e più appropriata illuminazione dei tuoi spazi è una componente fondamentale, una cornice fatta di essenziale incisività.
    Ecco perché oggi ti presentiamo tre prestigiose idee che di certo apprezzerai, e non è detto che tu non decida di portare a casa proprio una di queste dopo averne scoperto le caratteristiche, o semplicemente perché sei rimasto affascinato dalle sue forme.

    Lampada da terra Sun di Flexform

    Flexform crede fermamente nel valore della luce da diffondere nelle zone del tuo relax, che devono essere sempre dosate al meglio secondo le situazioni. Sun è un sistema di lampade da terra disegnato da Antonio Citterio in due diverse versioni, alta o bassa, ed entrambe dalle linee briose, inedite eppure minimali. La forma complessiva è cilindrica, composta da una struttura in tondino di metallo su cui è “incastonato” il paralume che ne prolunga le forme, realizzato in policarbonato opalino.

    La luce che se ne ottiene, anche nell’intrigante possibilità di usarle in coppia, è soffusa e molto calda, ideale per chi preferisca più punti luce: la strategia perfetta per creare un’atmosfera ricca di charme!
    Il dettaglio personalissimo del vistoso cavo di alimentazione elettrica in rosso acceso è un voluto tocco di estrosità!

    Lampada Eos di Artemide

    Anch’essa da terra è la lampada Eos, un accessorio che non indugia in formalismi e che deve anzi le sue linee ad un’ispirazione di stampo molto tradizionale. Un lungo e sottile stelo in ottone infisso in una discreta base attraversa, nella parte superiore, una forma geometrica in PET difficile da definire, ma molto accattivante specie se osservata di profilo o di tre quarti, perché vista frontalmente potrebbe apparire come una semplice sfera.

    La sua realizzazione si deve ad Artemide, un gruppo aziendale ed un marchio i cui progetti sono considerati dei punti di riferimento universalmente riconosciuti nel settore dell’illuminazione, vere icone di stile e di tendenza. Questo leader per l’illuminazione residenziale ha anche sviluppato, sull’idea dei designers Bernhardt&Vella, la versione applique da muro di Eos, mantenendo intatte le suggestioni del terminale superiore che diffonde la sua luce a LED secondo una prospettiva diversa, pensata per essere più statica ma in ogni caso con fortissime connotazioni che la collocano a metà strada tra un’opera d’arte ed un capolavoro di lighting design.

    Flowerpot VP4 di Verner Panton

    Il terzo luminosissimo progetto che vi presentiamo in chiusura si chiama FlowerPot VP4, ed è una lampada da tavolo che siamo certi diverrà un vostro oggetto dei desideri! Base e struttura catturano subito gli sguardi per la leggiadria con cui sostengono il vistoso paralume arrotondato, e se vi sembra di averla già vista da qualche parte avete senza dubbio ragione.
    È infatti un classico intramontabile del design che ha attraversato le generazioni sin dal 1969, quando Verner Panton la ideò plasmandola con i suoi criteri sempre giocosi e sovversivi.

    All’epoca si era in piena “controcultura” psichedelica, e lo stesso nome deriva da un gioco di parole sullo slogan Flower Power per riflettere la scena artistica di quel periodo. Questa lampada ideale per un comodino o per una scrivania ne ha fatta di strada da allora, ed il rigoroso incastro del suo bulbo luminoso a vista nel paralume orientabile tramite la cerniera ne fa emblema dell’influenza di questo designer scandinavo, scomparso nel 1998, su tutto lo scenario attuale del design, proponendosi come soluzione che sa incarnare anche la più moderna filosofia del lighting design.

    Viene editata e proposta dal gruppo &tradition, che ha l’intento di fare da ponte con le sue soluzioni di arredamento contemporaneo tra l’eredità di chi portava avanti la tradizione nordica della funzionalità nelle migliori forme possibili – una scuola che ben conosciamo! – e tutte le potenzialità delle attuali materie prime, capaci di reinventare qualsiasi tecnica.

     

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    Alcune scelte di stile molto ben definite

    Oggi torniamo ad una nostra vecchia e consolidata abitudine, ovvero l’allestimento di una rassegna di complementi di arredo da mettere insieme accostandoli in una immaginaria zona living.
    Questa volta componiamo un balletto di elementi solo all’apparenza incongrui tra loro, e lo facciamo in maniera del tutto consapevole dopo averne studiato linee e caratteristiche.

    Divano componibile Adda – Flexform

    Partiamo dal divano componibile Adda, nato dal progetto di un habitué del nostro blog, Antonio Citterio, e concretizzato dall’esperienza di Flexform. La sua estetica è estremamente asciutta e molto contemporanea, poggia su una robusta struttura in metallo con piedini a vista che contribuisce alla leggerezza complessiva. Il tubolare di metallo fa infatti apparire sollevata da terra tutta la seduta con i suoi generosi cuscini imbottiti in piuma d’oca e rivestiti da evidenti cuciture sia nelle versioni in tessuto che in pelle e che si impongono alla vista come il più evidente e distintivo segno grafico.

    Cuscini e braccioli sono pensati per accompagnare la seduta e l’appoggio in qualsiasi configurazione, sia lineare che angolare ad L. La modularità portata agli estremi è il vero tratto caratteristico del divano Adda, che noi abbiamo concepito nel suo carattere più deciso in una versione grigia, quella che secondo noi meglio ne accentua le velleità di design contemporaneo.

    Consolle Douglas – Arketipo

    Cosa accostare ad un simile imbottito se non un satellite di prestigio come la consolle-tavolino di Arketipo della collezione Douglas? Il suo lessico di design è fatto di linee pure ma multifunzionali, con più piani di appoggio su livelli distinti che gli permettono di assolvere a più compiti ed in più posizioni. Può essere posizionato accanto al divano oppure alle sue spalle, e sono diversi i materiali essenziali che giocano tra loro, quali vetro, marmo e metallo, in un tavolino che è fatto apposta per un palato molto esigente.

    Libreria Hangar – Calligaris

    Volete poi circondarvi di ornamenti, decorazioni, oggetti di design o simboli delle vostre passioni? C’è la struttura dalla sagoma originale interamente in metallo dell’ariosa libreria Hangar, un progetto che Gino Carollo ha proposto a Calligaris per le sue linee semplici, essenziali ed adatte a qualsiasi ambiente.
    Con questa libreria a giorno la zona living acquista ariosità ma anche dinamicità per le forme irregolari e sagomate degli scaffali, con una modularità componibile.

    Hangar è autoportante e bifacciale per cui, in caso di ambienti particolarmente estesi, può essere anche proposta a centro stanza, con un uso free-standing che la trasforma anche in elegante divisorio.

    Tavolo allungabile Premier Drive – Cattelan Italia

    Vogliamo concludere la rassegna con un ultimo complemento di arredo immancabile in una zona giorno tutta da vivere, e le cui linee si sposano alla perfezione con i “compagni di viaggio” fin qui descritti. Cattelan Italia infatti regala linee preziose e di sicuro impatto scenico con il tavolo allungabile Premier Drive, per il quale la base in acciaio verniciato goffrato può essere scelta nelle tonalità nero, titanio o grafite e sostiene un ampio piano di appoggio in cristallo di 12 mm di spessore: la nostra versione preferita è quella verniciata in bianco, ma lo potete avere anche graphite.

    Siamo davanti ad un tavolo che comunica emozioni ed arricchisce di valore qualsiasi ambiente per la sua elegante raffinatezza, un vero campione dell’alta qualità Made in Italy.

     

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    Il gusto per le linee decise e sfrontate nel design post-moderno

    Qualche giorno fa ci siamo dedicati alle silhouette curvilinee e tondeggianti per proporvi un paio di complementi di arredo ultra moderni nel design, ma anche nelle avanzatissime tecniche di produzione.
    Oggi invece ci occupiamo di nuovo di idee che sfruttano preferibilmente il concetto di linea dritta, applicandolo a materiali molto più classici e tradizionali: tuttavia, resta ben evidente la forte componente tecnologica necessaria per la loro realizzazione!

    Madia Ola di Riflessi

    Un grande classico dell’arredo contemporaneo, protagonista del catalogo di un’azienda come Riflessi già presente sul nostro blog con la celebre e sempreverde consolle P300 ed alla quale presto dedicheremo altro spazio, è la madia Ola dalle forme dichiaratamente scultoree ed alo stesso tempo leggiadre. Questo mobile contenitore ha delle forme geometriche rigorose nelle quali convive però un design molto accattivante, creato grazie al motivo ondulato che ne abbraccia l’intera struttura rendendolo oggetto dal fascino sofisticato ed elegante specie nelle versioni laccato lucido.
    Ola è personalizzabile a piacimento, con un’ampiagamma di colori disponibili, ed inoltre viene proposta sia a 2 che a 3 ante, anche nella variante alta.

    Chaise longue Air di Flexform

    Linee anch’esse molto rigorose sono quelle della chaise longue Air, quasi secca e scarna nell’essenzialità del suo progetto firmato da Antonio Citterio per Flexform e che fa della sottigliezza della sua struttura in acciaio nichelato una vera scultura da posizionare in un soggiorno dal carattere forte e deciso.
    Sembra quasi essere destinata all’outdoor, tuttavia questa chaise longue che ben di adatta anche a funzioni da dormeuse non è un lettino da bordo piscina, da resort o da nave da crociera ma un complemento di arredo di sicuro impatto per la zona living. Impreziosita da un leggero e confortevole materassino sfoderabile in poliuretano, Air è un oggetto dall’outfit nobile ma funzionale, anche grazie al pratico portaoggetti alloggiato sotto lo schienale reclinabile in 3 posizioni.

    Collezione Mirto – B&B Italia

    Nasce invece espressamente per gli spazi esterni la famiglia di mobili Mirto disegnata ancora da Antonio Citterio per B&B Italia, una collezione di arredi variegata che include tavoli, sedie, panche per l’outdoor con una leggerissima struttura in alluminio e materiali “rustici” quali la fibra di canapa ed il tek. La loro durata nel tempo non riguarda solo la forma, ma anche la struttura stessa che è rifinita e trattata per offrire la massima resistenza agli agenti atmosferici.

    Libreria componibile Plain di Lema

    Se per finire ci trasferiamo nuovamente negli ambienti indoor, accanto a simili progetti nati per esaltare la linearità nei suoi caratteri preminenti trova una perfetta collocazione la libreria componibile Plain che Lema propone nel suo catalogo dopo aver sviluppato il progetto di pura architettura di Francesco Rota.
    La sua struttura è free-standing e non necessita per forza di stare “a parete”, e già questo aspetto contribuisce a farne un elemento originale per l’arredo living in quanto può essere sfruttata come elemento divisorio arioso, leggero ed elegante in un open space che non abbia a rinunciare alla luminosità.
    Personalizzabile agli estremi nelle misure, nei colori, nelle finiture e persino nella scelta dei moduli e della lunghezza delle mensole, la libreria Plain è lavorata nell’essenzialità del metallo a sezione quadrata e gli stessi ripiani sono disponibili in due diversi spessori, ad accrescere il senso di dinamismo.

    La prospettiva offerta è di un contenitore adatto a molteplici usi, che può ospitare libri ed oggetti di varie dimensioni diventando un inestimabile tesoro di funzionalità. Plain è l’icona stessa dell’adattabilità e della flessibilità del mobile alle esigenze di chi il mobile stesso lo vive, un’idea in purissimo stile post-moderno e contemporaneo in cui la spoglia creatività si fa discretamente apprezzare in tutta la sua sobria eleganza esaltando la personalità di chi la vive ma quasi “mimetizzandosi” nell’ambiente.
    Libri, souvenir, piccoli e grandi oggetti di design distribuiti sulle mensole e sui pieni-vuoti non sono più sovrastrutture, ma oggetti ed effetti personali che vengono esaltati e valorizzati. Proprio il gioco di poter distribuire le mensole in maniera asimmetrica oppure secondo uno schema più “regolare” amplifica al massimo i criteri con cui Plain risponde a gusti ed esigenze ed allo stesso desiderio di “cambiamento”, movimentando di tanto in tanto la disposizione!

    Dove sta scritto che il vivere confortevole non possa essere abbinato al rigore di forme geometricamente squadrate, quando i progetti provengono da “cervelli” che hanno scritto la storia dell’interior design?
    Questa corposa rassegna che speriamo vi abbia emozionato leggere almeno quanto noi ci siamo appassionati nel redigerla sta a dimostrarlo!

     

     

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    Un trittico di design: 3 divani firmati B&B Italia!

    In un nostro articolo di alcuni giorni fa abbiamo speso parole di elogio per le collezioni di arredamento firmate dal marchio Maxalto, e nelle quali è più che evidente la mano “sperimentale” di Antonio Citterio. Avevamo anche accennato che Maxalto è un brand appartenente al Gruppo B&B Italia, per cui ci sembra oggi doveroso dedicare attenzione anche ad una casa madre che sin dal 1966 è realtà di rilievo nel panorama dell’arredo di design, con un’organizzazione aziendale che nei decenni si è affermata con il gusto e la creatività tipiche del settore mobiliero italiano supportate da un’evoluzione tecnologica sempre al passo con i tempi e con le richieste della cultura dell’abitare contemporaneo.

    Nascono da queste capacità industriali ed imprenditoriali elementi di arredo dalla personalità incisiva, sempre orientati alla ricerca ed all’offerta di un prodotto migliore che nasca da progetti unici, firmati dai più prestigiosi nomi del design internazionale.
    Noi vogliamo omaggiare oggi proprio Antonio Citterio ed alcuni dei suoi progetti meglio riusciti tra i tantissimi realizzati per B&B Italia all’interno della collezione di sedute e divani, nei quali è evidente la sua competenza nel disegno industriale applicato ad idee equilibrate e ricche di dettagli preziosi.

    Sistema di sedute Ray

    Funzionalità ed estetica convivono in un sistema modulare come Ray, che offre possibilità compositive illimitate grazie alla presenza di pouf, chaise longue, elementi lineari ed angolari: il divano viene progettato “su misura” per integrarsi nell’ambiente cui è destinato, ed ha tra i suoi tratti distintivi i dettagli sartoriali incastonati tra i profili, ancor più enfatizzati se scelti a contrasto.
    Poliuretano sagomato e piuma i cotone riempiono le comode e confortevoli sedute ed i cuscini, per i quali è previsto rivestimento in fibra di poliestere o di cotone per un risultato complessivo che fa dell’eccellenza anche nella durata un motivo che convince chiunque.

    Sistema di sedute Michel

    Con Michel, Citterio ha elaborato una semplicità progettuale ai limiti del minimal: forme semplici e senza fronzoli, decorazioni inesistenti per portare quasi per mano la funzionalità ai suoi vertici estremi.
    Anche per Michel l’ampia gamma di scelta per i moduli consente di adattare la composizione a spazi sia formali che più conviviali, in un gioco compositivo senza fine tra le forme e le linee. Comfort e modernità sono i paradigmi di questo divano imbottito in schiuma di poliuretano e con una robusta struttura interna in tubolari in acciaio verniciato e profili in alluminio.

    Sistema di sedute Michel Club

    Il trittico di divani firmati dall’architetto e designer brianzolo è completato nella nostra rassegna dal “gemello” Michel Club, la diretta evoluzione del precedente sistema che ne modifica in parte l’approccio formale configurando rapporti diversi tra cuscinatura e struttura.
    Si inserisce così meglio nel solco della tradizione del design, tuttavia mantiene una personalità fortemente contemporanea anche sfruttando la sua totale componibilità per ricreare le configurazioni più disparate, con un elevatissimo livello di personalizzazione reso possibile dalle texture, dai colori e dai materiali.

    Un divano B&B Italia è sempre sinonimo di eleganza e di buon gusto, e riesce sempre ad essere al centro dell’attenzione!

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    Trasformismo e flessibilità: i mobili dal doppio lavoro!

    La flessibilità nell’ambiente lavorativo sembra essere diventata requisito di cui nessuna azienda vuole fare a meno: si richiedono sempre più spesso spirito di servizio, disponibilità agli spostamenti, la prontezza di adattamento ai cambiamenti e la sopportazione degli stress a vantaggio del collettivo e della sintonia con i colleghi.

    Un oggetto di design e di arredamento che meglio di ogni altro assume queste caratteristiche “morali” mutuandole dall’uomo è lo sgabello-tavolino, la cui doppia identità si manifesta non solo a seguito degli intenti del progettista ma anche degli usi e delle mansioni che di volta in volta gli vengono assegnati… e lui, lo sgabello-tavolino, esegue sempre in modo fedele, con – per l’appunto – flessibilità e versatilità.
    Si pensi alla facilità di spostarlo, perché quasi sempre si tratta di un oggetto compatto e dalle dimensioni contenute: lo si piazza accanto al divano o alla poltrona su cui stiamo leggendo, come piano d’appoggio per la tisana o per il bicchiere di vino che stiamo sorseggiando e per tutto ciò che vogliamo avere a portata di mano durante il nostro relax.

    Può essere una seduta di emergenza se gli invitati sono troppi, oppure in alcuni casi può anche aiutarci a tenere ordine in casa, se assolve anche alla funzione di contenitore come fa Buddy del catalogo Molteni&C: due coni congiunti per la punta a formare una specie di clessidra, con ripiano apribile per riporvi ciò che si preferisce.

    B&B Italia propone invece Frank, su design di Antonio Citterio, con una minimale struttura cilindrica in acciaio dalle linee sottilissime eppure molto stabile: sta a voi decidere se e quanto è comodo per sedersi qualche istante!
    Un ultimo esempio è un grande classico di Rimadesio, il tavolino Sixty coffee table. La migliore figura la fa senza alcun dubbio “incastrato” tra poltrone e divani, specie in un sistema componibile, eppure la sua solida struttura in alluminio i cui stilemi richiamano l’omonima libreria sa ben “piegarsi” alla funzione di sgabello improprio!

    I tempi difficili ed il trasformismo nell’ambito lavorativo sono così pienamente rappresentati anche dal pragmatismo delle ultime idee di interior design, in questi casi anche alla portata di tutti!

     

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    L’attrazione degli opposti nel living

    L’ultima volta abbiamo omaggiato un interior living di stampo discreto con finiture cromatiche “neutre” e che giocassero le carte della personalità soprattutto sulle linee rigorose. In questa occasione invece vogliamo raccontarvi di un gruppo di complementi di arredo più esuberanti e forse anche più eterogenei tra loro, per uno stile che voglia mescolare di più e quasi andare a contaminare l’uno con l’altro i complementi di arredo con forme e materiali.

    Poltrona Happy di Flexform

    La poltroncina Happy di Flexform è un ideale punto di partenza visto che il suo design si deve ad Antonio Citterio che da sempre con il suo disegno industriale ama introdurre nuovi materiali e concetti nelle collezioni di arredo.
    Ampia seduta e schienale sono sorrette dal telaio in metallo impreziosito dal laccio in cuoio intrecciato a mano ed a trama larga. È questo il particolare che rende unica questa poltroncina, forse ancor più della morbida piuma d’oca che ne imbottisce i cuscini!

    Tavolini Sabi

    Accanto ad essa facciamo un bell’esperimento e posizioniamo tavoli e tavolini della collezione Sabi, un sistema semplice e razionale in tante versioni, dal tondo all’ovale, scaturito da un product design di Setsu & Shinobu Ito. Tutti essenziali nelle forme e nei materiali, hanno struttura metallica con lavorazione a rilievo e sono disponibili con finiture in rovere nero o marmo per il piano d’appoggio.

    Lampada Domo di Karakter

    Per illuminare con la giusta luce uno spazio di relax e di lettura così composto, tra poltroncina e tavolino su cui appoggiare una calda tisana noi giochiamo con uno stile vintage reloaded e piazziamo un grande classico di Joe Colombo, la lampada da terra in metallo Domo recentemente rieditata da Karakter.
    Il suo design funzionale è pensato per renderla una perfetta macchina interamente al servizio del living e dell’uomo, del quale soddisfa tutte le esigenze in modo flessibile in fatto di illuminazione.

     

     

    Con le nostre proposte di oggi abbiamo anche mescolato linee curve e dritte, per raccontarvi come l’attrazione degli opposti sia un altri criterio ispirativo dell’arredo!

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    Armonia ed equilibrio nelle superlative collezioni Maxalto

    B&B Italia, un’azienda della quale presto torneremo ad occuparci con un corposo approfondimento sui suoi sistemi di sedute e divani, firma da 40 anni con il marchio Maxalto – e con grande successo – una collezione di arredi ancora più sofisticati, nei quali l’artigianato di altissima scuola si incontra con le più avanzate tecnologie non solo di produzione.

    La strepitosa eccellenza nella cura dei dettagli di queste serie di arredi le rende paragonabili ad autentiche sculture, perché il legno è lavorato secondo antiche tecniche che richiamano quelle della pura ebanisteria e della liuteria.
    Dal 1993 unico autore e protagonista delle creazioni Maxalto è il designer di punta di B&B Italia, quell’Antonio Citterio che ha saputo con i suoi progetti arricchire la collezione introducendo materiali ancor più preziosi che hanno sviluppato una rete di complementi di arredo oggi ancora più completa, e sempre nel solco della migliore tradizione borghese e contemporanea.

    La suggestione delle 5 distinte collezioni Maxalto è fatta per esprimere un gusto sofisticato ma al tempo stesso originale, con pezzi significativi che in alcuni casi reinterpretano il passato, in altri pongono l’accento su effetti che non ci si attende e quasi provocatori.
    Resta il legno, come ovvio che sia con la sua plasmabilità e nobiltà, il materiale principe, eppure la matericità delle componenti ad esso affiancate riesce addirittura ad esaltarne le doti, con lavorazioni sapienti in cui nessun dettaglio viene mai lasciato al caso.

    C’è qualcosa di realmente speciale nell’arredamento pregiato ed alto di gamma di Maxalto, che scaturisce da una innata cultura per il mobile composto pezzo dopo pezzo per assemblare oggetti dalla qualità superlativa, una scelta che solo in apparenza è controcorrente perché il design organico basato sul trasformismo del legno ha ancora una fortissima presa su una schiera di consumatori “colti” e che sanno recepire i messaggi di una realizzazione che fa comunicare tra loro, in un elitario linguaggio di settore, i pezzi di arredo, le forme, i materiali.

    Una storia di successo lunga oltre 40 anni che non possiamo fare a meno di annoverare tra le più alte vette dell’industria del mobile tricolore!

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    4 complementi di arredo che devi conoscere

    I nostri designers omaggiano l’epoca d’oro

    La passione per due delle decadi più felici del design italiano come quelle degli anni ’50 e ’60 rivive nelle creazioni senza tempo per la zona living proposte oggi da marchi quali Rimadesio, Flexform Meritalia. Vere icone di stile realizzate ad esempio in alluminio laccato, un tema ricorrente di quell’epoca, come la libreria Opus su design di Giuseppe Bavuso per Rimadesio, che porta così nella zona living un’idea geometrica ma modulare facilmente adattabile a diverse esigenze.

    Flexform invece propone Infinity, restando sempre nell’ambito delle librerie, su design in puro stile anni ’60 scaturito dalla matita di Antonio Citterio. Un sistema che permette infinite possibilità compositive, personalizzabile ed accessoriabile a piacimento e pensato per completare l’area living con la giusta dose di rigore e “verticalità”: la libreria icona passa in secondo piano, perché ciò che conta è l’enfatizzazione e la valorizzazione assoluta del suo contenuto, grazie anche al gioco a scacchiera ed agli accessori realizzati a mano.

    Sempre Citterio poi ha saputo rompere gli schemi con il divano Zeus, anch’esso realizzato da Flexform. La base in alluminio regge infatti una seduta dalla spiccata asimmetria, per un divano-oggetto che diventa un pezzo di arredamento di grande carattere, con l’estremo dinamismo delle sue forme.

    Non sfigura affatto al suo fianco, con le sue linee diagonali, il pouf Minah che Massimiliano Fuksas ha disegnato e Meritalia ha concretizzato con una robusta struttura in legno massellorivestita in poliuretano e, a scelta, in pelle o tessuto.
    La variante che meglio ci sembra richiamare il design dei cosiddetti sixties è proprio quella in velluto, perché sa valorizzare le sue forme classiche ma al tempo stesso fluide!

    Il DNA di questi 4 complementi di arredo è decisamente d’autore, l’omaggio all’epoca d’oro del nostro design è più che evidente e viene celebrato rispettandone la tradizione ma ottenendo, grazie alle lavorazioni hi-tech, effetti scenografici di sicuro impatto!

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    La strategia vincente di B&B Italia

    B&B Italia ha costruito, a partire dagli anni ’60, una solida realtà aziendale di respiro internazionale, attraverso un percorso strategico ed imprenditoriale che ha bandito completamente il concetto di staticità. Evoluzione continua quindi, con un approccio manageriale anche a discapito dell’impostazione prettamente artigianale che ispirava, ed in parte ispira ancora oggi, il settore dell’arredamento.

    Un simile paradigma societario rende B&B Italia punto di riferimento in fatto di gusto e creatività di stampo italiano, con una collezione di arredi moderni e contemporanei e mobili di design sempre in linea con il gusto corrente.
    La strategia è quella di una incessante ricerca, anche attraverso un centro interno nevralgico in tal senso, nel quale si elaborano proposte, si fondono esperienze e sensibilità, coinvolgendo negli incontri i più affermati designer internazionali.
    Al valore intrinseco di un design apprezzato a livello globale si affianca la provenienza certificata dei materiali, tutti di altissima qualità sia che si tratti dei legni che dei pellami o dei tessuti, ma anche delle schiumature o delle vernici utilizzate per le laccature.

    C’è un piccolo complemento di arredo firmato B&B Italia che ci ha colpito in modo particolare per la freschezza del suo design: si tratta della poltroncina a dondolo JJ, realizzata in tondino di acciaio cromato su un progetto di Antonio Citterio.
    La comoda seduta ha l’imbottitura a cuscino sorretta da robusti nastri incrociati su un’intelaiatura in legno di rovere: JJ ci piace perché leggera e molto informale, ed esprime senza strafare la forza innovativa delle idee di questo mobilificio italiano.

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    Flexform, un Made in Italy di successo

    Protagonista di oggi su NonSoloArredo è Flexform, azienda della provincia di Monza e Brianza che ha dato inizio alla sua attività di semplice mobilificio negli anni ’70 evolvendosi poi in azienda rinomata per la creatività raffinata delle sue proposte d’arredo: questo grazie alla collaborazione dei più famosi designer, con nomi quali Cini Boeri e Antonio Citterio.

    Oggi Flexform è conosciuta in Italia e nel Mondo per i suoi divani isola, imponenti e confortevoli ma soprattutto modulari: permettono di accostare diversi elementi, anche di forme e misure differenti, per combinare il divano a misura del proprio spazio. Il tutto con la qualità riconosciuta del Made in Italy, dal design all’approvvigionamento di materiali fino alla manifattura.

    Flexform
    non è però solo imbottiti versatili con collezioni molto articolate, che includono anche pouf, poltrone e dormeuse, perché si occupa anche della zona notte e della zona giorno.
    Molto apprezzate sono ad esempio le collezioni living con tavoli e tavolini e le creative proposte dei sistemi contenitori e librerie.
    Le prospettive sono tutte pensate per adattarsi alle esigenze arredative ed abitative più disparate, secondo una filosofia molto ben definita che scommette sulla sperimentazione di nuove forme creative e nuove tecnologie senza per questo dimenticare la tradizione artigiana.

    L’industria dell’arredamento italiana ha in Flexform una punta di diamante fortemente radicata nel territorio ma in grado di espatriare con successo, avendo già raggiunto 75 paesi nel mondo con i suoi shop in shop ma soprattutto con ben 14 flagship stores.

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