Per il 2022 l’ultima Legge di Bilancio ha stabilito delle importanti novità sul fronte del Bonus Mobili, una manovra di incentivo all’acquisto periodicamente rinnovata di anno in anno e che per questo motivo sembrava avere delle caratteristiche di provvisoria contingenza, senza dare certezze ai contribuenti. Adesso tale misura è stata resa molto più strutturale abbracciando un intero triennio, quello 2022-2023-2024, con alcuni distinguo e delle modifiche non relative alle modalità di accesso ma alle cifre messe a disposizione. Se per il 2022 il tetto massimo di spesa è stato fissato in 10mila euro, per i successivi due anni scenderà a 5mila euro.
Come accedere al Bonus Mobili 2022
Per accedere al Bonus Mobili 2022 vige come sempre la condizione di aver avviato degli interventi di ristrutturazione edilizia almeno a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si acquistano i beni oggetto dell’incentivo. È la stessa Agenzia delle Entrate a fornire un dettagliato elenco di ciò che rientra nelle spese detraibili, che include in sostanza tutti gli arredi per la casa, da quelli per la zona giorno alla zona notte inclusi i materassi, tutti i complementi d’arredo e anche gli apparecchi per l’illuminazione principale. Come ovvio rientrano nell’incentivo statale anche le cucine, incluse quelle realizzate su misura da artigiani specializzati.
Agli arredi si aggiungono i grandi elettrodomestici, in tal caso con precisi criteri riguardanti la loro efficienza energetica:
- Classe A e non inferiore per i forni
- Classe E e non inferiore per lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie
- Classe F e non inferiore per frigoriferi e congelatori
Modalità di accesso al Bonus Mobili
Abbiamo indicato tra i requisiti la data di inizio lavori, ma per vedersi riconosciuto il Bonus Mobili 2022 è indispensabile seguire una procedura semplice ma molto ben definita per quanto riguarda i documenti e le altre trafile burocratiche. Vanno infatti presentati in sede di dichiarazione dei redditi e poi conservati in caso di successivi accertamenti tutti i documenti che seguono:
- Attestazioni e ricevute dei pagamenti, anche se effettuati a rate
- Fatture d’acquisto oppure scontrini fiscali che contengano il codice fiscale del contribuente oltre alla precisa indicazione della natura e della quantità dei beni acquistati
- Tutte le certificazioni e le autorizzazioni amministrative, nel caso siano necessarie, rilasciate dagli enti preposti e che attestino la data d’avvio dei lavori di ristrutturazione edilizia.
Rientrano tra le spese che concorrono a determinare il tetto massimo di 10mila euro anche quelle sostenute per il trasporto ed il montaggio, ma è condizione inderogabile che tutti i pagamenti siano effettuati attraverso strumenti trasparenti e tracciabili, ovvero bonifico bancario oppure Bancomat o carta di credito; non sono ammessi in alcun caso pagamenti in contanti né tantomeno con assegni.
Come e quando viene riconosciuto il Bonus Mobili 50%
L’erogazione della cifra spettante, che come abbiamo accennato ha per il 2022 un tetto massimo del 50% di 10mila euro, viene effettuata direttamente da parte dell’Agenzia delle Entrate insieme al rimborso Irpef spettante in Dichiarazione dei redditi: ci si vedranno restituiti quindi un massimo di 500 € all’anno per 10 anni, ma conviene approfittare entro il 31 dicembre 2022 per fare i propri acquisti proprio per usufruire del tetto massimo.
Le giovani coppie di novelli o promessi sposi hanno dunque tutto l’interesse, se hanno da poco acquistato casa, ad avviare quanto prima tutti i lavori necessari. Resta fermo invece il tetto massimo relativo alle spese sostenute nel corso del 2021 e che proprio in questi giorni vengono presentate, fino ad un massimo di 16mila euro, da chi sta preparando la Dichiarazione dei Redditi che sia essa il 730 oppure i modello Redditi persone fisiche.