La qualità della manifattura italiana non la scopriamo di certo oggi, e soprattutto non siamo noi a scoprirla: eppure, da quell'
annus horribilis in cui si è scatenata la famigerata "crisi", moltissime aziende nella Penisola sono andate in difficoltà pur potendo contare su un
know-how impareggiabile.
Alcune imprese hanno saputo tenersi fuori dal pantano con strategie complesse da applicare quanto semplici da concepire, basate essenzialmente sull'innovazione e sulla ricerca di prodotti personalizzati, personalizzabili o comunque unici.
Un macroscopico esempio viene dalla Toscana, dove
Arketipo ha saputo uscire dalla stagnazione, dovuta anche a scarsa intraprendenza ed originalità, grazie alla famiglia
Cattelan che l'ha rilevata nel 2011. E da allora la musica è cambiata, con sperimentazioni e collezioni basate sull'istinto del direttore creativo
Lorenzo Cattelan, il quale di
Arketipo è anche fotografo istituzionale e proprietario.
I prodotti
Arketipo sono diventati in poco più di due anni divani e poltrone che sfoggiano eleganza a livello sartoriale, ed un carattere forte e propositivo.
Pelli e tessuti vengono scelti accuratamente uno per uno attingendo dai più qualificati fornitori toscani, e vanno a comporre dei pezzi unici, realizzati quasi su misura perchè il gioco della personalizzazione e della modularità è la vera chiave su cui puntare per far rinascere il
Made in Italy.
Questa visione in cui gli azzardi sono all'ordine del giorno è anche alla base della scelta, effettuata in prima persona da
Cattelan, di "abitare" i cataloghi togliendo loro quella patina di asetticità: negli scatti da lui stesso immortalati i divani campeggiano in ambienti vissuti, a volte disordinati, ed attorno ad essi passeggiano splendide modelle.
Un modo nuovo di fare
design che trae ispirazioni dalla moda e che non ha paura di lanciarsi in progetti poco convenzionali!