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Cos’è il pellet prestagionale e perché fa risparmiare
 

Cos’è il pellet prestagionale e perché fa risparmiare

Pubblicato da: Christian
Data pubblicazione: venerdì 7 maggio 2021
Data ultima modifica: venerdì 7 maggio 2021
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Cos’è il pellet prestagionale e perché fa risparmiare

Uno dei migliori trucchi per risparmiare, ed anche in maniera consistente, quando si ha in casa una stufa a pellet è quello di acquistare il cosiddetto pellet prestagionale. Riscaldare con questo tipo di combustibile il tuo ambiente e la tua casa è sempre una scelta vantaggiosa ed ecologica, ma se lo farai con il pellet prestagionale potrai spendere ancora meno, a patto che tu non perda di vista alcuni aspetti chiave soltanto per rincorrere il risparmio a qualsiasi costo.

Come scegliere il pellet prestagionale

Quando si parla di pellet, infatti, la sua qualità e le modalità con le quali è ottenuto e conservato sono un fattore da non trascurare mai perché ne va della tua stessa salute e non solo dell’efficienza del sistema di riscaldamento a pellet. Vediamo insieme come orientarsi tra le diverse e numerose offerte di pellet prestagionale che di certo ti è capitato di incontrare su dei cartelloni pubblicitari in giro per strada oppure navigando sul web.

Tipologie di pellet e prezzi

Il cosiddetto pellet prestagionale, a differenza del pellet classico e “di stagione”, è quel particolare tipo di pellet che i produttori ma soprattutto i rivenditori propongono alla clientela in un periodo in cui non ne hanno bisogno e per invogliarli all’acquisto viene offerto a prezzi fortemente scontati. Di norma si considera fuori stagione per il pellet il periodo che va da aprile a settembre, e durante questi mesi potreste trovarvi di fronte occasioni di prezzi che devono però essere valutate con estrema attenzione, avendo la certezza di cosa si sta comprando.

Come acquistare pellet prestagionale

L’acquisto del pellet prestagionale consente di risparmiare, e su questo siamo tutti d’accordo, ma siamo certi che la qualità del pellet che stiamo andando ad acquistare perché invogliati da un prezzo super sia a prova di certificazione? Probabilmente è proprio questo il momento in cui conviene tenere gli occhi maggiormente aperti! Se hai una stufa a pellet sai già molto bene a cosa stiamo facendo riferimento: i tre parametri basilari che identificano un buon pellet e lo distinguono da uno scadente e assolutamente da evitare sono

  • Potere calorifico
  • Umidità
  • Ceneri

in particolare, le ceneri devono dimostrare valori inferiori all’1% per evitare di intasare il bruciatore o di rendere necessaria una pulizia molto più frequente; quanto all’umidità, invece, il pellet che andremo ad acquistare non deve avere un valore superiore al 10%, perché ciò può condizionare il suo potere calorifico. La stessa scrupolosa attenzione deve essere riservata alla compattezza del pellet che ci accingiamo a comprare perché spinti da un prezzo promozionale. Un pellet poco compatto è infatti difficile da movimentare, ma crea anche problemi nella combustione. Resta ferma la assoluta esigenza di rivolgersi solo a pellet certificato ENplus e con una provenienza certa.

Certificazione ENplus e classi di pellet

In base alla certificazione ENplus, il pellet si può suddividere in tre distinte categorie, e ti deve offrire il più basso residuo possibile di ceneri. A1 – ottimo pellet, che offre un residuo di ceneri derivanti da combustione inferiore allo 0,7% A2 – pellet medio, con un residuo di ceneri che può arrivare all’1,5% B – pellet scadente, destinato soprattutto agli usi industriali e che non ti riguarda quindi per il riscaldamento domestico: il suo residuo può toccare addirittura il 3%.

Come conservare il pellet

Il pellet ha bisogno di essere conservato nella maniera più appropriata per mantenere invariate nel tempo le sue caratteristiche, le proprietà e le sue qualità: per il suo stivaggio devono essere scelti luoghi sempre asciutti e ben ventilati, perfettamente isolati da fonti di umidità. Lo stesso principio deve valere anche per i rivenditori, i quali per offrire un prodotto valido devono osservare queste poche scrupolose norme, stoccando il pellet in maniera idonea. Controlla bene i sacchi prima di acquistarli, è sufficiente un esame visivo e fisico perché la presenza di troppa segatura o di pellet sbriciolato indica che non sei di fronte a un buon prodotto. Se ne hai la possibilità, inoltre, testa i cilindretti manualmente, perché devono presentarsi con una forma abbastanza regolare e non devono risultare troppo rigidi nel tentativo di spezzarli. Non lasciarti infine ingannare dal colore, perché il mito della qualità del pellet che dipende da questo fattore deve essere sfatato.

 
 
 
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