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    I consigli per una casa più efficiente e per risparmiare energia

    Anche a livello domestico negli ultimi tempi è molto cresciuta l’attenzione verso l’ambiente e verso la sostenibilità, che per un appartamento vanno a coinvolgere le prestazioni che lo rendono più efficiente dal punto di vista energetico. Ci sono tanti piccoli e grandi accorgimenti che possono essere messi in pratica per risparmiare energia e migliorare le prestazioni energetiche di un immobile, e negli ultimi mesi questo tema ha assunto un rilievo ancora maggiore a causa del costante ed insostenibile aumento dei prezzi dell’energia, sia quella elettrica che quella generata dal gas.
    Giunti a tal punto è evidente che rendere la casa ecosostenibile non è più rimandabile, con vantaggi non solo per l’ambiente dato che vengono ridotte le emissioni inquinanti ma anche per risparmiare energia per abbattere i costi e i consumi in bolletta.

    risparmiare energia

    Cosa si intende per risparmio energetico?

    Cosa significa realmente ed in termini concreti il concetto di risparmio energetico? Non tutti hanno ben chiaro quali sono i parametri e i comportamenti che influiscono sull’efficienza e dunque sui minori consumi di una casa. Al fine di accrescere l’efficienza ci sono anche degli atteggiamenti virtuosi che chiunque e con il minimo sforzo può mettere in pratica anche prima di intervenire con specifiche opere di ristrutturazione e riqualificazione: parliamo di comportamenti volti e finalizzati a limitare i consumi e risparmiare energia.

    Come aumentare l’efficienza con piccoli trucchi

    Piccoli trucchi e stratagemmi alla portata di tutti vanno messi in atto nel quotidiano e concorrono ad un contenimento del consumo di elettricità e di gas sia per il riscaldamento che per ogni altra attività domestica.
    Relativamente all’elettricità, ad esempio, su può fare quanto segue:

    • Usare multiprese con interruttore per non mantenere in stand-by diversi apparecchi elettrici: il piccolo led luminoso che resta acceso ha un consumo che, seppur minimo, si fa sentire nel lungo periodo.
    • Sostituire tutte le lampadine di casa con quelle a LED e a risparmio energetico, che consumano fino all’80% in meno con una resa addirittura superiore a tutte le altre lampadine tradizionali.
    • Privilegiare ogni volta che è possibile l’illuminazione naturale, anche ristudiando l’organizzazione e la disposizione delle stanze e degli arredi.
    • Installare dove necessario dei dimmer, che al costo di pochi euro sono piccoli strumenti che permettono di regolare l’intensità della luce emessa dalle lampadine.
    • Privilegiare al momento della sostituzione tutti gli elettrodomestici più moderni e dalla classe energetica più elevata, un investimento che abbatte i consumi e viene quindi facilmente ammortizzato.
    • Prestare attenzione alle condizioni del proprio contratto di fornitura, così da mettere in funzione gli elettrodomestici che consumano di più solo nelle fasce orarie più convenienti.

    Per il risparmio sotto il profilo termico, invece, i piccoli accorgimenti iniziali per risparmiare energia sono:

    • Aumentare l’effetto barriera durante la notte, abbassando sempre le tapparelle e serrando le imposte così da trattenere il calore.
    • Installare un termostato intelligente e di ultima generazione, un intervento poco costoso ma che consente di gestire l’accensione del riscaldamento solo quando è realmente necessario ed evitando così ogni tipo di spreco.
    • Fare un’attenta verifica di tutti gli eventuali spifferi o fessure presenti in prossimità degli infissi, così da isolare meglio l’appartamento.
    • Laddove possibile, privilegiare infissi a doppio o triplo vetro così da opporre la migliore barriera alla fuga di calore: anche questo è un investimento che ripaga nel tempo.

    Quanto consumiamo, e come risparmiare energia?

    L’unico strumento per conoscere quali sono i reali consumi di un appartamento e quale sia la sua reale efficienza energetica è l’Attestato Di Prestazione Energetica APE, il documento che descrive le caratteristiche dell’immobile in questione e che dal 2013 è stato reso obbligatorio in special modo quando si deve vendere casa. Nel momento in cui si conoscono i livelli di prestazioni della propria casa, infatti, diventa molto più semplice sapere dove e come intervenire per migliorarne l’efficienza fino alla riflessione sull’installazione di un sistema isolante a cappotto, una strada da percorrere anche per aumentare il valore dell’immobile stesso prima di venderlo.
    In più, per aumentare il risparmio energetico di casa si consiglia sempre di fare una attenta verifica, magari facendosi seguire da un consulente esperto, sui bonus e sulle agevolazioni fiscali in vigore che consentono di coprire ed ammortizzare le spese con enormi vantaggi per tutti i consumatori.

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    Il sistema di isolamento termico ETICS

    sistema di isolamento termico etics

    Negli ultimi mesi è salito alla ribalta un acronimo prima conosciuto bene solo dagli addetti ai lavori del settore edilizia e ristrutturazioni: si tratta della voce ETICS, che sta per External Thermal Insulation Composite System.
    Esso cela dietro di sé un’enorme valenza soprattutto in termini di riqualificazione energetica degli edifici e degli appartamenti, ed ha ricevuto impulso dagli incentivi statali erogati attraverso il SuperBonus 110%.
    Tale sistema esterno di isolamento termico a cappotto è disciplinato da precisi criteri e riferimenti normativi, e i soli interventi effettuati secondo i parametri ETICS hanno accesso al bonus, una misura varata con due precisi intenti: stimolare l’economia stagnante in questo settore a causa della pandemia da coronavirus, ed ottenere allo stesso tempo una riqualificazione dell’intero patrimonio immobiliare nazionale.

    Come si compone un sistema a cappotto ETICS?

    I sistemi di isolamento termico a cappotto ETICS trovano applicazione in tutta Europa da oltre 30 anni in quanto costituiscono il più rapido ed efficace metodo per coibentare gli edifici di tipo civile, industriale o di servizio non solo preesistenti ma anche di nuova costruzione. L’architettura è quella di un sistema composito i cui diversi elementi, tutti tra loro compatibili, operano in maniera sinergica per raggiungere dopo l’installazione risultati funzionali che garantiscono enormi vantaggi strutturali ed economici di lunga durata nel tempo.
    La semplificazione del sistema e della sua composizione può essere compiuta secondo il seguente schema:

    • Uno strato di collante per il fissaggio – Ci sono specifici collanti e adesivi appositamente formulati per sostenere i pannelli isolanti ed assicurarne la stabilità verticale; solo alcuni casi i pannelli richiedono l’integrazione di fissaggi di tipo meccanico.
    • Uno strato isolante – I pannelli che compongono lo strato isolante possono essere di diversi materiali, sia di origine minerale che sintetica. Tutti sono ottimizzati per proteggere le pareti esterne dagli agenti atmosferici e per garantire all’edificio il migliore isolamento termico ed in molti casi anche acustico, e tra i più utilizzati ci sono i pannelli o lastre in polistirene espanso sinterizzato (EPS) i quali devono essere conformi ai requisiti elencati nella normativa di riferimento EN 13163.
    • Strato di intonaco – A protezione dei pannelli viene poi steso uno strato sottile di intonaco integrato da una leggera rete di rinforzo, molto spesso in fibra di vetro, che rafforza la tenuta complessiva del sistema e contribuisce ad un migliore assorbimento di tensioni superficiali e sollecitazioni di natura meccanica.
    • Strato di finitura – A completare l’opera il professionista edile stende uno strato di finitura che oltre a proteggere l’involucro così composto dagli agenti atmosferici ha, grazie alla continuità del rivestimento, anche delle funzioni estetiche.

    Quali funzioni ha un sistema a cappotto ETICS?

    Le reali e concrete funzioni del sistema di isolamento a cappotto esterno ETICS che ne rendono così conveniente l’installazione anche al netto delle agevolazioni garantite dal SuperBonus 110% non riguardano solo una migliore protezione dalle intemperie, ma anche il contributo al comfort domestico. Gli spazi residenziali ed abitativi vengono infatti isolati e senza punti di discontinuità sia dal caldo che dal freddo, con la conseguenza di annullare le dispersioni termiche ed energetiche: in sostanza, durante l’inverno si risparmierà sul riscaldamento perché il calore generato sarà trattenuto e si potrà far lavorare caldaie o stufe a regimi più bassi, mentre in estate i climatizzatori avranno bisogno di meno tempo per raggiungere un raffrescamento più che sufficiente alle proprie aspettative e che verrà trattenuto. Il tutto comporterà sensibili risparmi in bolletta con condizioni termo-igrometriche dell’intero edificio stazionarie nel tempo.

    I vantaggi del sistema a cappotto ETICS

    Siamo certi che nelle ultime settimane hai sentito spesso parlare di Superbonus 110% e della voce ETICS, senza però sapere bene di cosa si trattasse, mentre se sei arrivato a leggere fin qui hai di certo le idee più chiare su questo acronimo e sull’enorme valore che esso assume per la riqualificazione energetica della tua casa.
    Alcuni dei vantaggi di tale sistema risultano già evidenti da quanto espresso nel recedente paragrafo, ma ce ne sono diversi altri perché isolare in maniera continua e sicura delle pareti realizzate in materiali anche eterogenei tra loro con un cappotto continuo, omogeneo e uniforme fa sì che l’edificio sia più resistente a qualsiasi deformazione di tipo strutturale essendo meglio protetto dall’esterno dagli agenti atmosferici anche più estremi. In più, abbattendo le dispersioni termiche si eliminano anche i fastidiosi fenomeni dei ponti termici tra interno ed estrerno, principali responsabili (a causa delle condense) della formazione di muffe all’interno dell’abitazione.
    Viene messa in atto una definitiva prevenzione da crepe sulle pareti, distacchi di intonaco e persino dalle infiltrazioni, con edifici che assumono una maggiore durata del loro aspetto nel tempo e senza deterioramenti.
    I progressi della tecnica e della ricerca tecnologica in questo campo, in special modo sui materiali e sui collanti dei quali è stata studiata la conducibilità termica rendono questo sistema sebbene già performante in continua evoluzione.

    Vantaggi sul mercato immobiliare

    Un concretissimo vantaggio di tipo economico è infine rappresentato dal miglioramento della classe energetica di edifici e appartamenti, i cui proprietari a lavori ultimati possono richiedere l’aggiornamento dell’APE (Attestato di prestazione energetica) vedendosi riconoscere una classe più elevata.
    È evidente che questo passaggio pone un appartamento anche sul mercato immobiliare in posizione di privilegio: esso si rivela appetibile per chi cerca una casa confortevole ed efficiente, e vantaggioso da vendere per chi ha intensione di acquistare un’altra casa. Questa rivalutazione del patrimonio immobiliare italiano è estremamente virtuosa, in special modo se si riflette su una nota a margine: mettere in opera un sistema di isolamento a cappotto ETICS non implica in alcun modo intaccare la volumetria interna degli spazi di casa!

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    Come si misura l’isolamento termico?

    In un’epoca come quella che stiamo attraversando, nella quale sia i privati che i professionisti dell’edilizia sono a caccia di informazioni su come ottenere il famoso Superbonus 110%, diventa fondamentale conoscere le caratteristiche dei prodotti e dei materiali adoperati. Noi intendiamo fornirvi una guida di massima sulla misura corretta dell’isolamento termico, offrendovi alcuni cenni in materia per conoscere i parametri e le grandezze che secondo le normative devono essere rispettati per rientrare tra i materiali accettati.

    Cenni sull’isolamento termico

    Il primo parametro da tenere in considerazione è quello della conducibilità termica dichiarata dal produttore, che è il più immediato strumento per confrontare tra loro i diversi materiali isolanti. Tale valore indica infatti quanto un materiale può condurre, ossia quanti Watt (nel senso di calore) passano attraverso lo spessore di un metro di un determinato materiale isolante. È un valore calcolato in base all’unità di misura λD ed espresso in W/mK, e corrisponde alla conducibilità termica dichiarata dal produttore del materiale isolante.

    I diversi valori di λD

    Va quindi chiarito che più basso è il valore di λD espresso in W/mK e maggiori sono le proprietà isolanti del prodotto, perché tale numero indica le reali proprietà di isolamento dalle quali dipendono le migliorie nell’efficientamento energetico di un edificio o di una abitazione sottoposti a ristrutturazione e riqualificazione al fine di migliorarne la classe energetica, anche con delle ovvie ricadute sulla quotazione dell’immobile stesso che acquista maggior valore.

    Per fare un esempio pratico, se il valore di λD si attesta di 0,030 W/mK significa che tale materiale isolerà il doppio rispetto ad uno con valore di λD pari a 0,060 W/mK, e il posatore riuscirà quindi ad ottenere le stesse prestazioni di isolamento termico con un isolante dello spessore ridotto della metà. Naturalmente il valore è per convenzione, e per facilitare le misurazioni ma soprattutto i raffronti a parità di spessore, calcolato su uno spessore campione di 100cm: una misura che nella realtà non viene mai utilizzata. Se vogliamo conoscere il valore della prestazione nello spessore di reale utilizzo dovremo fare riferimento al calcolo della RD, ossia della Resistenza Termica dichiarata dal produttore.

    I valori di RD

    Il valore RD della Resistenza Termica sta ad indicare quanta resistenza il materiale in questione oppone al passaggio del calore con quello specifico spessore, ed è misurato in Watt. In tal caso, maggiore è il valore di RD e maggiori saranno le proprietà isolanti del prodotto, ed esso aumenta in proporzione ad ogni aumento di spessore.

    Conoscere entrambi i valori appena menzionati, λD e RD, è di fondamentale importanza per conoscere a quale livello di isolamento termico stiamo conducendo un immobile per esempio mettendo in opera un sistema a cappotto esterno, una delle tecniche più diffuse e di facile applicazione. I due valori devono essere espressamente indicati sull’etichetta dei materiali utilizzati per il proprio cantiere, ma è anche possibile calcolarli separatamente conoscendo solo uno dei due secondo le formule

    • RD = Spessore (in metri) ÷ λD
    • λD = Spessore (Espresso in metri) ÷ RD

    Ai fini del risparmio energetico queste grandezze sono del tutto imprescindibili!

    Photo Credit: Valentin Bachem

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  • Stufa a metano blue flame, cosa c’è da sapere e come funziona

    stufe blue flame

    Stufe aggiuntive per migliorare il comfort domestico

    Tra gli strumenti che possono aiutare ad accrescere il comfort domestico durante i freddi mesi invernali ci sono senza alcun dubbio le stufe aggiuntive. Si tratta di strumenti integrativi che in nessun caso possono rimpiazzare un efficiente sistema di riscaldamento, che sia esso basato su una tradizionale caldaia a gas che su una stufa a pellet, tuttavia l’efficienza termica ed energetica dell’appartamento può in determinati frangenti essere accresciuta quando le temperature calano ancora di più.

    Stiamo parlando di piccoli e pratici strumenti di riscaldamento estemporaneo, utili ad esempio per garantirsi un surplus di calore in bagno al momento della doccia o comunque per riscaldare meglio singoli ambienti in determinati momenti della giornata, un compito assolto benissimo dalle stufe semoventi su ruote piroettanti ed alimentate a GPL o a metano.
    Molto spesso queste stufe mobili risultano “salvifiche”, e le più comuni sono quelle che sfruttano la tecnologia ad infrarossi con riscaldamento di piastre ceramiche poste nella parte anteriore. Con gli infrarossi ad essere riscaldati sono gli oggetti e le superfici e non l’aria circostante, con un conseguente risparmio energetico e una ottimizzata gestione dei consumi.
    Accanto ai modelli di stufe ad infrarossi ci sono però le stufe blue-flame, che bruciano esclusivamente metano e garantiscono uguale efficienza: sono loro le protagoniste del nostro articolo.

    Perché scegliere una stufa blue-flame a metano

    Come dice il suo stesso nome, dal momento che è alimentata a gas metano una stufa blue-flame genera una suggestiva fiamma di colore blu. Non basta di certo questo fattore estetico, per quanto gradevole, ad avallare una sua scelta come supporto di riscaldamento supplementare: esteticamente questo tipo di stufa ricorda quelle a infrarossi, ma il suo meccanismo di funzionamento è leggermente diverso.

    Intanto, il bruciatore è protetto da un robusto vetro temperato resistente al calore, il quale si diffonde in senso verticale riscaldando tutto il pannello. Si tratta di un elemento più che valido per riscaldare singole stanze ed ambienti con un volume fino a 100 m³ (parliamo di circa 40 m² in una casa di altezza standard) grazie alla sua potenza termica massima di 4100 W/h, e molto spesso in questi modelli c’è anche l’opzione che consente di modulare tale intensità di calore.

    Installazione di una stufa blue-flame

    Tra gli ulteriori vantaggi di una stufa blue-flame c’è la semplicità della sua installazione, che non necessita di costosi interventi murari o di stravolgimenti dell’appartamento. Basta infatti collegarla al proprio impianto di distribuzione del gas metano, senza la necessità di un allaccio elettrico in quanto per la sua accensione la stufa porta integrato nella struttura un dispositivo piezoelettrico.

    Rispetto alle stufe mobili, inoltre, questa stufa è molto meno ingombrante dal momento che non deve offrire alloggio per la bombola essendo alimentata direttamente dalla rete del gas, ed ha una forma ultraslim. Ciò ne permette una facile integrazione in qualsiasi angolo della tua casa, sia con l’installazione sospesa a parete grazie agli appositi supporti sia con i piedini di appoggio per la versione a pavimento.
    Come evidente, l’ingombro che ne risulta è minimo, ma massimi sono i benefici per comfort e benessere!

    E per chi fosse scettico sull’alimentazione e sulla combustione del gas, passiamo a sfatare alcuni falsi miti e a fugare i dubbi sulla sicurezza nel prossimo paragrafo.

    Sicurezza delle stufe blue-flame a metano

    Le stufe blue-flame attualmente in commercio garantiscono elevati standard di sicurezza, rispettando le rigide normative europee che disciplinano questa categoria di prodotti. Il doppio sistema di sicurezza del quale sono equipaggiate tutela infatti il consumatore dagli unici due potenziali rischi che qui riportiamo:

    • L’analizzatore integrato dello stato dell’atmosfera monitora costantemente il livello di anidride carbonica presente nell’ambiente, e se rileva che la percentuale supera l’1,5% spegne automaticamente la stufa interrompendo l’erogazione del gas.
    • In caso di accidentale spegnimento della fiamma pilota, evento che di rado può verificarsi (a causa di uno spiffero o di una corrente d’aria) ma che comunque va tenuto in debita considerazione, il sistema di sicurezza interviene interrompendo all’istante l’erogazione del gas.

    Va tuttavia precisato e tenuto debito conto di un aspetto di questo tipo di stufe: esse non hanno canna fumaria di sfogo, per cui devono essere messe in funzione solo in ambienti nei quali sia garantita una costante presa d’aria per il suo ricambio.
    Un’apertura permanente è tutto ciò che serve, mentre l’uso non è consigliato in ambienti troppo piccoli ed angusti che siano inferiori ai 15 m³.

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  • Camini elettrici nella zona living: ecco cosa sapere

    Arricchire la zona living di casa con un camino elettrico è un’idea eccellente non solo dal punto di vista estetico, ma anche per i numerosi vantaggi di carattere pratico che offre. Non bisogna dimenticare, infatti, che il camino elettrico non ha bisogno né di un sistema di ventilazione né di una canna fumaria, e quindi può essere posizionato in qualsiasi angolo del soggiorno, senza che vi siano particolari vincoli organizzativi a cui badare.

    Anche se si vive in condominio, quindi, ci si può godere tutto il fascino di un camino, per di più evitando i disagi che derivano dall’installazione di un modello a gas o a legna. I camini elettrici oggi si possono ordinare anche su e-commerce online come il sito di Barzotti, distributore nazionale di numerose marche e tipologie di camini elettrici.

    Come installare un camino elettrico in salotto

    Se sei in cerca di consigli su come arredare la zona living, quindi, il ricorso a un camino elettrico è di sicuro una delle opzioni che meritano di essere prese in considerazione, anche perché non presuppone la necessità di strutture di ventilazione permanenti (la canna fumaria, in sostanza). Questo vuol dire che un giorno puoi mettere il camino elettrico contro una parete e il giorno dopo spostarlo all’angolo opposto del soggiorno, senza fatica.

    E se hai voglia di scaldare anche altri ambienti, nulla ti vieta di spostare il camino dalla sala alla camera da letto, alla taverna, alla mansarda, e così via. Non occorrono interventi edilizi, e tutto ciò che devi fare è attaccare o staccare la spina alla presa della corrente.

    Il giusto design per un arredamento vincente

    Qualunque zona living ha la possibilità di essere valorizzata per mezzo di un camino elettrico, con la fiamma tremolante che può essere visualizzata con facilità e in maniera spettacolare grazie, tra l’altro, all’installazione di luci ad hoc e di fibre ottiche dentro l’impianto.

    Bisogna solo tener presente che, una volta spento, il camino elettrico non riesce a garantire per molto tempo il calore desiderato; ma d’altro canto si può approfittare del vantaggio per il quale non appena viene acceso il dispositivo riesce a riscaldare l’ambiente in tempi rapidi.

    Tutti i buoni motivi per scegliere il camino elettrico

    Quello della mobilità è un aspetto da non sottovalutare quando si pensa di comprare un camino elettrico per il soggiorno. Per altro, i modelli hanno dimensioni differenti e possono essere personalizzati a seconda delle necessità. Il solo accorgimento da ricordare consiste nel far controllare l’impianto elettrico.

    Solo alcuni modelli sono programmati per essere collocati in prossimità di una parete, mentre gli altri devono essere tenuti a distanza per evitare il rischio di incendio. Inoltre è consigliabile proteggere l’area in cui si trova la fiamma con una specie di parafiamme, sempre per questioni di sicurezza. Sì, perché il camino elettrico riscalda davvero, non solo la zona living ma anche il resto della casa (ovviamente sempre in relazione alla configurazione e alle dimensioni dell’appartamento).

    Il caminetto elettrico in estate

    Anche nei mesi più caldi si può ricreare in soggiorno una piacevole atmosfera grazie al caminetto elettrico: molti modelli, infatti, permettono di visualizzare la fiamma danzante senza che si sia per forza costretti ad usufruire anche del riscaldamento. Le due funzioni sono separate, e si può decidere di sfruttare solo una o entrambe.

    Ovviamente, sia per la regolazione della fiamma che per quella della temperatura si ha a disposizione un termostato. Infine, si può anche decidere di installare nella zona living un caminetto elettrico con ionizzatore, un dispositivo che è in grado di eliminare le impurità dell’aria con gli ioni.

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    Cos’è il pellet prestagionale e perché fa risparmiare

    Uno dei migliori trucchi per risparmiare, ed anche in maniera consistente, quando si ha in casa una stufa a pellet è quello di acquistare il cosiddetto pellet prestagionale.
    Riscaldare con questo tipo di combustibile il tuo ambiente e la tua casa è sempre una scelta vantaggiosa ed ecologica, ma se lo farai con il pellet prestagionale potrai spendere ancora meno, a patto che tu non perda di vista alcuni aspetti chiave soltanto per rincorrere il risparmio a qualsiasi costo.

    Offerte pellet prestagionale

    Come scegliere il pellet prestagionale

    Quando si parla di pellet, infatti, la sua qualità e le modalità con le quali è ottenuto e conservato sono un fattore da non trascurare mai perché ne va della tua stessa salute e non solo dell’efficienza del sistema di riscaldamento a pellet.
    Vediamo insieme come orientarsi tra le diverse e numerose offerte di pellet prestagionale che di certo ti è capitato di incontrare su dei cartelloni pubblicitari in giro per strada oppure navigando sul web.

    Tipologie di pellet e prezzi

    Il cosiddetto pellet prestagionale, a differenza del pellet classico e “di stagione”, è quel particolare tipo di pellet che i produttori ma soprattutto i rivenditori propongono alla clientela in un periodo in cui non ne hanno bisogno e per invogliarli all’acquisto viene offerto a prezzi fortemente scontati. Di norma si considera fuori stagione per il pellet il periodo che va da aprile a settembre, e durante questi mesi potreste trovarvi di fronte occasioni di prezzi che devono però essere valutate con estrema attenzione, avendo la certezza di cosa si sta comprando.

    Come acquistare pellet prestagionale

    L’acquisto del pellet prestagionale consente di risparmiare, e su questo siamo tutti d’accordo, ma siamo certi che la qualità del pellet che stiamo andando ad acquistare perché invogliati da un prezzo super sia a prova di certificazione?
    Probabilmente è proprio questo il momento in cui conviene tenere gli occhi maggiormente aperti!
    Se hai una stufa a pellet sai già molto bene a cosa stiamo facendo riferimento: i tre parametri basilari che identificano un buon pellet e lo distinguono da uno scadente e assolutamente da evitare sono

    • Potere calorifico
    • Umidità
    • Ceneri

    in particolare, le ceneri devono dimostrare valori inferiori all’1% per evitare di intasare il bruciatore o di rendere necessaria una pulizia molto più frequente; quanto all’umidità, invece, il pellet che andremo ad acquistare non deve avere un valore superiore al 10%, perché ciò può condizionare il suo potere calorifico.
    La stessa scrupolosa attenzione deve essere riservata alla compattezza del pellet che ci accingiamo a comprare perché spinti da un prezzo promozionale. Un pellet poco compatto è infatti difficile da movimentare, ma crea anche problemi nella combustione.
    Resta ferma la assoluta esigenza di rivolgersi solo a pellet certificato ENplus e con una provenienza certa.

    Certificazione ENplus e classi di pellet

    In base alla certificazione ENplus, il pellet si può suddividere in tre distinte categorie, e ti deve offrire il più basso residuo possibile di ceneri.
    A1 – ottimo pellet, che offre un residuo di ceneri derivanti da combustione inferiore allo 0,7%
    A2 – pellet medio, con un residuo di ceneri che può arrivare all’1,5%
    B – pellet scadente, destinato soprattutto agli usi industriali e che non ti riguarda quindi per il riscaldamento domestico: il suo residuo può toccare addirittura il 3%.

    Come conservare il pellet

    Il pellet ha bisogno di essere conservato nella maniera più appropriata per mantenere invariate nel tempo le sue caratteristiche, le proprietà e le sue qualità: per il suo stivaggio devono essere scelti luoghi sempre asciutti e ben ventilati, perfettamente isolati da fonti di umidità.
    Lo stesso principio deve valere anche per i rivenditori, i quali per offrire un prodotto valido devono osservare queste poche scrupolose norme, stoccando il pellet in maniera idonea.
    Controlla bene i sacchi prima di acquistarli, è sufficiente un esame visivo e fisico perché la presenza di troppa segatura o di pellet sbriciolato indica che non sei di fronte a un buon prodotto.
    Se ne hai la possibilità, inoltre, testa i cilindretti manualmente, perché devono presentarsi con una forma abbastanza regolare e non devono risultare troppo rigidi nel tentativo di spezzarli.
    Non lasciarti infine ingannare dal colore, perché il mito della qualità del pellet che dipende da questo fattore deve essere sfatato.

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  • Cambiare la stufa, tutti i buoni motivi per farlo

    Perché cambiare la stufa? Se il tuo strumento per il riscaldamento domestico è vecchio la risposta è anche abbastanza scontata: perché è conveniente per la sicurezza e per il risparmio.
    Ci sono però numerose altre ragioni che devono e possono spingerti a compiere questo passo, e le vedremo insieme in questo articolo.
    Sorvoliamo in un primo momento sui benefici che questo gesto può apportare all’ambiente ed alla comunità tutta, ne parleremo in un successivo paragrafo, e parliamo prima dei reali e concreti vantaggi che tu in prima persona puoi ottenere dalla sostituzione della stufa.

    Incentivi per il cambio della stufa

    Chi decide di acquistare un nuovo prodotto per il riscaldamento domestico, che sia esso una stufa a pellet o una stufa a legna e scelta tra quelle di ultima generazione ha accesso infatti in questo momento ad agevolazioni fiscali ed incentivi governativi che coinvolgono sia gli interventi di ristrutturazione edilizia che quelli di riqualificazione energetica degli immobili. Ne abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo dedicato alle detrazioni per l’acquisto di stufe a pellet, che ti consigliamo di rileggere. Un esempio del secondo tipo è il Conto Termico 2.0, grazie al quale si ricevono contributi fino al 65% dell’investimento effettuato per rimpiazzare uno strumento obsoleto.
    Si tratta di un incentivo sempre più richiesto ed apprezzato, stando ai numeri, che anno dopo anno evidenziano una costante crescita del numero di domande.
    Sottolineiamo come l’ecocompatibilità sia al centro di tutti i prodotti di nuova generazione, e ciò comporta anche un sensibile contenimento non solo delle emissioni ma per diretta conseguenza anche dei consumi, ed ecco spiegato come la sostituzione della stufa porti con sé la diretta conseguenza ed il vantaggio di ridurre le spese per il combustibile.

    I benefici per l’ambiente

    Si stima che se tutti gli impianti a legna oggi presenti in Italia venissero sostituiti da quelli di ultima generazione si otterrebbe una riduzione delle emissioni di polveri sottili derivanti dalla combustione domestica delle biomasse pari ad almeno il 70%. Ecco spiegato perché la sostituzione della stufa è anche un gesto virtuoso, consapevole e molto green, che riduce il particolato nell’atmosfera e fa quindi bene al pianeta. Contenendo l’impatto delle necessità di riscaldamento dei cittadini sull’ambiente, gli incentivi hanno sì lo scopo di smuovere il mercato, ma anche quello di rendere il nostro paese più sostenibile.

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    Detrazione per l’acquisto di stufe a pellet 2020

    Per completare una panoramica sugli incentivi e le detrazioni fiscali che sono validi in questo 2020, dopo aver affrontato il tema Bonus Caldaia e quello del Bonus Ristrutturazioni 2020 è il momento ora di analizzare le detrazioni previste per l’acquisto di una stufa.
    Acquistare
    e installare una stufa a pellet per riscaldare casa ed anche per produrre l’acqua calda per usi sanitari è una scelta virtuosa e responsabile, perché rispetta l’ambiente e contribuisce a migliorare l’efficienza energetica degli immobili e a ridurre gli sprechi.

    Per queste ragioni tali acquisti sono incentivati da parte dello Stato con una serie di misure fiscali sotto forma di detrazione, che più volte sono state prorogate di anno in anno negli ultimi tempi.

    A quanto ammontano le detrazioni?

    Le detrazioni per l’acquisto di una stufa a pellet ammontano al 50% della spesa sostenuta, una cifra che sotto forma di detrazione Irpef viene rimborsata al cittadino e contribuente in 10 anni.
    In alternativa, seguendo una specifica procedura denominata Conto Termico che analizzeremo nel dettaglio in un successivo paragrafo si può ottenere un contributo diretto nel caso si effettui una sostituzione della stufa a pellet.

    Quando si applica la detrazione del 50%?

    Nel caso si acquisti una nuova stufa a pellet oppure a legna che sia in grado di abbassare le emissioni diminuendo così l’impatto ambientale ed innalzando la soglia di risparmio energetico dell’edificio può essere applicata la detrazione del 50%.
    Va sottolineato che proprio per incentivare la riqualificazione edilizia la cifra che viene restituita nel corso di 10 anni riguarda solo prodotti dalle elevate prestazioni, con un rendimento minimo non inferiore al 70%: è questo un vincolo ben comprensibile, studiato per favorire la diffusione di strumenti più performanti.
    Ottenere la detrazione è facile, basta presentare unitamente alla fattura di acquisto che includa tutti i dati fiscali di acquirente e rivenditore anche una dichiarazione certificata del produttore che ne attesti le prestazioni.

    Quando si applica il Conto Termico?

    Se il tuo apparecchio per il riscaldamento è a basse prestazioni energetiche ed oramai obsoleto e vuoi sostituirlo con un nuovo apparecchio dalle caratteristiche più avanzate puoi accedere alla speciale agevolazione che va sotto il nome di Conto Termico. In questo caso si tratta di un contributo in denaro in vigore già da alcuni anni e che nelle sue prime versioni prevedeva un massimale di rimborso come sostegno economico sotto forma di assegno (inviato direttamente sul conto corrente bancario) pari a 2.300 euro, che veniva erogato in un’unica soluzione appena due mesi dopo l’approvazione della domanda.
    I questo caso i requisiti per accedere sono particolarmente restrittivi perché la stufa deve soddisfare specifiche caratteristiche di rendimento e di emissioni. Entro 60 giorni dalla conclusione dell’intervento di installazione va presentata la domanda accludendo anche la certificazione di smaltimento dell’apparecchio dismesso.

    Aggiornamento Conto Termico 2020

    Il Conto Termico a partire dal 2016 ha subito una revisione e sono state introdotte alcune novità sul fronte delle cifre rimborsabili e delle modalità di erogazione, fermo restando che la percentuale anche per questo Conto Termico 2.0 e valido nell’anno 2020 è stata mantenuta al 65% delle spese complessive effettuate.
    È stata infatti innalzata la soglia massima dell’importo ottenibile, che fino a 5.000 euro viene erogata in un’unica soluzione e sempre nelle stesse tempistiche, mentre per cifre che superano tale soglia il contributo viene erogato in 2 rate con cadenza annuale.
    Le domande possono essere presentate online sul sito del Gestore Servizi Energetici GSE raggiungibile a questo link.

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    Stufa o camino: quale scegliere?

    Per riscaldare la nostra casa bisogna fare la scelta giusta. Ci sono diverse opzioni, quale sia la migliore dipende da vari fattori e ovviamente dalle nostre necessità. C’è differenza tra un semplice focolare aperto, attorno al quale sedersi con gli amici per arrostire castagne in autunno e un termocamino o una stufa di ultima generazione che ci permettono, invece, di riscaldare l’intera casa.

    Scegliere a seconda del budget

    Se il budget a disposizione non è molto alto, sarà meglio optare per una stufa. Rispetto a quelli di un camino, i costi di una stufa sono decisamente inferiori, installazione compresa. Per risparmiare invece sul consumo del combustibile, una stufa alimentata a pellet o a legna rivestita in pietra ollare ha la particolare proprietà di accumulare il calore e sprigionarlo gradualmente nell’ambiente, il suo costo però può arrivare fino a 10.000 euro.

    Con un budget alto, optare per il termocamino rappresenta l’evoluzione del classico caminetto. Alcuni modelli più recenti possono essere gestiti da una scheda elettronica per ridurre al massimo le emissioni.

    Questione di design

    Quando si arreda una casa il fattore estetico è decisivo; il design delle stufe può raggiungere una certa raffinatezza, ma nulla a confronto con la versatilità di un caminetto. Quest’ultimo infatti può adattarsi a qualunque tipo di arredo grazie alla creazione di un rivestimento su misura e alla possibilità di utilizzare diversi materiali. Permette inoltre di godere del vero piacere del fuoco, sia nel caso del classico caminetto che in quello del termocamino dove il fuoco è chiuso dai vetri.

    Installare un camino, però, non è sempre possibile, l’impianto della casa deve essere predisposto, abbiamo bisogno di una canna fumaria di almeno 4 metri, mentre la stufa è meno soggetta ai vincoli strutturali della casa.

    Il combustibile giusto

    Un camino può essere alimentato solo a legna, pellet o bioetanolo, le stufe anche a gas o policombustibile. Il Bioetanolo, pur avendo un costo più elevato rispetto alla legna, non necessita di canna fumaria, può quindi essere liberamente spostato all’interno della casa.

    Il Pellet è un prodotto naturale, un combustibile ecologico e facile da trasportare. È conveniente anche a livello economico, è infatti il combustibile più economico presente in commercio e si può usufruire della vendita di pellet all’ingrosso per risparmiare ulteriormente.

    Riscaldamento a 360°

    Se sono canalizzabili, sia i termocamini che le stufe alimentate a pellet possono riscaldare un’intera abitazione, collegando le stanze adiacenti attraverso appositi conduttori. Possono addirittura provvedere al riscaldamento dell’acqua tramite collegamento all’impianto idraulico.

    A voi la scelta

    Ogni scelta ha diversi benefici. Optare per una invece che per un’altra dipenderà soprattutto dalle vostre necessità e quelle della vostra casa. Una stufa alimentata a pellet ad esempio, potrà essere la scelta migliore per il vostro portafoglio, ma quella di un camino con un rivestimento fatto apposta per il design della vostra casa, è la scelta perfetta per il vostro arredamento.

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    Uno scaldasalviette che punta verso l’alto

    Qualcuno ha progettato l’impianto di termoriscaldamento della tua casa senza prevedere uno scaldasalviette nel bagno? Di certo ha commesso un errore, perché questo accessorio è diventato un vero sinonimo di praticità ed in più si è guadagnato a tutti gli effetti i “galloni” da vero complemento di arredo e di interior design.

    Oppure, vuoi concederti un piccolo lusso, comodo in un altro punto della casa, dove riscaldare salviette ma anche il pigiama, oppure per far evaporare l’umidità da un capo ancora non perfettamente asciutto?
    La designer Elisa Giovannoni ha pensato ad un oggetto che da tempo occupava le sue fantasie ma anche i suoi desideri: non è questa la prerogativa che deve possedere sempre un oggetto di design, al di là delle sue forme? Rispondere ad una domanda ed ad un’esigenza!

    Scaldasalviette portatile Scaletta

    È nato così Scaletta, lo scaldasalviette portatile che si discosta dalle canoniche forme del radiatore, non ha alcun bisogno di installazione perché lo si piazza dove si vuole semplicemente collegandolo alla rete elettrica.
    La sua iconica simbologia vuole rappresentare qualcosa di orientato verso l’alto, ascendente e quindi in continuo divenire, l’ascesa dal basso verso l’alto permessa da una scala per l’appunto, e lo fa in entrambe le sue versioni, quella free standing oppure da appoggiare alla parete.
    Tutte e due sono munite di carrucola per avvolgere il cavo quando non in uso, ed è possibile integrarle con accessori quali gli appendini o i portaspugna ma anche, per la versione autoportante, un funzionale ripiano in corian.

    Se ti stai ponendo delle perplessità in merito a come possano essere contrastate le controindicazioni di un radiatore che sfrutta l’acqua come ad esempio l’evaporazione, la corrosione o la formazione di calcare, ti interrompiamo subito: nella sua struttura in alluminio circola infatti un particolare tipo di olio, un fluido diatermico che anche ad elevate temperature mantiene il suo stato liquido senza evaporare.

    Riconoscimenti a livello internazionale

    L’originalità di questo progetto che ha subito catturato la nostra attenzione fin dalla prima foto che abbiamo visto in rete per il senso di libertà che ci ha ispirato viene testimoniata dai numerosi riconoscimenti ad esso tributati.

    Insignito del German Design Award, del MUUUZ International Award e del Good Design Award, tra i più prestigiosi tributi che un progetto possa ricevere, Scaletta ha ricevuto anche la menzione d’onore all’ultima edizione del Compasso d’oro.
    Dimenticavamo: il radiatore è stato realizzato dall’azienda Tubes, nota nel settore termoidraulico per la sua collezione che coniuga al meglio architettura e tecnologia.

     

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    Con Moretti Design la stufa cambia volto al tuo living!

    Il nuovo modo di intendere l’arredamento, con lo spiccato stravolgimento delle convenzioni, ha negli ultimi anni abbracciato anche un elemento che si è distaccato dal ruolo di mero “strumento”, entrando a far parte dell’arredo a pieno titolo.

    Le rivoluzionarie stufe a pellet

    Ci riferiamo come potrete ben immaginare alla stufa, che viene oggi interpretata da un marchio come Moretti Design quasi come un capo sartoriale da cucire addosso ad ogni singolo cliente.
    Un simile sdoganamento è stato reso possibile anche grazie alla tecnologia, perché se un tempo era impensabile che una stufa potesse racchiudere in sé funzionalità onnicomprensive per distribuire il calore in tutta la casa o persino per riscaldare l’acqua calda per usi sanitari, oggi tutto ciò è possibile grazie a bruciatori all’avanguardia e sistemi di distribuzione differenti da quelli di una classica caldaia.
    Il tutto ottenuto bruciando un combustibile assai più ecologico ed anche più economico, naturalmente in assoluta sicurezza, come il pellet o in alcuni casi il cippato di legno.

    Un nuovo concetto di stile firmato Moretti

    Senza entrare nel dettaglio tecnico del “carburante” di questo cuore riscaldante dell’intero appartamento, manteniamo la nostra attenzione su ciò che Moretti Design fa e propone nel concreto ad un numero sempre crescente di italiani i quali hanno deciso di “svoltare”: le stufe di questa azienda si propongono in tutta la loro eccezionale eleganza per definire un nuovo concetto di stile, ben lontano dagli stereotipi e dalla convenzionalità.
    L’impatto visivo delle stufe Moretti Design ha qualcosa del Barocco nella sua filosofia ispirativa, perché tutte nascono per sorprendere e ridefinire il concetto di spazio riscrivendo le forme tradizionali costruite intorno a ciò che di più tradizionale si possa immaginare, il fuoco ed il focolare.
    Linee nette fanno a gara a confondersi con quelle più sinuose in prodotti che dominano l’ambiente in cui sono inseriti e del quale diventano indiscussi protagonisti, grazie ad un gioco che si avvantaggia non solo delle forme ma anche dei dettagli, delle rifiniture e degli stessi rivestimenti, in cromie in grado di impersonare alla perfezione il carattere di chi ha scelto proprio quella stufa.

    Primato artigianale che esalta il living

    Design di eccellenza quindi, per un carattere deciso e distintivo che vive nella bellezza di un elemento di arredo destinato a non passare mai di moda per le sue forti connotazioni hi-tech: vetri che impreziosiscono i frontali, lavorati ad arte per offrire il massimo risalto all’effetto fiamma; acciaio di alta qualità modellato su idee e progetti dei più affermati industrial designer; e poi energia, istintività, un vero primato artigianale nel quale l’armonia esalta il tuo gusto personale e gratifica il tuo ego!

     

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    Chi ha detto che l’inverno non possa essere bello?

    Il continuo processo di contaminazione tra il design di qualità e le esigenze del riscaldamento domestico è ormai divenuto inarrestabile, ed abbiamo già avuto molte occasioni per parlarne. Vi abbiamo descritto come radiatori o idrostufe, per citare solo due degli strumenti più utilizzati, siano assurti gradualmente ma in modo via via sempre più incalzante e deciso a veri protagonisti dell’interior design, non più anonimi strumenti funzionali ma componenti che personalizzano e caratterizzano gli ambienti.

    Come ovvio, la funzione pratica non è certo passata in secondo piano, anzi: lo sviluppo delle tecnologie permette oggi di ottenere anche risultati in termini di comfort e resa termica un tempo impensabili, ai quali si associano anche le virtù del risparmio energetico, divenute cruciali sia per l’economia domestica che per i riguardi dovuti all’ambiente.

    Radiatori e termosifoni

    Sono probabilmente i termosifoni, sia nella classica versione da radiatori che in quella con funzionalità aggiuntiva da scaldasalviette, gli elementi che meglio hanno beneficiato di questa tendenza dell’interior design, in quanto in molti casi la loro è stata una vera metamorfosi in grado addirittura di citare l’arte.

    Basti l’esempio di Caleido, azienda che ha ingaggiato una star come Karim Rashid perché ideasse la collezione Art Radiators, i cui elementi diventano veri protagonisti dello spazio in cui sono inseriti! Piani sovrapposti in armoniche creazioni astratte dalle vivacissime tonalità cromatiche creano dei suggestivi spazi immaginari e geometrici sulla lamiera verniciata. Basta soffermarsi ad osservarli per avvertire un senso di tranquillità sognante, ecco perché non sono comuni radiatori ma elementi decorativi adatti al salotto come alla camera da letto!

    Sulla stessa falsariga, anche se in questo caso l’affinità è maggiore con l’ambito della scultura, si inserisce Bambù di Deltacalor, un radiatore free-standing che sembra composto proprio da fusti della pianta tropicale da cui prende il nome, ma che nasconde una tecnologia eco-responsabile in grado di riscaldare usando meno acqua e quindi riducendo i consumi.
    La sua intensa carica estetica è innegabile, perché i tubi che distribuiscono il calore sono reinterpretati magistralmente nascondendo al tempo stesso un prodigio di tecnica basato su superconduttori che richiedono meno energia alla caldaia rispetto ad un radiatore tradizionale di dimensioni equivalenti.

    Anche tra le caldaie, come accennato, troviamo idee di grande impatto scenografico, come il modello da interni Osa dell’azienda Unical: compattissima come mai ne abbiamo viste prima e dalle linee armoniche e quasi scultoree, in questa caldaia convivono una classe energetica A+ ed una spiccata propensione alla personalizzazione, perché permette di scegliere il colore del pannello frontale.
    Questa caldaia murale extrapiatta dal design registrato ha persino ricevuto una nomination al German Design Award 2017, e nasconde un cuore iper tecnologico che è possibile gestire da remoto tramite app installata su smartphone o tablet, con la massima efficienza regolata dall’elettronica incorporata.

    Caminetti, termocamini e stufe

    In tema di nuove forme del caldo non si può fare a meno di considerare le evoluzioni di grandi classici come i caminetti e le stufe. Sorprende ad esempio la possibilità di installazione filomuro del modello Aspen, un caminetto a gas firmato da Piazzetta che non necessita di opere murarie, ed è addirittura gestibile con il telecomando!
    Le sue forme rigorose ed essenziali sono rivestite in preziosa maiolica in un vasto assortimento di colori, con un design che si sviluppa in verticale facilitando quindi l’integrazione in qualsiasi ambiente. L’esperienza corroborante della vista del fuoco viene valorizzata dalla finestra “panoramica” composta da 3 vetri!

    Chi invece preferisce il tradizionale scoppiettare del fuoco a legna che evoca il focolare domestico anche se inserito in una struttura dal design avveniristico, può orientarsi sulla stufa a legna Nicole di Palazzetti.
    Il suo focolare è realizzato nello speciale cemento Thermofix in grado di enfatizzare la luminosità diffusa dalla fiamma, ed è munita di un sistema brevettato che regola l’aria per garantire la massima sicurezza, il controllo della combustione ed una accensione del fuoco facilitata.
    Può bruciare anche legna di grande pezzatura, e le sue armoniche forme rivestite in acciaio sono disponibili anche nella raffinata versione in pietra ollare.

    Per concludere questa esplorazione tra le ultime novità di termodesign, non possiamo esimerci dal decantare le doti eco-sostenibili ed economiche del combustibile a pellet, in grado di riscaldare come un tradizionale camino ma con tutte le succitate virtù.
    Pensate anche alla comodità di un braciere autopulente come quello di Club Hydromatic di MCZ, un’idrostufa a pellet che riscalda anche l’acqua per gli usi sanitari e che monta un dispositivo in grado di impedire il deposito di cenere: risparmio di energia, di costi ed anche di tempo… cosa chiedere di più ad una stufa?
    La combustione è gestita in maniera intelligente, con performance rilevanti nel suo settore ottenute dopo severi test volti ad ottimizzare l’efficienza e le emissioni, perché la giusta dose di potenza viene sempre incanalata dove realmente necessario, ossia verso il riscaldamento dell’acqua dei termosifoni ma anche dell’aria, per convezione.
    I tempi ridotti di accensione e la silenziosità la rendono un prodotto di punta per chi voglia il top del comfort!

     

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  • Strumenti e trucchi per un caldo buono: seconda puntata

    Perché scegliere riscaldamento a legna o pellet

    Abbiamo analizzato approfonditamente, alcuni giorni fa, due degli strumenti più “performanti” per generare calore nei nostri spazi in maniera efficiente e con consumi contenuti: il riscaldamento però non è solo pompe di calore o caldaie a condensazione, perché esiste anche la “tradizione” del fuoco vero e proprio, quello da ottenere tramite caminetti o stufe che brucino legna oppure il ben più ecologico pellet.

    Le prestazioni migliori sono assicurate dai termocamini a camera chiusa o stagna, il cui sportello è provvisto di vetro termico che impedisce il dissipamento del calore generato, condensandolo solo dove fa valere i suoi benefici effetti; tali condizioni si possono ottenere anche con alcuni tipi di stufe-caminetto. Il termocamino inoltre, con adeguati interventi nemmeno troppo invasivi può fungere da generatore di calore per tutta la casa, alimentando i termosifoni e i radiatori o comunque distribuendo aria calda per gli ambienti che si desidera rendere confortevoli: naturalmente in questi casi sarà necessario documentarsi prima sui vari modelli, per scegliere quello adatto con la sua potenza alla propria metratura.

    Il nostro consiglio principale riguarda però il combustibile: si ottiene migliore efficienza e tutto è più semplice da gestire se si opta per i modelli che brucino il cippato di legno o ancor meglio il pellet, ma in quest’ultimo caso si deve sempre porre la massima attenzione alla sua provenienza per evitare spiacevoli sorprese con prodotti scadenti o addirittura pericolosi.

    I consigli per l’isolamento termico

    Tra tutte queste proposte e soluzioni, però, non possiamo trascurare un aspetto importantissimo per il migliore riscaldamento come l’isolamento termico.
    Serramenti datati o mura non a norma sono le prime cause della dispersione del calore e quindi di un maggior dispendio energetico (ed economico) per mantenere la temperatura desiderata, e vanificano qualsiasi sforzo fatto in termini di strumenti.
    Prendendo tutti i dovuti accorgimenti, per infissi ed isolamento delle mura, sarà sufficiente anche un impianto più piccolo e meno potente, per cui meno costoso e dai consumi inferiori.
    Non va dimenticato che in questi casi si può anche beneficiare dei bonus governativi, che rendono molto meno gravoso questo tipo di interventi!

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    Gli strumenti per un caldo buono: prima puntata

    Come scegliere i sistemi di riscaldamento

    Siamo alle porte dell’autunno, tra un po’ saluteremo le belle giornate e le nostre priorità diventeranno quelle legate a come proteggerci dal freddo riscaldando i nostri spazi nella maniera più efficiente – ed economica! – possibile.

    Vi siete mai chiesti quale sia il metodo migliore per riscaldare casa, quello che permette di minimizzare i consumi ottenendo al tempo stesso prestazioni elevate e confortevoli e perché no anche basse emissioni?
    Secondo molti esperti, il sistema più efficiente è rappresentato dalla pompa di calore, il cui rendimento è elevatissimo ed offre in più anche la funzionalità opposta per rinfrescare l’ambiente durante l’estate.
    I diversi tipi di pompa di calore vanno scelti anche in base alla nostra posizione geografica, perché mentre al centro-sud e sulle coste risulta più conveniente il modello ad aria-acqua, spostandosi al centro-nord le prestazioni migliori si ottengono con quelle di tipo geotermico.

    Vantaggi delle caldaie a condensazione

    Subito dopo la pompa di calore, dimenticatevi della caldaia tradizionale, ormai antiquata e soppiantata dai modelli a condensazione, dai consumi e dalle emissioni sensibilmente più “smart”. Certo, costa qualcosina in più: ma i suoi benefici a lungo termine sono impareggiabili!
    E lo stesso discorso può applicarsi anche al confronto tra pompa di calore e caldaia a condensazione, con la seconda che offre spese di esercizio ancora più contenute, il che permette di ammortizzare in tempi anche relativamente brevi il suo maggior costo.

    I migliori radiatori

    Importantissima si rivela anche la scelta dei radiatori, nel caso il proprio riscaldamento sia erogato da uno dei due sistemi appena descritti. Per lavorare nelle condizioni ottimali, infatti, devono essere radiatori di dimensioni maggiori rispetto a quelli tradizionali, perché devono poter essere a regime a bassa temperatura: inoltre, devono essere muniti delle valvole termostatiche, per cui ci si deve rassegnare a dei radiatori più “ingombranti”, un sacrificio che vale la pena fare in virtù dei benefici economici di cui abbiamo discusso, ed al quale si può ovviare scegliendo tra uno dei tanti radiatori di design che abbiamo già avuto modo di analizzare tra le pagine di NonSoloArredo!

    Proseguiremo con la prossima puntata, che sarà incentrata sui termocamini e sulle stufe a pellet,  in questa nostra analisi degli strumenti per un “caldo buono”!

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    Una stufa a legna, ma anche un pregiato oggetto di design: scopri chi la produce!

    Vi sembrerà fuori luogo parlare adesso, nel pieno del mese di luglio, di un’azienda che accende la passione per il calore come Piazzetta, ma sappiamo bene che oltre alla ciclicità delle stagioni non c’è mai un momento sbagliato per parlare del bel design, specie quando si accompagna a prodotti di alta tecnologia che nascono per accrescere il nostro comfort. Del resto, non c’è nulla di male ad informarsi anche quando non è periodo, ed anzi è magari il momento giusto per trovare qualche occasione “fuori stagione” presso i rivenditori che vogliono fare un po’ di spazio in magazzino!

    Piazzetta riesce a racchiudere in forme sempre eleganti e ricercate materiali inediti e di certo innovativi in fatto di stufe: un esempio è il modello E924M, che tra le sue maioliche e le linee suadenti racchiude un vero gioiello di elevata tecnologia.
    Questa stufa a legna eroga una potenza di focolare di 7,5 kW, ed è quindi sufficiente per ambienti di volume fino a 175 metri cubi. Si tratta di una stufa ermetica che preleva l’aria necessaria alla combustione dall’esterno, senza quindi sottrarre ossigeno all’ambiente interno dove è installata: riscalda per convezione naturale ed irraggiamento, e la sua particolare struttura interamente rivestita e rifinita in maiolica, anche nella parte posteriore, consente la sua installazione anche in posizioni più “inusuali”.
    Molto interessante la possibilità di munirla dello speciale brevetto Piazzetta HSS (Heat Storage System): un sistema di accumulo che, dopo lo spegnimento della stufa, continua ad irraggiare il suo piacevole calore. In aggiunta, si può anche optare per la versione con BCS (Burn Control System) che regola in maniera automatica la fiamma e gestisce quindi in autonomia i migliori parametri di combustione, assicurando la riduzione delle emissioni ed un rendimento più elevato perché correttamente modulato, e senza sprechi di combustibile.

    Piazzetta E924 M, nel suo intento di strizzare l’occhio anche ai più esigenti in fatto di design, viene proposta in 6 diverse tinte, dai classici Rosso Lava, Nero e Bianco fino a colori più intriganti come il Giallo Acceso, l’Ardesia ed il Grigio Cerato, a riconferma di come il suo progetto nasca per farne anche un raffinato complemento di arredo e non solo uno “strumento”.
    Il fascino della maiolica è pronto ad entrare in casa tua rispettando tutto il tuo amore per la tradizione e portandoti il piacere del calore!

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