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    Divano lineare o divano angolare?

    Sono due le principali linee di tendenza per il living contemporaneo per quanto riguarda la scelta del divano: ci riferiamo ai divani lineari e ai divani angolari. La scelta messa a disposizione da tutti i più importanti marchi del settore è davvero molto variegata, e consente di valorizzare il salotto con soluzioni mai banali in grado di adattarsi caso per caso e nella massima disinvoltura ad ogni specifica esigenza ed a qualsiasi ambiente.
    Vediamo insieme le principali caratteristiche di queste due famiglie e come sfruttarle al meglio.

    I divani lineari

    I divani lineari hanno di certo una forma più slanciata ed esile, e normalmente vengono preferiti per essere collocati a ridosso della parete libera della zona living. In tale posizione il divano fa da punto di incontro per la famiglia ma anche da luogo dove ritrovarsi in compagnia degli ospiti.
    Un utile suggerimento per valorizzare il suo ruolo e la sua posizione è quello di lasciare la parete abbastanza sgombra e libera da altri arredi: è consigliato infatti, per ottenere un effetto scenico più armonioso ed arioso, affiancare al divano solo una pianta da appartamento oppure una lampada da pavimento, se il divano viene sfruttato come postazione di lettura.
    Ulteriore accorgimento può essere mettergli accanto, oppure di fronte a seconda della composizione del tuo living, un tavolino di design che ti garantirà un ripiano d’appoggio e quindi una funzionalità aggiuntiva che ti tornerà di certo molto utile.
    C’è poi chi giustamente ama decorare le pareti, ed in questo caso un quadro o una stampa sospesi sopra il divano ne accresceranno il rilievo estetico mettendolo in risalto ed attirando l’attenzione sull’eleganza della composizione.

    I divani angolari

    I divani angolari sono invece pensati per chi abbia una stanza davvero ampia adibita a living. Sono infatti soluzioni d’arredo più voluminose e che “riempiono” maggiormente la volumetria dell’ambiente in cui sono inseriti.
    Anche se un divano angolare si colloca bene a ridosso di due pareti consecutive creando una zona ancora più conviviale, la sua forma si presta benissimo anche ad una collocazione a centro stanza in un ampio open space nel quale può fungere da delimitazione tra le aree.
    Un divano angolare viene in genere definito anche divano con penisola per la peculiare conformazione che presenta una delle sezioni della sua pianta “ad L” più sporgente. Una variante dedicata agli amanti del relax assoluto è invece quella in cui la sezione sporgente è ancora più accentuata e permette di sedersi distendendo anche le gambe; in questo caso di parla di divano con chaise longue, una delle proposte di arredo più raffinate tra quelle destinate alla zona living e che spesso, nei modelli più avanzati, assolve anche a più funzioni.
    È infatti comune trovare questo tipo di divani integrati da una funzione letto con meccanismo a scomparsa e spesso anche da un utilissimo vano contenitore.

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    Come il covid ha cambiato la percezione della casa

    Il Covid e il lockdown hanno cambiato la percezione della casa? Sembrerebbe una domanda scontata, eppure le risposte lo sono molto di meno. In questo articolo illustreremo in che modo le priorità domestiche sono state stravolte e rivoluzionate in modo radicale, con dei cambiamenti che hanno coinvolto sia l’aspetto dell’arredamento e del design sia quello del mercato immobiliare e dei trend abitativi, con la ricerca di spazi differenti.

    Gli ambienti urbani  prima della pandemia

    La pandemia ha infatti messo in discussione l’intero sistema urbano sul quale sino ad inizio del 2020 erano organizzare le grandi città, perché il confinamento forzato in casa ha lasciato emergere un aspetto sottovalutato: abbiamo sempre trascorso i nostri momenti di riposo o il tempo lasciato libero dal lavoro in spazi troppo piccoli per essere gratificanti, ed è così cresciuto il desiderio di ambienti diversi.

    Certo, non è un discorso che vale per chiunque dal momento che alcuni tra i più fortunati hanno sempre avuto a disposizione appartamenti dalla metratura più estesa, tuttavia ragioniamo sui grandi numeri, quelli relativi alla maggioranza della popolazione.

    Il lockdown imposto ci ha costretti ad un vero processo di ripensamento delle priorità e delle esigenze in tema di abitazione e soprattutto al reale valore degli spazi in relazione al benessere personale.

    Gli spazi domestici prima della pandemia

    Prima di questa pandemia non prestavamo molta attenzione alla funzionalità degli ambienti nell’ottica di un uso continuativo, quello imposto dallo smart working, e nemmeno dell’uso condiviso. Ancora di più non consideravamo una priorità poter disporre di una valvola di sfogo all’esterno come un balcone o ancora meglio un ampio terrazzo: certo, poterne usufruire non era sgradito, ma se doveva influenzare il prezzo dell’immobile o il suo affitto in maniera sensibile eravamo molto più propensi a considerarlo un lusso.

    La nuova percezione della casa

    Oggi tutto è cambiato, ed in pochissimo tempo: l’emergenza sanitaria in Italia ha dato le prime avvisaglie a gennaio del 2020, ma è esplosa in maniera drammatica a marzo del 2020. A pensarci bene è stato sufficiente poco più di un anno per modificare non la casa in sé, ma noi stessi e le nostre priorità, con nuovi parametri di ricerca dei quali anche gli operatori del settore immobiliare hanno dovuto tenere conto. Di certo è in parte mutato anche il design degli arredi e persino gli ambienti domestici vengono ricercati tra quelli più flessibili e versatili per consentire una più agevole trasposizione dell’ambiente lavorativo tra le mura di casa.

    Alcuni studiosi del settore prevedono addirittura dei cambiamenti di grande impatto sotto l’aspetto del consumo dei materiali, con una loro razionalizzazione, ed una mutata ricerca di accessori per l’illuminazione, la ventilazione e persino per isolamento acustico.
    Stiamo trascorrendo, forse non tutti ma in tanti di noi, molto più tempo a casa: questo è a tutti gli effetti un motivo per accrescere l’attenzione attorno alla qualità degli spazi domestici.

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    Casa sicura: come scegliere la porta blindata

    Per proteggersi dalle effrazioni casalinghe in contesti residenziali non sono sufficienti i soli sistemi di antifurto sonori. È necessario infatti garantirsi anche un buon grado di protezione e di sicurezza scegliendo le porte blindate della categoria giusta.

    Come si sceglie una porta blindata?

    Quando infatti si decide di dotare la propria abitazione di una porta blindata è bene sapere che esistono 6 diverse classi anti-effrazione, ciascuna con un diverso livello di solidità garantito alla porta stessa.
    La decisione deve tenere da conto numerose variabili, ma la prima è di certo il contesto abitativo in cui si intende collocarla, considerando quindi la posizione della casa, la frequenza di passaggio nell’area in cui si dimora, la maggiore o minore concentrazione di altri appartamenti o porte nelle immediate vicinanze.
    È inoltre importante sapere che l’installazione di una porta blindata rientra a tutti gli effetti tra gli interventi di ristrutturazione straordinaria, per cui dà diritto al bonus mobili al 50%, mentre per quelle isolanti si può accedere all’ecobonus. Maggiori informazioni su questo tema sono disponibili a questo link.

    Le classi anti-effrazione

    Per un appartamento situato in un condominio o contesti simili, possiamo di primo acchito escludere le categorie o classi anti-effrazione 1 e 2.
    Queste sono infatti indicate solo per porte caposcala di cantine o magazzini, oppure per uffici o edifici industriali.
    Dal momento che più cresce il livello della classe anti-effrazione e più la porta risulta resistente agli attacchi, la classe 3 è quella minima da tenere presente per ambienti e contesti residenziali, indicata in scenari nei quali siano però presenti anche portoni primari di accesso o servizi di portineria.

    Se invece l’appartamento da proteggere è una casa indipendente o una villetta dalla posizione più isolata, va preso in considerazione l’ottimo livello garantito dalle caratteristiche di una porta blindata di classe 4.
    Queste infatti oppongono la giusta resistenza anche a scassinatori più esperti e smaliziati che usano gli strumenti più disparati, persino i trapani: ciò che infatti conta maggiormente, ai fini della riuscita di uno scassinamento, è ridurre il tempo necessario ed i rumori, e per questo una elevata classe offre anche una sorta di protezione “passiva” in quanto la sua sola presenza fa da deterrente.

    Andando più in alto nella scala dei valori, ladri molto esperti e ancora meglio attrezzati possono essere fermati da una porta di classe 5, indicata anche per locali dove siano custoditi dei preziosi: si pensi a gioiellerie o a banche. Infine, il massimo grado di protezione possibile è quello della classe 6, utilizzata anche in contesti governativi o nei quali sia fondamentale anche la protezione della sicurezza pubblica e statale.

    Scegliere una buona serratura

    In aggiunta alla classe anti-effrazione determinata dalla struttura della porta stessa, c’è poi un accessorio che ne accresce l’inviolabilità, permettendo di resistere ancora di più agli attacchi dall’esterno, ed è la serratura.
    Orientarsi su un modello a 3, 5 o 7 posti di blocco ovviamente aiuta a stare ancora più tranquilli.

    I vantaggi delle porte blindate

    Per concludere, ci sono alcune considerazioni a margine che riguardano proprio i progressi sbalorditivi in termini non solo di efficienza, ma anche di estetica e di comfort che le porte blindate oggi hanno raggiunto.

    Non esiste contesto che non sia adatto ad una porta blindata, a prescindere dallo stile dell’appartamento, che non ne risulta compromesso grazie a finiture studiate per accontentare la voglia di design.
    In più, le moderne porte blindate assicurano anche protezione dal punto di vista termico ed acustico, per cui sono validissime alleate anche del comfort opponendo una barriera efficace anche a situazioni di disagio.

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  • Tre nuovi consigli per la zona living

    Prendiamo oggi spunto da uno scatto che abbiamo osservato su una rivista specializzata in arredamento e design, e vi presentiamo una sorta di “monografia” sul marchio Riflessi, grande specialista nella composizione delle zone living dal tratto distintivo ma sempre votate ad ottenere il meglio, ed il massimo, da tutti gli spazi.

    Consolle allungabile Manhattan

    Consolle Manhattan Riflessi

    Per riuscirci, Riflessi ha reso vero punto cardine delle sue collezioni le consolle allungabili, che costituiscono una eccezionale ed inesauribile risorsa per un arredamento trasformista e multitasking. Con la consolle allungabile Manhattan, infatti, l’ambiente resta luminoso, ampio, vivibile in pieno: lei sta accostata al muro discretamente, e con la sua profondità di soli 48 cm non crea il minimo ingombro ed anzi costituisce un comodo piano di appoggio. Il suo ruolo diventa però “attivo” e sorprendente se per caso hai degli ospiti per pranzo o per cena, perché la consolle allungabile Manhattan ti garantisce il massimo della praticità nelle sue due versioni estensibili fino a 2 metri o addirittura fino a 3 metri.
    Ciò che la rende così speciale è però l’esclusivo meccanismo di estensione delle allunghe, un’esclusiva di Riflessi, composto da robusti bracci telescopici in alluminio che scorrono in maniera fluida e precisa: bastano pochi gesti e nessuno sforzo per estendere la consolle in tutta la sua accoglienza!
    Si tratta di un complemento di arredo che viene proposto in diverse finiture sia opache che laccate, ed insieme al suo design complessivo così sobrio e minimale contribuisce a raggiungere elevatissimi standard di qualità e di raffinatezza per la tua zona living.

    Sedie Slim di Riflessi

    Sedia Slim Riflessi

    Accanto ad un tavolo dalle linee così essenziali, una proposta ideale da accoppiare per comporre un insieme armonioso è una sedia di carattere e dalle forme leggere ed originali: la sedia Slim di Riflessi corrisponde in pieno a questa descrizione, con la sua sottile struttura in acciaio rivestito che le conferisce un aspetto snello. La personalità accesa di questa sedia deriva dall’incredibile gamma di brillanti colori nei quali è possibile rivestirla, perché nasce proprio per osare e apportare tocchi di brio ma anche per essere comoda e confortevole con il suo schienale flessibile.

    Credenza Segno – Riflessi

    Madia Segno Riflessi

    Se poi la tua zona living è abbastanza ampia e ti consente di inserire altri complementi, potrai ricavare grandi soddisfazioni estetiche ed estrema funzionalità con una madia o credenza della collezione Segno. Questo tipo di mobile, che un tempo non mancava in nessuna casa, negli ultimi anni ha riconquistato posizioni e favori di un pubblico sempre più attento ad un design distintivo con il quale imprimere tratti decisi al proprio arredo ma capace al tempo stesso di essere fruibile e di “risolvere problemi” in termini di spazio.

    Nelle sue diverse combinazioni ed altezze, Segno non è solo un mobile contenitore perché può assolvere anche alla funzione di espositore o di piano di appoggio, ma è stata ideata da Riflessi per essere fortemente espressiva nelle sue linee rigorose e senza tempo. Il suoi grafismi sono inconfondibili, permettendo di creare nuove entusiasmanti percezioni del volume, mantenendosi compatta eppure riuscendo ad offrire dinamismo.

    Il gioco visivo delle incisioni irregolari su ante, ripiano e fiancate nasconde ampi spazi di stivaggio con in più la grande comodità dell’apertura push-pull. Segno può essere realizzata in tutte le finiture della scala RAL, ed è disponibile con 3 basamenti: a zoccolo, a slitta o con due pienidi continui ai fianchi.

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    Come la luce disegna gli spazi

    Come scegliere l’illuminazione giusta, stanza per stanza? Non è di certo un compito da poco, ma è sufficiente seguire un po’ di buon senso e qualche accorgimento come quelli che andremo a proporvi in questo articolo.
    Delimitare le varie aree della tua casa e i tuoi ambienti, ciascuno deputato a una specifica funzione, è anche frutto del giusto mix tra i toni dell’illuminazione che scegli, che possono essere caldi o freddi.

    Sin dalle primissime fasi della progettazione della tua casa è consigliabile affidarsi a un esperto lighting designer, che saprà guidarti attraverso le tante e diverse opzioni e soluzioni per raggiungere l’obiettivo di un contesto armonico. Se è vero infatti che l’architetto progetta e distribuisce gli spazi, è altrettanto vero che la luce va dosata, solo dove serve e quando serve, per non disturbare e per accompagnare ciascuna delle tue attività con soluzioni appropriate.
    Il dialogo e l’intesa tra queste due figure professionali è fondamentale per il buon esito di un progetto, e per non commettere errori.

    Quali luci scegliere in ogni area

    Una luce diffusa e non mirata, messa lì senza pensarci troppo magari con una fonte centrale e qualche faretto sparso qua e là non è affatto strategica. Qualche esempio? Se si tratta di uno studio, è del tutto controindicata una luce soffusa che per quanto sia rilassante non è di alcun aiuto per la concentrazione. Il living è invece una zona nella quale il focus deve incentrarsi sul riposo, e allora sarà perfetto puntare su dei toni caldi magari concentrando dei LED dai toni più freddi e “stimolanti” solo sulla zona deputata alla lettura.

    E in bagno? Anche quello è uno spazio che ha bisogno di un progetto chiaro e ben definito, sono ideali le soluzioni con luci perimetrali attorno allo specchio per aiutare sia lui che lei (si pensi alla rasatura o all’applicazione del make-up) ma sono banditi i toni troppo freddi perché alterano senza scampo la reale percezione del colorito e dell’incarnato: ci si guarderebbe allo specchio con ben poca soddisfazione ed una bassa considerazione del proprio aspetto!

    Perché il LED ha cambiato l’illuminazione

    È assodato che la tecnologia LED sia ancora adesso una delle più grandi rivoluzioni nel settore dell’illuminazione, in quanto permette di “sezionare” le diverse aree anche in una stessa stanza, delimitandole in modo netto anche in assenza di pareti. È un trucco fondamentale nei sempre più diffusi open space, quelle ampie cucine-soggiorno nelle quali fuochi e top di lavoro vengono irraggiati da una luce più diretta e funzionale, mentre l’area dove si mangia o dove ci si intrattiene in momenti di convivialità hanno un altro tipo di luce a disegnarne i contorni, magari con l’integrazione di trucchi tecnologici come le strisce a LED.

    Cosa si ottiene in questa maniera, dosando correttamente le luci? Molto semplice: un effetto “casa”, sensazioni di comfort visivo e sensoriale, un recupero totale del più intimo significato degli interni domestici. Vengono persino in supporto i nuovissimi ritrovati tecnologici che consentono di miscelare le luci e dosarle tramite app, regolando a piacimento e a seconda delle situazioni i toni caldi o quelli più freddi giocando con i colori RgB per comporre scenari di volta in volta differenti ma sempre corrispondenti a ciò che è meglio per ciascun microambiente.

    I 5 trucchi da conoscere per illuminare correttamente

    Possiamo fare un rapido riassunto della nostra miniguida sul lighting design articolandolo in 5 punti cardine:
    1. Nel living, scegliere luci dai toni più caldi (max 3.000 K) per le aree relax; niente lampada unica a centro stanza, pena la scarsa versatilità, e spot di illuminazione sulle aree dedicate alla lettura.
    2. Zona studio: una lampada da tavolo o fissata alla parete, con temperatura di colore anche a 4.000 K, è ideale per stimolare la concentrazione; è fondamentale che il fascio di luce sia mirato sulla superficie di lavoro.
    3. Il bagno: qui ci si può anche concedere il lusso dei colori con la cromoterapia RgB, l’importante è avere una luce perimetrale attorno allo specchio e fasci mirati su lavandino e sul viso.
    4. Area pranzo: qui serve comporre uno spazio intimo per valorizzare il momento di convivialità: meglio allora orientarsi su sorgenti di luce non troppo fredde.
    5. Fuochi e cucina: preparazione dei cibi, cottura e lavaggio hanno bisogno di luci dirette e non troppo fredde, indirizzate sulle aree di attività; se poi si ha un piano snack, per creare atmosfera andrà studiato un sistema che concentri su di esso l’illuminazione.

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    Tre consigli per la zona living

    Ci tuffiamo nuovamente in una rassegna di consigli, suggerimenti e segnalazioni per l’arredamento della tua casa, e stavolta ci occupiamo di un vero principe dell’interior design e dell’arredo per la zona living come il divano, ma anche delle sue “colleghe” poltrone.
    Non sarà in questo frangente una monografia come abbiamo fatto nel precedente articolo legato ai sistemi di sedute Minotti, ma vi proporremo progetti di diverse aziende e diversi designer, certi di potervi dare degli interessanti spunti ispirativi per la composizione della zona living.

    Divano Tufty-Time – B&B Italia

    Il primo divano che vi segnaliamo appartiene da tempo alla collezione delle proposte di B&B Italia, e rappresenta un dichiarato omaggio della designer Patricia Urquiola allo stile in voga negli anni ’60 e ’70 che è stato naturalmente attualizzato al fine di renderlo più informale ed in linea con la versatilità richiesta dal modo in cui oggi intendiamo la casa e il living. Con la sua elevata modularità, il divano Tufty-Time può essere configurato come lineare o angolare, con penisole o isole, diventando un vero luogo di incontro e di condivisione ma anche un rifugio, come strumento di relax personale, nelle aree dalla profondità più accentuata. Soluzione eccellente per un living contemporaneo, Tufty-Time viene proposto con rivestimento in tessuto completamente sfoderabile oppure in pelle.

    Poltrona Adele – Flexform

    Linee molto avvolgenti ed originali caratterizzano la poltrona Adele di Flexform, un progetto dalle proporzioni ben calibrate ma di innegabile impatto visivo. Il suo designer Carlo Colombo ha voluto renderla preziosa con le sofisticate cuciture del suo schienale e con la comodità della sua seduta, aggiungendo però un tocco di narcisismo con la base sulla quale poggia, composta da un piano mobile in palissandro. Semplice da inserire in qualsiasi tipo di ambiente, da quello domestico e residenziale fino a quelli di ambienti comuni, Adele ha abbastanza personalità da essere presentata da sola ma ben si abbina anche a divani importanti.

    Divani Albert&Ile – Minotti

    Ancora il catalogo Minotti sugli scudi tra le nostre pagine, con il disegno della linea di divani Albert &Ile, nella quale il primo nome rappresenta la seduta di ispirazione classica anni ’50, mentre la seconda proposta, Ile, è più vicina all’estetica degli anni ’60. In entrambi i casi si tratta di proposte dal sapore vintage che comunque non sfigurano in un contesto moderno, anzi riescono ad esaltarlo con le loro forme slanciate e poliedriche. Nei nomi, queste sedute omaggiano il fondatore dell’azienda Minotti, Alberto, scomparto nel 1991, e la moglie Ileana.

     

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    Proposte di sistemi di sedute Minotti

    La design experience che Minotti dedica ai suoi sistemi di sedute è tale da far confluire nel suo catalogo idee dal carattere sempre giovane e dinamico, ma capaci di rispondere con estrema razionalità a tutte le esigenze dell’abitare contemporaneo. Se sei alla ricerca di proposte capaci di ravvivare la tua zona living che siano originali e che sappiano offrirti il meglio in fatto di libertà compositiva, allora è il caso che continui a leggere questo articolo, perché stiamo per parlarti di un paio di progetti dalla forte carica innovativa e perfetti per creare isole di relax con un’atmosfera raffinata ed al servizio del tuo comfort.

    Sistema di sedute Yang – Minotti

    Entrambi i progetti sono scaturiti, nemmeno a dirlo, dalla fantasia creativa sempre al servizio dell’utente di Rodolfo Dordoni, la cui fertile collaborazione con Minotti è garanzia di qualità e sobrietà.
    Yang è un sistema di sedute poliedrico e accattivante, che segue un principio abbastanza al di fuori delle convenzioni che in genere vediamo applicate a divani, imbottiti ed affini. Il suo gioco di volumi estremamente morbidi, infatti, è studiato per comporre un ritmo a base di pieni e vuoti, che sa mantenersi molto ben organizzato e fruibile in qualsiasi composizione. I suoi spunti progettuali sono realmente originalissimi, e rivolti ad un pubblico giovane alla ricerca di morbide ed accoglienti isole di relax domestico.
    Il sistema Yang è contraddistinto dai particolari elementi offset, una caratteristica formale dei suoi schienali a sbalzo che accresce la versatilità dell’insieme, anche perché le configurazioni possibili sono infinite con i diversi elementi previsti.
    Si può estendere la seduta per un maggiore comfort, oppure sfruttare i pouf e i tavolini in coordinato, e realizzare così una composizione che sarà molto più di un semplice divano.

    Sistema di sedute Freeman – Minotti

    Proporzioni eleganti e raffinate, linee morbide ed avvolgenti e per finire un comfort senza paragoni, che attinge a quanto di più innovativo e dinamico il design degli interni sa oggi offrire.

    Freeman è un sistema di sedute che fonde insieme due anime per realizzare composizioni multitasking in grado di accompagnare ed assecondare ogni momento della giornata: i suoi volumi sono ricercati ed impreziositi da dettagli tradizionali quali le impunture a vista ma che mantengono vivissimi i criteri di design più attuali.

    In qualsiasi configurazione riesce ad essere protagonista dello spazio living, sia per gli attimi di relax in intimità che nelle occasioni più informali di convivialità nelle quali si accolgono ospiti a casa, e dobbiamo riconoscere che non è facile trovare la stessa versatilità in altri sistemi di sedute per via della capacità di Freeman di essere morbido quando serve e più dinamico in situazioni meno rilassate, per una totale interazione con l’ambiente che lo ospita.

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    Design e Art de Vivre con Roche Bobois

    Come di certo sapete se ci seguite con costanza, in fatto di interior design, arredamento e complementi in genere abbiamo una spiccata predilezione per il Made in Italy. Non ci riferiamo solo alla matrice originaria del design, che nel nostro paese può vantare una affermata scuola apprezzatissima a livello internazionale, ma anche alla manifattura artigiana dei mobili in genere, vero orgoglio per tutta la nazione, un’abilità affinata nei secoli e per la quale i nostri artigiani sono maestri riconosciuti in tutto il mondo per le loro attitudini.
    Plasmare e lavorare il legno, materiale principe, ma anche tutti gli altri che lo integrano nella composizione di un mobile di prestigio, dalle nostre parti sappiamo farlo come pochi altri!

    Eccellenze d’oltralpe

    Fatta questa debita premessa, non possiamo esimerci dal riconoscere quando all’estero, e in special modo oltralpe, vengono applicati criteri sostanzialmente simili nella fabbricazione di mobili.

    Un marchio come Roche Bobois, che si appresta a celebrare i suoi 70 anni di attività nel settore avendo mosso i primi passi nel 1950, è oggi un indiscusso emblema di originalità applicata a qualsiasi elemento di arredo, con una collezione variegata che include poltrone e divani ma anche librerie, tavoli da pranzo, madie e tanti altri accessori in grado di regalare una personalità vivida e pulsante a ogni ambiente della casa.
    Un mobile Roche Bobois nasce in primo luogo dalla progettualità, dall’anelito di creatività che ciascuno dei designer manifesta attraverso talento, audacia ed inventiva, il che si traduce nella scelta di forme, colori e materiali che rendono i mobili Roche Bobois esclusivi.
    Sta poi all’acquirente cucirli addosso a sé, al proprio stile ed a quello dell’appartamento che si ha in mente, selezionando i vari dettagli.

    Oltre alle idee che si dispiegano a monte di ogni progetto, c’è poi un certosino processo di fabbricazione che è anche molto virtuoso nella selezione di materiali a basso impatto come della loro lavorazione, eseguita secondo criteri rigorosissimi. Ad oggi, Roche Bobois offre una esclusiva catena di negozi di arredamento di lusso disseminata in tutto il mondo: sono oltre 250 gli store che compongono la sua rete internazionale che si prefigge l’obiettivo di portare in ogni casa l’ispirazione tutta francese per L’Art de Vivre.

    Comporre un’area living Roche Bobois

    Attingiamo dunque alla collezione più recente per proporvi una composizione dall’indiscutibile valore scenografico, a partire dal divano Temps Calme, un modello componibile e modulare rivestito in tessuto che troneggia con la leggerezza delle sue linee in qualsiasi salotto.
    Robustissimo nella sua struttura in legno di abete e pino, questo divano è imbottito con schiuma a doppia densità per essere accogliente oltremisura, mentre le sue sinuose forme sono rivestite da tessuto Ondéa in tinta unita.

    Complemento ideale da affiancargli, come nell’immagine che qui proponiamo a corredo, è uno dei tavolini della collezione Leaf, realizzati con un robusto supporto in acciaio bianco laccato e legno di rovere massello sui quali spiccano come delle foglie i ripiani in Altuglas® (ovvero, in polimetilmetacrilato) trasparenti e con incisioni decorative.

    Nelle diverse configurazioni disponibili questi tavolini accompagnano con garbo ma anche con estrema funzionalità, grazie alle diverse altezze, la vita di ogni giorno da condurre, quando è il momento del relax, assisi su un divano che è un trionfo di morbidezza.

     

     

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    Trucchi per arredare il living con Riflessi

    Idee per la casa magistralmente disegnate e prodotte in Italia. È così che Riflessi ha saputo conquistarsi il suo posto al sole di estremo prestigio tra tutte le aziende di spicco per l’arredamento di design che rendono il panorama italiano del settore così apprezzato anche all’estero. Modelli e progetti dai canoni stilistici inconfondibili e che accompagnano le nostre vite con classe, eleganza, attenzione ai dettagli compositivi, perché Riflessi vuole distinguersi sul mercato con arredi in cui sia predominante uno stile rigoroso ed ineccepibile ma dalla bellezza sempre commisurata alla praticità, componente essenziale dell’abitare contemporaneo.

    Tutti i complementi di arredo Riflessi esprimono una ben radicata preferenza per il design di alta qualità al quale però il processo imprenditoriale e una serie di felici intuizioni hanno saputo affiancare lo sviluppo di oggetti fondati su tecniche artigianali, che tengono conto della cultura del mobile così centrale in Italia, ma senza mai perdere di vista il bisogno di funzionalità. Riflessi parte dall’assunto secondo il quale non è sufficiente scrivere o declamare “Made in Italy“, ma bisogna dimostrarlo in ogni momento e in ogni componente con concretezza, raggiungendo l’obiettivo dichiarato: oggetti eleganti e di pregio, tutti concepiti come se fossero dei pezzi unici e nei quali la maestria nella lavorazione sa sposare la tecnologia e sa mettere le nuove materie prime al servizio di linee di arredamento dalle geometrie pulite eppure suggestive.

    I tavoli Riflessi per il living

    Autentico fulcro di una zona living che sia prestigiosa, accogliente e di grande personalità è il tavolo, un complemento di arredo che rappresenta il cuore dell’offerta Riflessi per la versatilità d’uso garantita da ogni modello. Sono proposti in diverse tipologie che includono i tavoli allungabili ma anche i tavoli fissi, e sanno coniugare il design e un’estetica sempre corrispondenti a stili diversi con una funzionalità fuori dal comune, adattandosi nelle versioni allungabili in pochi semplici gesti ai momenti più “speciali” ed affollati o a quelli più rilassati.
    Le trasformazioni sono facilitate da guide e meccanismi a scomparsa per l’allungo, dei veri gioielli di tecnica che potranno aggiungere classe ed eleganza alla tua casa nelle forme e nei materiali che preferisci. Legno, vetro, ceramica, e poi ovviamente i metalli, adatti al living come al dining, se stai cercando il tavolo perfetto per comporre nella tua casa uno stile su misura, esplora insieme a noi alcune delle proposte di maggiore successo di questo catalogo!

    Tavolo Treble di Riflessi

    Treble è il tavolo forse più sorprendente per le sue linee del tutto fuori dall’ordinario, e capace di arricchire la zona living con un’eleganza sobria e forme decise ed originali che non esitiamo a definire scultoree. Piacevole da ammirare e comodo da usare, ha la base in alluminio verniciato e che può essere personalizzata nelle tinte grafite, bianco, titanio oppure ottone spazzolato, e che altera il consueto schema dei 4 piedi d’appoggio con una struttura a 3 gambe solida e stabile.
    Su di essa può essere adagiato il piano in diverse forme, da quella classica rettangolare a quella tonda, ma quella che noi preferiamo è anche la più inusuale, quella sinuosa e “a goccia” che esalta al massimo l’aspetto di studiata (quasi) opera d’arte di questo tavolo.

    Tavolo Living di Riflessi

    Spettacolare e dalle forme ancora più inedite, in special modo per via della sua base d’appoggio asimmetrica e che compone un gioco geometrico di sicuro impatto, è il tavolo Living. Sono due le gambe inclinate e sovrapposte che si intrecciano al centro, poggiandosi poi sul pavimento con ampio sostegno, mentre le varianti sono rappresentate da metallo verniciato color grafite oppure ottone oppure ancora un rivestimento in elegante pietra arenaria. Per il piano sono 3 le diverse opzioni in catalogo, il legno di rovere a bordi irregolari oppure perfettamente rettangolare e squadrato, ma quella che più stuzzicano i design addicted come noi sono di certo quelle col piano in cristallo temperato o in ceramica bisellata e stratificata con differenti cromie. Il linguaggio silenzioso parlato dal tavolo Living è composto dall’accostamento tra prestigiosi materiali di prima scelta modellati secondo forme imponenti eppure leggerissime nel loro insieme, per un complemento di arredo dallo stile dinamico che gioca a carte scopertissime nel comporre un interior living dal carattere deciso.

    Le sedie Riflessi per il tuo living

    Accanto ai tavoli di design non si può certo fare a meno di accostare sedie dal design altrettanto deciso e prestigioso, e Riflessi si rivela protagonista anche in questo segmento con i suoi complementi. Il gioco di scegliere sedie e tavoli in momenti separati o comunque componendo accostamenti almeno all’apparenza in contrasto tra di loro è sempre più in voga, e il catalogo Riflessi sa come offrire anche in questo caso delle opzioni di spiccata personalità. Vediamo insieme alcuni dei modelli di maggiore successo di questa azienda che ha dimostrato con i fatti come sia possibile ridefinire le relazioni tra le persone e gli spazi abitati circostanti, trasformandoli in esperienze sempre più coinvolgenti.

    Sedie Giò di Riflessi

    Osservate con attenzione le linee delle sedie Giò proposte da Riflessi: sono inconfondibili nella loro capacità di esprimere allo stesso tempo comodità, buon gusto ed eleganza, con un disegno moderno ed originale che renderà ancora più unico ed accattivante il tuo ambiente, specie se accostate al tavolo Treble. La scocca di questa sedia di design è in tecnopolimero plastico, con un ventaglio di rifiniture apertissimo ad ogni opzione, dalla laccatura al legno naturale, mentre seduta e schienale sono imbottiti e rivestiti con tessuti di pregio.

    Poltroncina Margot di Riflessi

    Se invece vuoi sperimentare il più autentico comfort, e regalarti un design elegante e conviviale, potrai orientarti sulla poltroncina Margot, dalla seduta estremamente ergonomica e rivestita in pelle oppure in tessuto con imbottitura ad alta densità, il tutto su una robusta struttura in pregiato legno di frassino.

    Arredare casa con Riflessi

    Arredare casa con Riflessi vuol dire conoscere il significato del rinnovamento e del progresso applicati alla funzionalità, con una offerta anche in fatto di finiture in grado di accontentare i clienti più esigenti.

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    Un’idea per il relax totalmente modulare

    Ti piacerebbe arredare il tuo salotto o zona living con un’idea giocosa e versatile, nata per arredare l’area relax in maniera del tutto personalizzata e per assecondare qualsiasi tua esigenza?
    Allora continua a leggerci, abbiamo una proposta perfetta!

    Il marchio Calligaris spende estremo impegno nel realizzare prodotti personalizzabili al massimo, permettendo a ogni cliente di “costruire” il proprio arredamento scegliendo forme, dimensioni, colori. Quasi ogni idea viene dunque composta su misura, per rendere la casa il più possibile simile a chi la abita e corrispondente al 100% al suo gusto.
    Abbiamo pescato direttamente dal catalogo Calligaris il divano modulare Ypsilon, un complemento di arredo che riesce ad interpretare alla perfezione tutte le esigenze delle case contemporanee: libertà di movimento, capacità di adattamento e di trasformazione dei mobili, possibilità di sfruttarli per più di un singolo compito.
    Con Ypsilon potrai infatti scegliere ed accostare elementi di diverse misure anche in profondità e lunghezza, componendo così il tuo perfetto divano multifunzione e su misura.

    Lo componi come vuoi!

    È un tipico divano ad isola sul quale spiccano le eleganti trapuntature quadrate e che può essere progettato di forma rettangolare, quadrata, con chaise longue… non c’è limite alla creatività!
    Il suo nome deriva dal particolare cuscino che lo correda, un complemento imbottito e zavorrato e dalla forma, per l’appunto, a “ypsilon”: la sua caratteristica è di essere posizionabile in due modalità, quella Talk che favorisce la conversazione e la convivialità sostenendoti, oppure quella Relax che fa riconquistare al divano il suo ruolo cardine di elemento deputato al riposo.

    Questo speciale accessorio rende il divano Ypsilon un complemento da vivere a 360° in qualsiasi momento della tua giornata, un pezzo di arredamento che oseremmo definire trasversale per le sue destinazioni d’uso.
    Naturalmente parliamo di un oggetto realizzato con tutto il migliore know-how artigiano di Calligaris, e che ti accompagnerà a lungo. La robusta struttura portante è in legno massello e particelle di legno, mentre ciascuno dei moduli trapuntati è rivestito in tessuto ed accogliente. Inutile sottolineare che è prevista una stupefacente varietà non solo di tinte, ma anche di tipologie di tessuto!

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    Trucchi e consigli per arredare con stile

    Se stai cercando dei consigli per l’arredamento della tua casa perché desideri cambiare radicalmente il suo aspetto e il suo stile, ma vuoi che tutto sappia davvero esprimere il valore che ha per te l’ambiente domestico, possiamo darti alcuni suggerimenti che rappresentano espressioni del più sapiente artigianato e della conoscenza delle evoluzioni moderne dell’interior design.

    Cambio delle piastrelle? Un’idea speciale

    Il cambiamento che vuoi apportare è radicale, e parte dalla sostituzione dei pavimenti e rivestimenti? Allora c’è una scelta molto intrigante che possiamo segnalarti, la speciale collezione di piastrelle in gres porcellanato Mews di Mutina, che con il suo assortimento completo di colori ti permetterà di ottenere esattamente la composizione che hai sempre sognato.
    Si tratta di piastrelle ad alta qualità ed in un vastissimo range di sfumature, ciascuna poi suddivisa in diversi toni. Potrai divertirti a combinarle in maniera da rispecchiare il tuo stile e quello del tuo appartamento con dei decori vibranti e mai banali, sfruttando non solo la palette cromatica ma anche l’assortimento eterogeneo di forme per creare superfici capaci di trasmettere sensazioni di movimento e di profondità. Con le infinite declinazioni di queste piastrelle potrai comporre ampie campiture variopinte o tono tu tono, oppure utilizzarle per isolate sezioni di un ambiente per focalizzare le attenzioni su di esso mettendolo in maggiore rilievo.

    Come scegliere sedie e sedute di design

    Il patrimonio dell’interior design all’italiana è una inesauribile miniera alla quale attingere per comporre un’area living che sappia essere incisiva e ricca di spunti creativi ed innovativi anche per le sedute, oggetti a volte sottovalutati ma che con le loro linee contribuiscono alla generale visione di insieme dello spazio e lo esaltano.

    Poltroncina Kram di Infiniti

    Infiniti è un brand dinamico e specializzato nel fare arredamento di stampo alternativo non solo nel design, ma anche nella scelta dei materiali e delle altre ispirazioni quali le forme, spesso inusuali, studiate per parlare ad un pubblico curioso e sempre interessato alle novità. Inserire in uno spazio living una sedia che in realtà sembra più un invitante poltroncina come il modello Kram è l’indizio indiscutibile che ami la comodità, l’eleganza, la leggiadria dell’arredo. La sua forma infatti invita apertamente a sedersi, come in una conchiglia aperta, provando tutta la comodità che è in grado di trasmettere al solo sguardo… e in più, particolarissima è la sua struttura da poltrona lounge con telaio in tubolare di acciaio a 3 gambe verniciato a polveri epossidiche, mentre seduta e schienale sono in robusto legno multistrato di rovere.

    Poltroncina Cila di Arper

    Altra azienda che si sta imponendo all’attenzione generale per le sue realizzazioni che fondono usabilità estrema e notevole applicazione dei criteri estetici è Arper, che crea complementi di arredo polifunzionali, adatti sia alla casa che agli spazi contract così come agli ambienti lavorativi. Cila è una sedia o poltroncina dalle linee fluide che riesce quasi a rievocare sensazioni pari a quelle della morbidezza degli abiti in tessuto, talmente è protettiva nella sua silhouette. Esiste in numerose varianti, quella che però ci ha più colpito è la versione con supporto a slitta, disponibile in acciaio cromato oppure verniciato, e che se a casa ottiene subito il suo ruolo importante per la particolarità del design, sa però prestarsi benissimo a destinazioni d’uso quali mense, bar o ristoranti.
    La comoda scocca che accoglie la seduta è realizzata in polipropilene, naturalmente in diverse tinte, su richiesta anche personalizzabili.

    Queste segnalazioni di oggi sono solo alcune tra quelle che abbiamo già selezionato, e che provvederemo a segnalarvi in una serie di articoli collegati nei prossimi giorni!

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    Un tavolo allungabile e trasformista

    Per le evoluzioni del living contemporaneo è diventato sempre più indispensabile avere a disposizione soluzioni di arredo trasformiste e versatili, capaci di mutare forma e adattarsi alle diverse esigenze volta per volta. Se stai cercando un tavolo che sappia dare il giusto spessore al tuo interior design, con la giusta personalità per collocarsi nei tuoi ambienti e valorizzarli rendendoli ancora più stimolanti, abbiamo per te un suggerimento di incredibile prestigio, che sa mettere insieme l’estetica e la tecnica in un unico oggetto che si mette al tuo servizio ma sa emozionare.

    Tavolo allungabile Echo di Calligaris

    Il tavolo allungabile Echo di Calligaris offre tutta la comodità e la funzionalità di un unico e ampio basamento centrale a colonna, soluzione estetica che sostituisce con solidità le gambe che a volte possono essere di intralcio quando ci si siede a tavola in tanti. Massima comodità per tutti gli ospiti ma elevatissimi standard di stabilità, per un tavolo da sfoggiare con convinzione per le sue linee forti, decise ed esplicitamente squadrate.
    L’ampia piastra di metallo rettangolare sulla quale poggia la colonna portante aumenta l’area di appoggio e assicura così la fermezza della struttura per un tavolo la cui progettualità è posta al servizio della comodità. Lungo le sue linee perimetrali non c’è nulla che intralci la seduta, e se c’è qualche ospite in più Echo sa dimostrare eccezionali capacità di adattamento.

    Misure e varianti del tavolo Echo

    Le misure del piano sono infatti di 140×100 cm, il che lo rende adatto anche a piccole cucine o ambienti ridotti, ma la sua raffinatezza trova massima espressione in spazi aperti come gli open space che includono il living e la cucina. Le due allunghe laterali, che sono estraibili anche singolarmente, permettono in un semplice e scorrevole movimento fluido e a scatto di fine corsa di portare la lunghezza del tavolo fino a 240 cm, accogliendo quindi fino a 10 posti: una soluzione eccezionale per l’arredo dell’area dining.
    Calligaris lo propone con 4 diverse tonalità per il basamento (nero, grigio, tortora o bianco) e con tantissimi accoppiamenti di colore, in ceramica e vetro, per il piano e le allunghe. Esiste inoltre anche una versione dalle misure più contenute, da 90×120 cm, che raggiunge una lunghezza massima di 220 cm.

    La sua figura di gran classe valorizzerà il tuo ambiente indoor, e ti permetterà di arredarlo con gusto ma potendo contare anche sulla sua versatilità.

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    Arredi in ottone, una nuova dirompente giovinezza

    Non è una banale febbre per tutto ciò che è vintage ad aver riportato in auge in una nuova giovinezza un materiale oggi sfruttatissimo per i complementi di arredo come l’ottone.
    Un tempo, tra gli anni ’50 ed i ’70, è stato molto in voga, poi è gradualmente scomparso, sostituito da nuovi gusti estetici e richieste che l’hanno mandato in disuso, in un immeritato dimenticatoio.

    Adesso l’ottone non sta attraversando un banale revival nostalgico come già accaduto ad altri materiali o forme di design, ma è nel pieno di una nuova giovinezza che ne ha fatto un dirompente protagonista di tendenza e di grande impatto estetico, grazie a designer creativi che ne hanno ricompreso e rivalutato il potenziale unico.
    Si tratta, come saprete, di una lega metallica composta da rame e zinco, con l’aggiunta di altri elementi che ne mutano le caratteristiche a seconda degli usi ai quali è destinato. Con la sua opacità è ad esempio una perfetta soluzione per le luci ma anche per realizzare altri complementi di arredo, che risaltano per eleganza e raffinatezza.

    Complementi di arredo in ottone

    Un esempio dei tanti che vengono oggi proposti dalle aziende specializzate in interior design è la lampada Sunset di Cattelan Italia, disegnata da Oriano Favaretto come una mezza sfera fumé sostenuta da ottone naturale in una forma attualissima e adatta ad un living della nostra epoca.

    È innegabile il potere che ha l’ottone di legare l’ieri con l’oggi, riportando alla nostra memoria emozioni e ambientazioni di un tempo ma rivedute in un’ottica da terzo millennio, come avviene nel progetto di sedia Athena di Mauro Lipparini, una delle più armoniose proposte del catalogo Arketipo capace di un equilibrio tra forme e volumi leggerissimo: schienale lievemente curvo e avvolgente e seduta sono sorretti da una struttura metallica disponibile proprio nella finitura ottone, in un fitto reticolo intrecciato che ricorda quasi i tiranti di un avveniristico ponte o di un modernissimo stadio.
    Raccolta su sé stessa eppure slanciata, la sedia Athena riceve proprio dalla tridimensionalità scolpita in ottone un’eccezionale carica di dinamismo.

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    Arredare con i complementi Cattelan Italia

    Ci immergiamo oggi in una sorta di monografia sui complementi di arredo Cattelan Italia, venendo per una volta meno al principio secondo il quale in genere proviamo ad accostare idee e proposte di design di marchi tra loro eterogenei. Lo facciamo per una composizione che offre la massima personalizzazione possibile nella creazione degli spazi living, a partire da un pezzo forte del catalogo Cattelan come la libreria Airport.

    Libreria Airport di Cattelan Italia

    La libertà creativa, progettuale ed architettonica gode di briglie totalmente sciolte nel gioco dell’allestimento del proprio salotto su misura grazie ad Airport, che è composta da moduli combinabili a piacimento e su misura sia del gusto che della parete che dovrà occupare. L’idea di fondo è davvero sensazionale e ricalca alla perfezione il criterio che Giorgio Cattelan desidera sia sempre alla radice di qualsiasi complemento di arredo anche più complesso: deve essere bello e ben rifinito per soddisfare il desiderio di bellezza, ma deve soprattutto saper essere funzionale ed al servizio di chi deve viverli, sfruttandone in pieno tutti i vantaggi ed i benefici che necessariamente deve garantire.
    Airport ha qualcosa di assolutamente unico nel suo concept, perché grazie ai ripiani forati ed ai pali proposti in diverse misure è una libreria dai molteplici usi, che può essere fissata a muro o persino a soffitto per sfruttare tutta l’altezza della stanza, ma ne esiste persino una variante che può essere posizionata a centro stanza con funzioni di elegante parete divisoria. È il progettista, insieme all’utente finale, a decidere altezza dei ripiani, distanza tra i pali, presenza di complementi ed accessori di vario tipo, sulla base della destinazione che si ha in mente.

    I complementi di arredo Cattelan Italia

    Un esempio di accessorio da accostare a questa libreria per movimentare l’effetto scenico complessivo è il tavolino Spiral, che dimostra perfettamente come il design possa essere creativo al massimo quando applicato in maniera coerente: la superficie di appoggio è insolita e fuori dal comune, ma si sposa benissimo con ambienti moderni e ne esalta l’originalità con il suo vetro curvato dalla lavorazione molto speciale. Si tratta di cristallo trasparente ma disponibile anche nelle varianti fumè o sabbiato, con base di appoggio in robusto acciaio.

    L’ambiente lo completiamo con i tavolini Sting, praticissimi da tenere accanto al divano ed in perfetta armonia estetica con gli arredi di qualsiasi tipo di ambiente. Il loro design è minimale e moderno e spicca con forme circolari alternate a quelle slanciate. Il set è in genere composto da 3 pezzi di diverse altezze per la migliore versatilità ma anche per comporre dinamismo, con struttura in acciaio verniciato a polveri epossidiche e piano in ceramica Marmi proposto in differenti finiture.

    Vero leader mondiale nella lavorazione, produzione e distribuzione di complementi di arredo, Cattelan Italia sa offrire elementi che enfatizzano ed esaltano l’accoglienza di una casa nella forma così come nella sostanza con scelte di stile autorevoli. Alla continua ricerca di nuovi valori per emozionare, il laboratorio di design e progettazione Cattelan favorisce un arredare nel segno della spontaneità e della raffinatezza, capace di esprimere un lifestyle di prestigio ma sempre essenziale e senza strafare, solido nei materiali come nei progetti, e che non risulta mai ridondante o fine a sé stesso.

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    Meraviglie che illuminano

    In un nostro recente articolo vi abbiamo raccontato dei pregi dell’illuminazione a LED, della svolta che questa tecnologia ha rappresentato per l’illuminotecnica e per il lighting design, e delle infinite potenzialità dei suoi diodi spesso piccolissimi ma dalle prestazioni sorprendenti.
    Se ve lo siete perso, potete recuperarlo qui, mentre nel nostro articolo di oggi vi racconteremo di alcuni effetti scenici ottenibili proprio con questi LED, che stimolano la fantasia dei creativi e dei designers e permettono una più agevole combinazione anche con materiali inediti per il settore ed innovativi, al fine di ottenere atmosfere di sicuro impatto.

    4 poposte di Lighting design

    Partiamo da un nome affermatissimo per le sue proposte di illuminotecnica come Foscarini, che ha in Arumi un pezzo forte del suo catalogo. Si tratta di una lampada dall’aspetto volutamente grezzo, in alluminio opaco e non rifinito, che esprime tutta la matericità e la ruvidezza di un metallo appena colato e dalla superficie irregolare. Il contrasto viene enfatizzato dalla superficie interna liscia e tecnologicamente studiata per essere riflettente al massimo, rivelandosi un piccolo ma lucente gioiello che “fa arredamento” anche quando spento! La sua estetica è infatti grezza solo all’apparenza, con un messaggio forte ed espressivo.

    Si chiama invece Jube la lampada a sospensione della Vetreria Vistosi e disegnata da Favaretto & Partners, che in un gioco di sinuosi rimandi hanno progettato la sovrapposizione tra vetri soffiati per un fascino molto retrò, anche se il tutto appare come un pezzo unico e munito di efficace sorgente luminosa LED incorniciata da profili color oro satinato.

    Sol_03 è invece la rivoluzionaria proposta di Luceplan, azienda milanese che continua ad affidarsi all’estro creativo di Daniel Rybakken, forte dei due Compassi d’oro già scaturiti dalla collaborazione. Questa lampada a sospensione nasce per occupare il minimo spazio fisico e fondere alta tecnologia con estetica contemporanea.
    La fonte luminosa è proiettata su una sottile membrana a specchio oppure traslucida, e può essere angolata ed orientata a piacimento nell’incidenza a seconda del tipo di diffusione luminosa che si desidera. Un progetto stupefacente nella sua essenzialità e che ci ha lasciati con il fiato sospeso!

    Scenografica ed opulenta è invece la collezione La Lollo, lampade a sospensione composte da cilindri in tecnopolimeri in colorazioni prismatiche, metallizzate, variegate o geometriche. Il richiamo voluto dalla designer Lorenza Bozzoli è quello al meraviglioso cinema degli anni ’50, per ambientazioni ricche di buon gusto: Slamp non ci ha pensato due volte a mettere in pratica un’idea decorativa e stimolante come questa!

    Gli incredibili risultati raggiunti nel settore illuminazione sono così ingegnosi da essere diventati ancor più che in passato veri protagonisti dell’arredamento, rendendo i fasci di luce elementi costitutivi della progettazione!

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