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    Cause e conseguenze della ruggine: come rimediare?

    I manufatti ferrosi e le leghe che hanno al loro interno una percentuale di ferro, come nel caso dell’acciaio, se sottoposti ad una prolungata esposizione all’umidità ed agli agenti atmosferici hanno purtroppo il difetto di generare ruggine. Sai da cosa dipende questo fenomeno? Si tratta dell’innesco di fenomeni di corrosione legati ad una complessa reazione elettrochimica nella quale l’acqua fa da catalizzatore e che può essere accelerata dalla presenza di acidi o sali.

    Ciò che accade, nella sostanza, è che il ferro va a combinarsi con l’ossigeno presente nell’acqua o nell’aria ad alto tasso di umidità e genera degli ossidi di ferro, che più comunemente vengono chiamati ruggine.
    Il suo fenomeno è estremamente aggressivo nei confronti del metallo, ed alla comparsa delle prime efflorescenze di ruggine sulla superficie, se non si effettua un intervento tempestivo, il materiale sottostante continuerà in un inesorabile processo di degradazione che prende il nome di corrosione.

    Perchè si deve intervenire subito?

    I complementi di arredo giardino in ferro battuto, oppure le ringhiere di un terrazzo o di un balcone, manufatti come i portavasi e tanto altri elementi che compongono i tuoi arredi possono andare soggetti a questo deterioramento. Come sottolineavamo, la corrosione viene accelerata in presenza di sali o ioni di cloruro, come accade in metalli esposti ad atmosfere marinare, oppure in presenza di acidi come quelli derivanti dall’inquinamento atmosferico in aree industriali con presenza di ossidi di carbonio e zolfo, che rendono il processo di corrosione ancora più rapido nel suo avanzare.
    Quello della ruggine è un problema che non deve essere sottovalutato in quanto può esporre a rischi la sicurezza di cose o persone, a causa dell’indebolimento strutturale del metallo stesso ma anche del suo aumento di volume che può espandersi fino alla rottura di strutture in cemento armato.
    Ad oggi, la prevenzione della ruggine è affidata sostanzialmente ad alcune tecniche di protezione o di isolamento del metallo, quali possono essere la zincatura, la verniciatura oppure l’intervento con tecniche di protezione catodica.

    Cosa fare se la ruggine si è già formata?

    Per intervenire in maniera concreta su formazioni di ruggine già presenti, esistono fondamentalmente 3 tecniche di risoluzione, ciascuna con diversi gradi di efficacia e di difficoltà di esecuzione: la sabbiatura, il carteggio e la riconversione.

    Sabbiatura contro la ruggine

    La sabbiatura è di certo l’intervento più complesso, che deve essere effettuato da un professionista che sia munito degli strumenti più appropriati. Si usa per pulire a fondo, con un violento getto di aria mista a sabbia o graniglia metallica, la superficie da tutti i residui e le tracce di ruggine. È una detersione molto profonda, preventiva all’applicazione dell’antiruggine, che permette poi di riverniciare la superficie trattata senza che vi siano più tracce di ossidazione.

    Il carteggio della ruggine

    Il carteggio è una operazione che invece chiunque può eseguire, anche se risulta molto laboriosa e faticosa. Si tratta di grattare, con una apposita carta vetrata di grana appropriata, la superficie sulla quale si è formata la ruggine; se è semplice farlo, e richiede soltanto una buona dose di olio di gomito, su superfici piane o lineari, altri tipi di manufatti non possono essere trattati con uguale accuratezza. In sostanza, il rischio è che l’asportazione della ruggine sia solo parziale, il che alla lunga renderà questa operazione inefficace.

    La conversione della ruggine

    Non esistono pertanto dubbi: per chi non sia un professionista del settore, il metodo migliore per intervenire sulle formazioni di ruggine è sfruttare dei convertitori chimici, generalmente in forma liquida di vernici oppure di spray, da applicare sul metallo danneggiato innescando delle reazioni chimiche che trasformano la ruggine in un blocco compatto ancorandolo saldamente al metallo. Molti dei prodotti in circolazione con queste caratteristiche hanno anche un’altra importante funzione, perché riescono anche a fare da “aggrappante” per una successiva riverniciatura. Promuovono infatti l’adesione della vernice o dello smalto con cui trattare in seconda battuta il manufatto, e per questo motivo rappresentano la soluzione più immediata ed efficace nella rimozione della ruggine.

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    Il gusto per le linee decise e sfrontate nel design post-moderno

    Qualche giorno fa ci siamo dedicati alle silhouette curvilinee e tondeggianti per proporvi un paio di complementi di arredo ultra moderni nel design, ma anche nelle avanzatissime tecniche di produzione.
    Oggi invece ci occupiamo di nuovo di idee che sfruttano preferibilmente il concetto di linea dritta, applicandolo a materiali molto più classici e tradizionali: tuttavia, resta ben evidente la forte componente tecnologica necessaria per la loro realizzazione!

    Madia Ola di Riflessi

    Un grande classico dell’arredo contemporaneo, protagonista del catalogo di un’azienda come Riflessi già presente sul nostro blog con la celebre e sempreverde consolle P300 ed alla quale presto dedicheremo altro spazio, è la madia Ola dalle forme dichiaratamente scultoree ed alo stesso tempo leggiadre. Questo mobile contenitore ha delle forme geometriche rigorose nelle quali convive però un design molto accattivante, creato grazie al motivo ondulato che ne abbraccia l’intera struttura rendendolo oggetto dal fascino sofisticato ed elegante specie nelle versioni laccato lucido.
    Ola è personalizzabile a piacimento, con un’ampiagamma di colori disponibili, ed inoltre viene proposta sia a 2 che a 3 ante, anche nella variante alta.

    Chaise longue Air di Flexform

    Linee anch’esse molto rigorose sono quelle della chaise longue Air, quasi secca e scarna nell’essenzialità del suo progetto firmato da Antonio Citterio per Flexform e che fa della sottigliezza della sua struttura in acciaio nichelato una vera scultura da posizionare in un soggiorno dal carattere forte e deciso.
    Sembra quasi essere destinata all’outdoor, tuttavia questa chaise longue che ben di adatta anche a funzioni da dormeuse non è un lettino da bordo piscina, da resort o da nave da crociera ma un complemento di arredo di sicuro impatto per la zona living. Impreziosita da un leggero e confortevole materassino sfoderabile in poliuretano, Air è un oggetto dall’outfit nobile ma funzionale, anche grazie al pratico portaoggetti alloggiato sotto lo schienale reclinabile in 3 posizioni.

    Collezione Mirto – B&B Italia

    Nasce invece espressamente per gli spazi esterni la famiglia di mobili Mirto disegnata ancora da Antonio Citterio per B&B Italia, una collezione di arredi variegata che include tavoli, sedie, panche per l’outdoor con una leggerissima struttura in alluminio e materiali “rustici” quali la fibra di canapa ed il tek. La loro durata nel tempo non riguarda solo la forma, ma anche la struttura stessa che è rifinita e trattata per offrire la massima resistenza agli agenti atmosferici.

    Libreria componibile Plain di Lema

    Se per finire ci trasferiamo nuovamente negli ambienti indoor, accanto a simili progetti nati per esaltare la linearità nei suoi caratteri preminenti trova una perfetta collocazione la libreria componibile Plain che Lema propone nel suo catalogo dopo aver sviluppato il progetto di pura architettura di Francesco Rota.
    La sua struttura è free-standing e non necessita per forza di stare “a parete”, e già questo aspetto contribuisce a farne un elemento originale per l’arredo living in quanto può essere sfruttata come elemento divisorio arioso, leggero ed elegante in un open space che non abbia a rinunciare alla luminosità.
    Personalizzabile agli estremi nelle misure, nei colori, nelle finiture e persino nella scelta dei moduli e della lunghezza delle mensole, la libreria Plain è lavorata nell’essenzialità del metallo a sezione quadrata e gli stessi ripiani sono disponibili in due diversi spessori, ad accrescere il senso di dinamismo.

    La prospettiva offerta è di un contenitore adatto a molteplici usi, che può ospitare libri ed oggetti di varie dimensioni diventando un inestimabile tesoro di funzionalità. Plain è l’icona stessa dell’adattabilità e della flessibilità del mobile alle esigenze di chi il mobile stesso lo vive, un’idea in purissimo stile post-moderno e contemporaneo in cui la spoglia creatività si fa discretamente apprezzare in tutta la sua sobria eleganza esaltando la personalità di chi la vive ma quasi “mimetizzandosi” nell’ambiente.
    Libri, souvenir, piccoli e grandi oggetti di design distribuiti sulle mensole e sui pieni-vuoti non sono più sovrastrutture, ma oggetti ed effetti personali che vengono esaltati e valorizzati. Proprio il gioco di poter distribuire le mensole in maniera asimmetrica oppure secondo uno schema più “regolare” amplifica al massimo i criteri con cui Plain risponde a gusti ed esigenze ed allo stesso desiderio di “cambiamento”, movimentando di tanto in tanto la disposizione!

    Dove sta scritto che il vivere confortevole non possa essere abbinato al rigore di forme geometricamente squadrate, quando i progetti provengono da “cervelli” che hanno scritto la storia dell’interior design?
    Questa corposa rassegna che speriamo vi abbia emozionato leggere almeno quanto noi ci siamo appassionati nel redigerla sta a dimostrarlo!

     

     

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    Un guscio confortevole

    Viene direttamente dagli anni ’60 la Egg Hanging Chair della designer danese Nanna Ditzel, un progetto che ha ancora oggi grandi influenze: basti pensare che anche Patricia Urquiola si è ispirata a questa sedia a sospensione per la sua coloratissima Tropicalia.

    Il progetto nasce per un’applicazione in esterni, ed infatti ha una struttura in acciaio resistente alle intemperie ed è composto di midollino naturale intrecciato; a rendere confortevole la seduta ci pensa un cuscino a prova di pioggia.
    Proposto con l’apposito supporto in acciaio per tenere la seduta sospesa, col tempo ha saputo farsi largo anche in casa, grazie alla catena con moschettone, ed ha mantenuto il suo status di icona tra le sedute di pari genere.

    Non è un’altalena, non è un gioco poco serio sul quale sedersi in bilico, perché la posizione che permette di assumere è davvero confortevole, ideale per momenti di relax e dedicati alla lettura.

    La Egg Hanging Chair è prodotta da Pierantonio Bonacina, azienda che la sa molto lunga nell’arredo in intreccio di midollino e che in questo “guscio” a sospensione trova un punto cardine dell’intero suo catalogo!

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    Acciaio Inox tra Design moderno e tradizione artigiana

    L’acciaio inox è uno dei materiali più utilizzati nel Design moderno, apprezzato per la sua duttilità, resistenza ed eleganza.
    Viene in particolare utilizzato per diversi componenti di arredo delle abitazioni, proposto in molteplici varianti per adattarsi perfettamente allo stile di ogni ambiente.

    La tradizione artigianale italiana nella lavorazione dei metalli ha origini molto antiche, oggi è compito delle nuove generazioni tramandarle con un occhio attento alla modernità.
    L’apporto dato dai giovani imprenditori nel dare nuova vitalità ad un settore in grande difficoltà è importantissimo, per questo abbiamo voluto interpellare una realtà che rientra in queste caratteristiche per condividere il loro punto di vista.

    Il team di giovani ingegneri e designer dell’azienda Steel Glass, specializzata in produzioni in acciaio inox, ci racconta come interpretano in chiave moderna l’antica arte della lavorazione dell’acciaio:
    “Per lavorare l’acciaio in modo da mantenere inalterate le sue proprietà, garantendo la massima resistenza, bisogna conoscerne in dettaglio tutte le caratteristiche, bisogna sapere sin dove ci si può spingere nella modellazione e come coniugare bellezza estetica a funzionalità d’uso.

    Uno dei componenti di arredo dove l’acciaio rende sicuramente di più è rappresentato dalle scale, interno od esterne non fa differenza.
    L’acciaio può essere per esempio satinato o lucido, può essere utilizzato per l’intera scala o solo per piccole parti di essa, come il corrimano o la ringhiera, può essere modellato praticamente in tutte le forme possibili in modo da seguire perfettamente la parete.
    Utilizzare l’acciaio per realizzare una scala vuol dire avere a disposizione infinite possibilità di combinazioni, integrando tra loro materiali molto diversi tra loro, il legno e il vetro.

     

    Di grande effetto sono per esempio le scale a sbalzo, dove i gradini in legno sembrano sospesi nel nulla, i parapetti in vetro contribuiscono ad accentuare la sensazione di leggerezza, mentre il corrimano in acciaio inox infonde eleganza ed equilibrio alla scala.
    Altra tipologia di scala è quella a chiocciola dove il gioco di linee curve ottenuto dalla modellazione dell’acciaio per dare dinamismo e leggerezza all’intera struttura.
    Altro elemento strutturale dove viene sempre più spesso utilizzato l’acciaio è la ringhiera dei terrazzi. La soluzione che va per la maggiore è quella che vede una telaio in acciaio abbinato a parapetti in vetro, che rompono gli schemi tradizionali dando una sensazione di apertura verso il mondo circostante.

    Ma l’utilizzo dell’acciaio non ha limiti, permette di sperimentare creando forme e abbinamenti capaci di personalizzare in maniera forte qualsiasi ambiente.”

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    Stile country per la tua casa

    La ristrutturazione di una casa di proprietà significa non soltanto renderla più moderna e funzionale, ma anche personalizzarla in base al proprio stile e al proprio gusto. Quando si ristruttura un’abitazione, criteri come accoglienza e comodità vanno sempre tenuti in considerazione – affinché la casa sia confortevole ed efficiente – ma non va trascurata la personalità che vogliamo darle, poiché prima di tutto la casa deve piacere a chi la abita.

    Gli stili che si possono seguire per una ristrutturazione sono numerosi, l’importante è scegliere quello più adatto e che incontra maggiormente il nostro gusto. Non meno importante è la scelta dell’azienda che opererà la ristrutturazione, e in questo ambito sono fondamentali esperienza nel settore e competenza; la miglior soluzione è quella di affidarsi ad aziende come kappazeta, che ristrutturano la tua casa in sicurezza.

    Se lo stile che preferite è il country, sarebbe meglio avere una casa di proprietà vecchia, poiché potrebbe contenere un certo numero di elementi originari che, se mantenuti, contribuirebbero non poco a dar vita all’ambiente rustico che desiderate. Nelle case più moderne, gli interventi sono maggiori perché va modificata un po’ tutta l’impostazione dell’abitazione, per riuscire a darle un tocco retrò.

    Il primo, fondamentale, pensiero va al pavimento, trattandosi dell’elemento che più si nota all’interno di una casa. Lo stile country, in particolare, è forse il più esigente in fatto di pavimenti, che sono chiamati a trasmettere una sensazione di calore. La soluzione migliore da questo punto di vista è il cotto, il quale però richiede un intervento ingente in quanto non si può poggiare sopra il pavimento pre-esistente. È possibile sistemare in ogni stanza il pavimento in cotto, scegliendo per il bagno e per la cucina un pavimento trattato, in modo che non si rovini dopo poco tempo.

    In caso non vogliate effettuare dei lavori così profondi, meglio il parquet che può tranquillamente essere posato sopra il pavimento pre-esistente. L’effetto sarà meno rustico, ma i vantaggi a livello pratico sono indubbi. L’alternativa in assoluto più economica, ma dalla resa decisamente inferiore, è il grès porcellanato, e anch’esso può essere sistemato sopra il vecchio pavimento senza grossi interventi. Il battiscopa, ovviamente, dev’essere abbinato al pavimento che sceglierete.

    Per quanto concerne le pareti, il bianco classico è un colore molto adatto allo stile country. Se, invece, volete qualcosa di differente, potete optare per un tipo di bianco diverso, ad esempio avorio oppure crema. I toni pastello – giallo canarino, verde pistacchio, azzurro cielo – sono consigliati a coloro che hanno in mente delle soluzioni un po’ più ardite, fuori dal convenzionale. Per rendere le pareti più eleganti si può puntare sulle decorazioni.

    Il segreto per un arredamento country ben riuscito è l’armonia, nella quale ogni particolare dev’essere quello giusto e va dunque scelto con cura. Finestre, porte e placche per le prese della corrente vanno abbinate; per quanto concerne le placche, esistono quelle di legno che si adattano magnificamente allo stile country. Di legno devono essere anche porte e finestre, dall’aspetto retrò: la finitura anticata è la soluzione più indicata per rendere l’effetto rustico che stiamo cercando, e che ben si armonizzerà con le altre componenti della casa.

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    Boing by Karim Rashid: un lavoro per Gufram!

    L’accoppiata tra il marchio Gufram, noto per alcune proposte di arredamento bizzarre e di impronta futurista, ed il designer Karim Rashid, è destinata a regalarci progetti inusuali e molto pop.
    Il primo è la coloratissima sedia Boing, con un robustissimo telaio in metallo ricoperto in XL Extralight, materiale di nuova concezione morbidissimo e confortevole, ed adatto anche all’uso in esterni perché resistente ai raggi UV.

    La sperimentazione di cui Rashid è portabandiera non si limita però ai materiali, perché Boing è una sedia sorprendente per i colori, per la sua linea sinuosa e per le fasce che la compongono, che la fanno assomigliare ad una seduta fatta di…marshmallows! La palette di colori è vastissima e vivace, ma Boing non è solo divertente: la possibilità di impilarla infatti aggiunge grande praticità a tutto il progetto!

    Di Gufram avevamo già analizzato alcune idee, proponendovele anche tramite la nostra pagina Facebook in una gallery dedicata all’estro futurista di questa azienda, appena aggiornata con questa novità!

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    Stufe per esterni, anche l’estetica conta

    Le temperature più rigide di questi giorni e che di certo continueranno a scendere man mano che ci avviciniamo all’inverno non sono, per tante persone, una giustificazione sufficiente a rinunciare ai propri spazi all’aperto, da continuare a vivere e sfruttare con i dovuti accorgimenti dotandoli di sistemi di riscaldamento appositamente studiati per gli ambienti open; lo stesso principio vale anche per i luoghi di ritrovo come bar e ristoranti, che con le giuste contromisure riescono ugualmente ad offrire alla propria clientela un ambiente confortevole.

    Noi vogliamo occuparci non solo dell’aspetto funzionale di queste stufe da esterno, ma anche di quello estetico, perchè è gratificante anche organizzare soluzioni impiantistiche gradevoli e che non creino impacci nei movimenti con il loro ingombro.
    Senza alcun dubbio una delle soluzioni più gettonate degli ultimi anni è quella della struttura a torre, detta anche stufa a fungo, che prevede una base in cui è montata la bombola di GPL (o di metano) ed un irradiamento del calore dall’alto, naturalmente regolabile.
    Le principali aziende del settore si sono interessate anche a tutte le ultime tendenze di design per garantire apparecchi dalle linee sempre più moderne, ma non mancano modelli più sobri e classici.
    Un’altra soluzione sfruttatissima, grazie anche ai suoi vantaggi in termini di risparmio economico ed energetico (in particolare per i costi di gestione, perché fa da contraltare un investimento iniziale più elevato) è quella offerta dalle stufe da esterno ad irraggiamento, che tra l’altro ottengono i risultati in tempi minori perché riscaldano rapidamente cose e persone, anche per un tempo limitato, e non l’aria circostante.

    Per finire, con il progresso della tecnologia si sono fatte largo anche le lampade ad infrarossi che sono in realtà delle stufe dall’aspetto davvero accattivante: sono di certo le più indicate in ambienti in cui è importante una personalizzazione estetica di maggior rilievo.

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    La sedia che nasce da un ideogramma

    Il profilato di acciaio è il materiale che il grande designer Jean Nouvel, uno dei nostri preferiti, ha deciso di utilizzare per la sua collezione Mia, prodotta e commercializzata dal marchio Emu. Non ci sono dubbi che dei 5 pezzi che la compongono quello centrale sia la sedia, pensata in duplice versione con e senza braccioli; la collezione è poi completata dai tavoli, uno quadrato ed uno tondo, e dallo sgabello alto.

    Ma restando alla sedia, siamo rimasti colpiti dal suo tratto essenziale che – ci scommettiamo – la farà assurgere allo status di icona contemporanea: il designer francese aveva l’ambizione di creare per Emu un punto di riferimento per gli arredi outdoor moderni, e per questo motivo ha “arginato” la sua fantasia disegnando semplicemente l’ideogramma di una sedia quasi come se fosse stata costruita con il celebre Meccano, con le dovute revisioni in fatto di precisione e pulizia delle linee. Ed il risultato si è rivelato molto più trasversale del previsto nelle applicazioni.

    Queste caratteristiche sono esaltate dai materiali: oltre al profilato di acciaio che come detto compone la struttura, il taglio al laser dell’alluminio ha permesso di aggiungere seduta e schienale mantenendo la leggerezza della sedia la quale però, oltre a poter sostenere 100 kg, ha anche l’altra virtù di essere impilabile, rendendola ideale sia per gli spazi pubblici che per i giardini.
    I colori inizialmente erano rosso e bianco, ai quali si sono successivamente aggiunti grigio e nero.

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    Alloggi cubici nel parco cittadino di Berlino

    Il progetto di un hotel all’aria aperta ha avuto bisogno di alcune autorizzazioni e di un contratto di locazione, per cui dal momento in cui 3 ragazzi tedeschi l’hanno pensato sono trascorsi alcuni anni prima di metterlo in pratica.
    Oggi lo Scube Park Columbia è una realtà, ed occupa 2800 metri quadri a Berlino, nel quartiere Neukölln.
    L’idea in realtà fa pensare più ad un campeggio, visto che non mancano i bagni comuni, una zona adibita al barbecue, e soprattutto tanto, tanto verde, oltre ad una piscina all’aperto riservata agli ospiti.

    Le similitudini però terminano qui, perché nell’area sono stati distribuiti 30 cubi in vetro e legno al cui interno si ritrovano tutti i comfort di camere d’albergo in formato mini!
    Ciascuno dei cubi è pensato per soddisfare esigenze diverse: c’è quello per il singolo, magari in viaggio d’affari, che vuole però distrarsi quando non impegnato in incontri o cene di lavoro; fino agli scubes (questo il nome degli alloggi) con più posti letto, per le famiglie o gruppi.

    Questa soluzione architettonica ci ha incuriosito un bel po’ anche perché siamo amanti del campeggio in senso stretto, e perché nel suo allestimento è stata seguita una linea di condotta molto rigorosa fatta di scelte eco-friendly per un bassissimo impatto ambientale, sia nell’approvvigionamento delle materie prime necessarie che nella loro messa in opera.
    È già in cantiere l’obiettivo di esportare questo progetto anche in altre zone della Germania.

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    Con l’estate torna la sedia pieghevole!

    Infiniti ha lanciato il suo annuale concorso dedicato a giovani designer e progettisti under 30, intitolato Under Revolution Chairs, e dedicato questa volta al tema delle sedie pieghevoli, vere pietre angolari dell’arredamento che nel periodo estivo vivono una stagione d’oro.
    La sedia pieghevole deve infatti rispondere a precisi criteri funzionali e pratici prima ancora che estetici, i quali hanno comunque un ruolo importante: deve essere robusta, specie nelle giunture, per sostenere i continui stress dovuti ad aperture e chiusure; deve potersi aprire in un gesto semplice ed elementare; e deve occupare poco spazio quando non in uso, per poter essere facilmente riposta ed “occultata”.

    Nonostante lo scopo del contest fosse quello di premiare un’idea rivoluzionaria, la natura stessa di un simile tipo di sedia rendeva abbastanza difficile ottenerlo, tuttavia tra gli oltre 600 progetti pervenuti alla giuria alcuni sono stati degni di nota.
    Oltre al vincitore Nicolàs calandri, il quale ha proposto una seduta tondeggiante in polipropilene con chiusura a compasso, il progetto che ci ha maggiormente entusiasmati viene dalla Spagna e si chiama Unplec:semplice, essenziale, quasi un archetipo di sedia nelle sue linee. Ma è realizzata in una speciale plastica ecologica ottenuta dal riciclaggio delle cassette ortofrutticole!

    La nostra passione per oggetti di design nati dalle “ceneri” di altri materiali che ritornano così nel circolo produttivo è così pienamente appagata!

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    Con Loop sognare l’estate è facile

    Aprile è ormai iniziato, e con esso ci aspettiamo presto che le temperature inizino a salire, avvicinandoci al pensiero di ferie estive, tuffi in mare e docce rigeneranti.
    Solo guardare l’immagine di questa scultura, creazione dell’italiano Diego Granese, ci mette di buon umore e ci fa sognare di emozionarci sfruttandola, dopo essere risaliti dal mare carichi di salsedine. Si chiama Loop ed è un sistema doccia pensato principalmente per esterni, per chi ha un giardino o una piscina, ma può essere naturalmente allestito anche indoor, a patto di avere spazio a sufficienza.
    Al suo centro si viene avvolti da luci ed acqua, lasciandosi andare al piacere di una tecnologia Made In Italy.

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    Una chaise longue dall’indole moderna

     

    Questa creazione di Patricia Urquiola ci piace davvero! Biknit è una chaise longue moderna e robusta, dallo stile che può facilmente adattarsi ad ogni spazio, a prescindere dal tema più classico o più contemporaneo che si è scelto.
    Un telaio in legno di frassino solido e resistente fa da base d’appoggio per la seduta vera e propria, che è stata realizzata con una grossa trama intrecciata, un motivo che mantiene un tono classico senza però rinunciare ad un accento che strizza l’occhio ad un’architettura di interni moderna.

    Biknit è in commercio con tonalità diverse, a partire da quella tradizionale color legno mostrata qui, virando anche su tinte più accese, ma soprattutto è disponibile in una doppia versione, una per interni ed una per l’arredo degli spazi esterni, con materiali progettati ad hoc per resistere agli agenti atmosferici; viene distribuita dal marchio Moroso.

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    Missoni Casa colora i nostri ambienti

    Come autore di questo articolo, devo confessare di essere un po’ di parte nel redigerlo, perchè l’argomento trattato fa parte delle mie passioni e preferenze da sempre, per il fascino sempre esercitato dalle textures, dallo stile e dai colori di Missoni.
    E se le collezioni moda approdano con le stesse inimitabili caratteristiche anche nell’interior design…il risultato non può che essere lo stesso trionfo di colori e di originalissime tessiture!

    Missoni Casa infatti applica gli stessi concetti e lo stesso linguaggio anche all’arredamento di interni, con delle collezioni molto vaste il cui risultato è proprio quello di colorare tutti gli spazi con grande allegria.
    La vera alta moda fa così il suo ingresso nel nostro salotto con i divani foderati dalle astratte forme geometriche che hanno fatto nel mondo la fortuna di Missoni rendendolo unico e sempre riconoscibile.
    I colori sono sempre misurati, tenui e mai troppo accesi, come nel caso degli splendidi tappeti, delle coperte e dei tendaggi.

    Nemmeno l’illuminazione è trascurata, con lampade in tessuto a sospensione o da appoggio che sono per forza di cose ammantate da un’aura orientaleggiante…
    Missoni Casa non si limita agli interni perchè troviamo anche una linea di arredo giardino ed esterni composta da sdraio, divanetti o poltroncine, tutte proposte colorate e divertenti!

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    In poltrona…galleggiando

    Il marchio Shiner creato dal designer Joe Manus si distingue da tempo per le sue idee: ce ne occupiamo stavolta per parlarvi della collezione Float, un gruppo di 3 elementi di arredo per esterni davvero speciali.
    Si tratta di poltrona, tavolo e tavolino che non sfigurano in nessun giardino, o anche a bordo piscina. La loro peculiarità è però quella di poter anche superare il bordo della piscina ed essere quindi utilizzati…in acqua!
    Il materiale è infatti una speciale schiuma ecocompatibile fatta apposta per galleggiare.
    Siamo sicuri che chi ha la fortuna di disporre di una piscina privata, durante la prossima estate trascorrerà molto tempo in maniera particolare!

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    Chaise longue con batteria solare incorporata

    Soft Rocker: si chiama così la chaise longue dalle forme moderne ed innovative che nasconde anche degli intenti completamente votati all’ambiente.
    La sua seduta in legno è comodissima, perfetta per chi voglia godersi una giornata di relax all’aria aperta magari in compagnia di uno di quegli articoli elettronici che sono ormai parte integrante della nostra vita.

    Con un tablet, un e-book reader o un semplice smartphone, possiamo essere soggetti alla durata delle batterie: ecco che in nostro soccorso interviene il suo pannello di ricarica ad energia solare, alla cui batteria di accumulo possiamo collegare qualsiasi nostro device.
    Anche il lettore mp3, ad esempio: continueremo così a goderci il relax accompagnati dalla nostra musica preferita!
    E grazie all’energia accumulata, con il calar della sera Soft Rocker può anche illuminarsi, con la banda fluorescente presente al suo interno!

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