L’Adi promuove il design che migliora il mondo
Se ami l’interior design hai una sorta di rito periodico al quale non puoi rinunciare, un tuffo tra le pagine dell’Adi Index del quale abbiamo già sottolineato qualche tempo fa l’importanza, perché oltre a raccogliere una selezione di tutti i migliori progetti dell’anno funge anche, per quelli inclusi, da automatica nomination per il premio di design più importante in Italia, il Compasso d’Oro.
L’Adi Index vuole essere una riflessione sul design stesso, perché i progetti che ne fanno parte possono riscuotere più o meno successo da parte del grande pubblico ma sono in ogni caso attentamente selezionati secondo criteri di chi al design, in primo luogo, vuole davvero bene, ed ama vederlo crescere ed evolversi.
Gli stilatori hanno saputo tenersi al passo con i tempi che cambiano e le necessità di un modo che deve guardare con crescente attenzione all’impatto ambientale di quasi ogni operazione industriale: per questo motivo è nata la nuova categoria, riservata al design per il sociale, quello eticamente sostenibile anche in considerazione di costi e dispendio di energia dei processi produttivi.
Ciò che apprezziamo maggiormente dell’iniziativa dell’Adi è il suo desiderio di modificare in meglio il mondo, rendendolo un luogo più felice e dove la qualità della vita cresca: per questo non vengono puntati i riflettori su progetti la cui creatività è solo formale e che portino la sola estetica fine a sé stessa in primo piano, ma su qualcosa che voglia costruire un futuro migliore.
Se ci seguite sapete già che per noi il concetto “Form Follows Function” è un valore fondamentale!
Luft di Poltrona Frau, design by Walter de Silva
Al momento Luft è solo un progetto sperimentale, un pezzo unico che non fa parte di alcuna collezione. Non poteva essere diversamente, perché la sua ideazione si deve a Walter de Silva, designer che appartiene al centro stile Volkswagen e che non sembrerebbe quindi aver molto a che fare con il mondo dell’interior design: a lui si devono ad esempio modelli come l’Alfa 156 o l’Audi A5.
Proprio considerando questo background, Poltrona Frau si è rivolta a lui quando è nato il nuovo progetto di collaborazione con Audi Design, ed il risultato è questa poltrona con scocca in alluminio pressofuso su cui è montata la seduta, una unica struttura con i braccioli che sembrano delle ali sul punto di librarsi in volo: del resto, Luft in tedesco significa respiro, aria.
De Silva ha creato questa poltrona come progetto sperimentale, che pur ispirandosi ai sedili di un’auto sportiva come richiesto dal DNA Audi focalizza la sua attenzione proprio sul comfort di una seduta informale. Un invidiabile equilibrio che è raggiunto nel coniugare un materiale freddo come l’alluminio, dal profilo tecnologico proprio come una vettura tedesca, con la calda morbidezza della “Pelle Frau“: è altissima la qualità non solo nel progetto di partenza, ma soprattutto nel risultato finale.
Luft è un elemento di arredo solido nei materiali ma leggero nelle forme, che conferma una volta di più come Walter De Silva abbia indiscutibilmente meritato il Compasso d’Oro alla carriera conferitogli nel 2011: ci auguriamo che la poltrona non resti solo un concept ma che Frau ne avvii la produzione in serie!
Un doppio attestato di merito per iGuzzini
L’Osservatorio Permanente del Design ADI pubblica ogni anno un volume nel quale si ritrovano le segnalazioni di tutti i migliori prodotti del design italiano, quelli che maggiormente si distinguono per innovazione e qualità della ricerca da cui sono scaturiti: il volume si chiama ADI Design Index, e nell’edizione 2013 hanno trovato spazio tra le sue pagine ben due prodotti firmati da iGuzzini, entrambi frutto della collaborazione del marchio con Renzo Piano.
Parliamo di Primopiano Professional e di Wow, che sono ospitati rispettivamente nelle sezioni “Design per l’Abitare” e “Design per l’Ambiente” del prestigioso volume.
L’ispirazione di Primopiano Professional è evidente: appare come un obiettivo di una macchina fotografica, ma è in realtà uno spot luminoso a LED a bassissimo consumo e di grande flessibilità nelle possibili applicazioni, essendo pensato per le abitazioni ma riscuotendo anche un notevole consenso se sfruttato per l’illuminazione di musei o pinacoteche.
Wow è invece pensato esplicitamente per l’illuminazione nelle strade, e si propone quindi come elemento di arredo urbano in grado di risparmi consistenti di energia, anche perché con una forte capacità di illuminamento per ogni modulo permette di installarne in numero inferiore all’usuale. Ogni singolo LED all’interno di Wow è tra l’altro programmabile, per gestirne ulteriormente i consumi, ad esempio abbassando la potenza in determinate ore della notte.
Questi due prodotti, che con l’inclusione nel volume entrano di diritto in lizza per l’assegnazione del Compasso d’Oro 2014, vanno a confermare il costante impegno di iGuzzini verso una convivenza tra tecnologia d’avanguardia e design contemporaneo per ottenere prodotti moderni e dalle indiscusse funzionalità.
Il tutto anche grazie alle continue collaborazioni con i più affermati lighting designer ed architetti, sempre pronti a legare il proprio nome ad un marchio di tale intraprendenza.
Il Compasso d’oro premia la bravura
C’è un premio, istituito nel 1954, che rappresenta il più ambito riconoscimento nel settore dell’industria del design, e il cui intento è proprio la valorizzazione dell’innovazione produttiva. L’idea del Compasso d’Oro fu del grande designer Gio Ponti, e venne patrocinata e messa in pratica dalla Rinascente di Milano.
Il riconoscimento vero e proprio nasce ispirandosi al compasso di Adalbert Goeringer, caratterizzato dalla proporzione aurea.
Successivamente il premio passo sotto l’egida dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale, che dal 1967 ne cura l’organizzazione e l’assegnazione, con cadenza triennale, con complessi criteri di preselezione al fine di individuare i migliori talenti emergenti del design Made in Italy.
La Galleria del design e dell’arredamento a Cantù raccoglie la collezione degli oggetti premiati nelle varie edizioni, che entrano a far parte del patrimonio culturale nazionale.
La prossima edizione è in programma per il 2014.
L’infinito design italiano di Guzzini
Lo scorso anno si sono tenute le celebrazioni per il centenario dell’attività di Guzzini, un marchio fiero della sua italianità (la sede è a Recanati) e della sua conduzione familiare. Guzzini ha fatto della realizzazione dei casalinghi un simbolo della vitalità italiana degli anni ’60, e non ha mai smesso di animare le cucine con oggetti che oltre alla loro valenza funzionale assumessero anche un pregevole valore estetico, diventando in tutto e per tutto oggetti di design e di arredamento.
Il plexiglas trasparente, vero e proprio cristallo infrangibile, giunse quasi per caso tra le mani dei Guzzini, che lo acquistarono come scarto dai produttori di aerei: da lì nacque un successo globale, anche perchè in famiglia si ebbe la lungimiranza di affidarsi a designer esterni ed affermati i quali hanno trasformato i prodotti Guzzini, da semplici lavorazioni in plexiglas, in degli oggetti degni di varcare anche le soglie dei musei di arte contemporanea e di ricevere prestigiosi riconoscimenti settoriali come il Compasso d’Oro.
Le celebrazioni per questo primo secolo di attività e creatività sono di recente confluite in un volume edito da Skira edizioni, che ha raccolto in 200 pagine un secolo di intuizioni e progetti, intitolandolo “Guzzini, infinito design italiano“.
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